CULLARE v.

0.1 cullare, qullare.

0.2 Da culla.

0.3 Zucchero, Santą , 1310 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santą , 1310 (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Far oscillare (la culla, il bambino nella culla) per indurre il sonno.

0.8 Pär Larson 25.11.2003.

1 Far oscillare (la culla, il bambino nella culla) per indurre il sonno.

[1] Zucchero, Santą , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 19, pag. 117.33: Apresso si conviene la qulla soavemente qullare tanto ch'elli s'adormenti.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 15, pag. 359.9: L'una vegghiava ec. Dice, che [di] quelle alcuna vegghiava a cullare il suo fanciullo per adormentarlo, consolandolo con quelle materne e dolci lusinghe; oggi per sč č la cameriera, per sč la balia, per sč la fante.

[u.r. 31.08.2009]