COSTELLATO agg.

0.1 costellati; a: costellato.

0.2 Lat. tardo constellatus (DELI 2 s.v. costellato).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

N Le att. in Jacopo della Lana e Francesco da Buti sono cit. dantesche.

0.7 1 Cosparso di stelle. 2 [Detto di fonti luminose, costituite specif. dagli spiriti beati nel Paradiso dantesco:] disposto a guisa di costellazione.

0.8 Sara Ravani; Elisa Guadagnini 25.02.2010.

1 Cosparso di stelle.

[1] a Jacopo Alighieri, Dottrinale, a. 1349 (fior.), cap. 33.15, pag. 215: Ciascun pianeto ha sito / a suo vigor sortito, / nel costellato cerchio / dell'octavo coperchio, / secondo ch'è contato / in questo mio dectato.

2 [Detto di fonti luminose, costituite specif. dagli spiriti beati nel Paradiso dantesco:] disposto a guisa di costellazione.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 14.100, vol. 3, pag. 234: Come distinta da minori e maggi / lumi biancheggia tra ' poli del mondo / Galassia sì, che fa dubbiar ben saggi; / sì costellati facean nel profondo / Marte quei raggi il venerabil segno / che fan giunture di quadranti in tondo.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 14, 91-102, pag. 327, col. 2.5: costellati... Çoè spirti beati fevano de loro crose nel pianeto...

[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 14, 91-102, pag. 424.21: ; cioè per sì fatto modo, come Galasia, costellati; cioè pieni di splendori a modo di stelle; li quali splendori erano anime beate, facean nel profondo Marte; cioè nel mezzo del corpo di Marte, quei raggi; cioè quelle due liste raggiose piene di splendori, come detto è, il venerabil segno; cioè de la croce...

[u.r. 26.11.2020]