CUSTODIA s.f.

0.1 chustodia, costodia, custodia, custodie.

0.2 Lat. custodia (DELI 2 s.v. custode).

0.3 Miracole de Roma, XIII m. (rom.): 4.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1299; Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.); Stat. prat., 1319-50; Stat. pis., 1322-51.

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Stat. venez., 1366 (2); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. sotto fida custodia. 3.1.

0.7 1 Atto del sorvegliare e proteggere qno o qsa; [per traslato:] la persona o le persone a ciò deputate. 1.1 Controllo dei propri impulsi. 2 [Eccles.] [Nell'ordine francescano:] distretto di una provincia governata da un vicario. 3 Sorveglianza o controllo di carattere costrittivo; arresto, carcere. 3.1 Fras. Sotto fida custodia. 4 Signif. non accertato (protettore?).

0.8 Pär Larson 31.10.2003.

1 Atto del sorvegliare e proteggere qno o qsa; [per traslato:] la persona o le persone a ciò deputate.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 88, pag. 176.19: D. Or me di', magistre: à l'omo deputado a si la guarda de li angeli? M. Deo à donado a zaschuna gente e zascauna citade custodia e guarda de angeli li quay dexpensano e ordenano le soe leze e li soy costumi.

[2] Stat. sen., c. 1318, cap. 115, pag. 109.20: Anco statuiro et ordinaro, che li gittatelli del detto Ospitale abbiano più servidori in questo modo, cioè che sei gittatelli sieno sotto la custodia de una donna, la quale sia offerta del detto Ospitale; et altri sei sieno sotto la guardia de una altra donna...

[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 34.13: Et eu, videnduli, lor dissi: «O iuvini, non viditi ki fortuna esti kista et ki cosi li dei ni àvinu ordinatu? Per li quali kistu imperiu era statu in pedi fina mo, et ora li dei si parteru da nui et andarusindi per la via loru et hannuni lasati loru clesi et autari senza custodia nixuna.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 1, vol. 2, pag. 58.28: Adunca bona esti la sulicitudini e la studiusa custodia, et in tal guisa, per tali que issu non facissi laydi nozzi di sua filya, Aiufalarum issu endi fici acerbi et dulurusi exequij.

[5] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 64, par. 18, vol. 1, pag. 259.5: E se cotagle pregione fossero detenute per pena personale overo corporale, siano condannate ei guardiane en diecemilia livre de denare se cotale relasato fosse overo aparesse personalmente condannato overoché devesse essere condannato. E anco luoco aggia se a cotagle guardiane overo de le carcere fugisse alcuno dei predicte per mala custodia overo guardia.

[6] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 5, pag. 6.23: Ivi presero terra e videro armenti di buoi e di capre senza niuna custodia umana. Enea, quando vide il bestiame senza guardia, fece fare una caccia...

[7] Stat. prat., 1319-50, Esordio, pag. 10.6: la detta Compagnia [[...]] sempre diritta d'essere sottoposto et obbediente alla santa madre Ecclesia di Dio, e di messer lo Papa, e di messer lo Vescovo di Pistoia, et a tutti li loro comandamenti: e sempre vogliono essere e saranno a loro correzione et amaestramento; et a loro custodia, e amaestramento e custodia dell'ordine de' frati di santo Agostino, e dello nostro padre messer santo Agostino...

[8] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 11, pag. 43.8: Et audendu zo, li Normandi, chi eranu in Trayna et in Petralia, per custodia di kisti terri deputati per lu conti Rugeri, lassaru li fortiliczi di li terri et fugeru in Missina per lor securitati.

[9] Stat. venez., 1366 (2), cap. 127, pag. 60.9: do boni [homeni] artefici sia deputadi ad avrir e serar li ditti soler de dì de domenega e de feste, per aseveleçça di mercadanti, salvo solamente in le festivitade dela Nativitade, dela resurection del nostro Segnor et in vener sento; li quali, quelli soler custodia avrando solamentre da doman in l'ora dela marangona, e serrando in l'ora dela marangona da sera...

[10] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 12, pag. 51.24: Disidero che siate qua; ò sempre voi e lei nella memoria per amore di Cristo. Esso sia vostra custodia. Orate per me peccatore e misaro. Giovanni peccatore tutto vostro in Jesù Cristo nostro diletto.

[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 8, pag. 142.6: Cominciò adunque Gualtieri e con senno e con ordine l'uficio commesso, sempre d'ogni cosa con la reina e con la nuora di lei conferendo; e benché sotto la sua custodia e giurisdizione lasciate fossero, nondimeno come sue donne e maggiori l'onorava.

