CUITANZA s.f.

0.1 cuitança, cuitanza.

0.2 Da cuitare.

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi sett.: Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Pensiero, riflessione. 2 Rendere cuitanza: informare, portare a conoscenza.

0.8 Gian Paolo Codebò 26.11.2003.

1 Pensiero, riflessione.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 88.30, pag. 351: or facciamo che l'omo sia 'n estato, / che trove en sé quella concordanza; / e pareme d'averlo retrovato, / si eo non fallo ne la mia cuitanza.

2 Rendere cuitanza: informare, portare a conoscenza.

[1] Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.), 133, pag. 116: Io rendì a questa dona cuitança / che omo io era e de che nomenança, / como io aveva soferto per innamorança / se(n)pre gran malle...

[u.r. 31.08.2009]