COSTATO s.m.

0.1 chostato, constato, costa, costadho, costadi, costado, costao, costati, costato, costau, costè, custatu.

0.2 Lat. parl. *costatum (DELI 2 s.v. costa).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.); Passione marciana, XIV (ven.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Castra, XIII (march.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 [Anat.] La parte del torace formata dalle costole. 1.1 Estens. Fianco. 2 [Arch.] Nervatura di una volta, costolone. 3 [Detto della noce moscata:] buccia?

0.8 Sara Ravani 02.12.2003.

1 [Anat.] La parte del torace formata dalle costole.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 466, pag. 616: a tal percurator eli l'à delivradho / qe li mança la boca, le brac' e lo costadho.

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1636, pag. 60: Longin l'avogal apenao / La lança ge mise per lo costao, / E per sí grande força lo feriva...

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.41, pag. 11: da quale parte volgome, rompomece el costato: / tutto so conquassato, non ce posso pusare».

[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 30, pag. 128.13: E quando la madre li vede morti sì li piange tre dì, tanto ch'alla fine si fiede nel costato col becco, tanto che ne fa uscire molto sangue...

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 26, pag. 48.18: e datoli bevere aceto e felle meschiato, e ferito in del costato con una lancia...

[6] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 149.23: La grassa ch'è mischiata ala charne e al'osso del costato e d'altri luoghi sì è chalda e umida, e di sua natura ingienera sangue umido e grosso, e nodriscie poco e male, e dona abominazione.

[7] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 25.17: Et cusì cabutando lo loro costato et de loro polmoni se pascono tucty.

[8] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 2, vol. 2, pag. 112.34: Ma quandu vinniru a Iesu et truvarulu mortu, non li ruppiru li gambi, ma un cavaleri li dedi una lanzata per lu custatu dirictu...

[9] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), I, st. 5.4, pag. 147: bructa e d[e]sfacta, e ['n] niente è tornada, / le cosse e le çunture e lo costado.

[10] Passione marciana, XIV (ven.), 103, pag. 193: E' no avea miga là o' el reclinaso el cavo / tut era nuo lo Segnor, se no un piçol drapo / ke 'l covriva un poco de soto dal costato.

1.1 Estens. Fianco.

[1] Castra, XIII (march.), 23, pag. 917: Quando la fermana tansi 'n costato, / quella mi diede e disse: «Ai! / O tu cret[t]o, dogl[i]uto, crepato, / per lo volto di Dio, mal lo fai, / che di me non puoi aver pur una cica, / se [già] non mi prend[ess]i a noscella.

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 75, pag. 152.9: fiedi lui e ppassagli lo scudo e l'asbergo e mettegli la lancia per lo sinestro costado, e brigia sua lancia e mettilo a tterra del cavallo.

[3] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 8, pag. 501.10: E quando l'abadessa fue esvegliata, e toccone il ventre e 'l constato, incontenente s'avidde ch'ella era diliberata di quello und'ella tanto si dottava.

[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 138, pag. 198.26: elli li ricevette molto volontieri, sì se n'andò co· lloro, suo archo in sua mano e sua turchiese piena di saette a suo costato...

[5] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 18, pag. 68.19: questa spada [[...]] il quale la portava al suo costato.

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 131.3: Lo re de Boemia fu attorniato denanti, da lato e da costato.

[7] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 19.11, pag. 235: de agudi e de chioldi e' ve vedea inchioldare, / lo vostro bello costado de una lança e' ve vi' passare, / la vostra bella boca de felle e d'asedo abeverare...

1.1.1 [Detto di una montagna].

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 271, pag. 187.12: né la cava non era nel più alto luogo de la montagna, anz'era in uno de' costati ov'el'era più larga...

1.1.2 [Per similitudine, con rif. alle parti del cuore].

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 36.39: In questo cuore hae due costati, lo 'ntendimento e la volontade della ragione e l'affezione. Quando questi due costati si accordano, elli fanno molto dolce melodìe e molti belli servigj...

2 [Arch.] Nervatura di una volta, costolone.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 118, pag. 394.38: Quella conia, e congiugne i costadi della volta.

3 [Detto della noce moscata:] buccia?

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 374.12: Noce moscade vogliono essere grosse e salde e mature e none acerbe, e conosconsi le mature dalle acerbe che la matura si è bruna ed à il suo costato per tutto quasi piano ove l'acerba è più cenerognola e il suo costato piue aspro e più granelloso...

[u.r. 26.11.2020]