[12] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 241.28: Assai avevano quelli consiglieri le recchie attente ad odire per la doicezza delle paravole che se lassavano ascoitare. Così se facevano leccare como lo mele. Ma perché li consiglieri staco a scinnicato, convenne fare bona custodia delle cose de sio Communo.

[13] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 104, pag. 220.18: et se om(n)e m(em)bro retene li boni humu(r)i, n(on) pono corre(re) ad alt(ra) locora diverse et devele, se n(on) vè ch(e) ad cadanu m(em)bro se manda da la n(atur)a p(er) soe nutricam(en)to et d(e)fensio(n)e et custodia di li virtude soe...

1.1 Controllo dei propri impulsi.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 2, pag. 611.32: Dove è la vera caritá, la vera umilitá? Dove è la vera ubbidienzia e reverenzia? Dove è la vera mansuetudine e pazienzia? Dove è la fede e la speranza? Dove è la iustizia e prudenzia? Dove è la fortezza e la temperanza? Dove è la misericordia e compassione? Dove la vera verginitá e castitá? Dove la puritá e la mundizia e l'astinenzia? Dove è la custodia de' sensi? Dove è l'amore del prossimo? Dove è la sollecitudine spirituale?

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 3, pag. 69.4: Questo dunque venerabile Benedetto dico che abitò con seco, però che sempre circospetto nella propria custodia e sempre esaminandosi inante agli occhi del Conditore...

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 3, pag. 117.19: Questo dunca veneraber Beneto digo che abità cum sego, perçò che semper circumspeto in la propia custodia e semper examinandose e considerandose davanti a li ogli de lo conditor...

2 [Eccles.] [Nell'ordine francescano:] distretto di una provincia governata da un vicario.

[1] Doc. sen., 1299 (4), pag. 117.3: Io Vanna sana de la mente e inferma del corpo, per chagione di morte, chon paravola e con sentimento del mio padre Gieri, sì ordeno mio testamento in questo modo. In prima sì lasso dugiento cinquanta lb. dispensati in questo modo: in prima ai frati minori X lb. apo 'l quale luogho io alegho la mia sepultura ancho a ciaschuno luogho de la chustodia di Siena XX s. demoli e fuoro cinque lib.....

3 Sorveglianza o controllo di carattere costrittivo; arresto, carcere.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.18, pag. 169.4: Signori, voi vedete messer Carlo molto crucciato: e vuole che la vendetta sia grande, e che 'l Comune rimanga signore. E pertanto a noi pare che si eleggano d'amendue le parti i più potenti uomini, e mandinsi in sua custodia; e poi si faccia la esecuzione della vendetta, grandissima.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 14, 28-42, pag. 262, col. 2.8: E soçunge: 'Quisti Ytaliani hano sí mudà lor natura, che quasi se pò dire siano stadi a custodia de Circe incantadrixe, della quale se dixe che feva doventare gli omini animali...

[3] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 7, pag. 40.8: Per le quali cose concitati, e provocati, e accesi di pazzo zelo lo Principe de' Sacerdoti, e quegli, che 'l seguitavano, massimamente gli Saducei, posero le mani sopra gli Apostoli, e presergli e misongli in piubica custodia e pregione.

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 43, pag. 519.20: i Cartaginesi renderono grazie a' Padri, e addimandarono, che fosse loro lecito d'entrare in Roma, e di parlare colli loro cittadini, li quali presi erano in pubblica custodia.

3.1 Fras. Sotto fida custodia.

[1] Stat. pis., 1322-51, cap. 141, pag. 578.2: Et se averrà alcuno sbandito stare u dimorare, u vero essere in nel dicto fondacho, u vero in quello fondacho intrare, quello exbandito prendano, u vero prender faccino con tutte le forse del comsulo et de' Pisani li quali in della dicta terra allor saranno; et cotale exbandito preso, sotto fida et secura custodia mandi, u vero mandar facci, alla cità di Pisa et in forsa del Comune di Pisa.

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 5, pag. 545.31: E quegli chi firano dicti criminosi o colpevoli de delicti de li quali le cittado o i luoghi no abiano jurisdictione in fare justicia, vegnanno a la corte magiore e per li potestate e per li rectori e per li regimenti de le terre a la maiore corte e çudesi, sotto fida custodia, siano menadi.

4 Signif. non accertato (protettore?).

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 8, pag. 566.38: Et dove mo ene Santa Maria, foro doi templa ioncte insemmori co lo palazo, templum Phebi et Tharmenti, dove Octabiano vide la visione in celo. Ad lato ad Camellaria templum Jani, ke era custodia de Capitolio... || Cfr. Mirabilia urbis Romae, 24: «iuxta Camellariam, templum Iani, qui erat custos Capitolii» (non è chiaro se il termine in questione vada inteso come riferito a Giano oppure al suo tempio).

[u.r. 02.12.2020]