DILAIARE v.

0.1 dilaia, dilaiando, dilaiare, dilaiata, dilaiato.

0.2 Fr. ant. delaier. || Cfr. FEW, V, p. 225b.

0.3 <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>: 1.1.

0.4 In testi tosc.: <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>.

0.5 Costr.:

a) assol.: «[[la vita]] che dilaia e tarda», <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; «dilaiando per parole», Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

b) trans.: «tale raghunamento elli potrebe dilaiare», Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).

0.6 V dilaio.

N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Prender tempo, rinviare il momento in cui prendere una decisione o compiere un'azione. 1.1 Farsi attendere.

0.8 Roberta Cella 15.12.2003.

1 Prender tempo, rinviare il momento in cui prendere una decisione o compiere un'azione.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 60, vol. 3, pag. 136.22: [[marchesi e castellani e conestaboli che v'erano per lo Comune di Perugia]] dopo molte parole scusandosi [[che]] non facieno contro al Comune di Firenze, ma contro a' Tarlati loro nimici, e dilaiando per parole, attendendo la cavalleria di Perugia, che venia al soccorso...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 137, vol. 3, pag. 275.5: a lloro [[Pisani]] ne parea avere mal partito a mano a recarsi il re Ruberto incontro, e d'altra parte da lLucca l'assedio non volieno levare; disimulatamente dissono di rispondere al re per loro ambasciadori; e così feciono dilaiando e menando il re per parole, e non ne vollono in fine far niente; ma rafforzando al continovo l'assedio di Lucca...

- [Trad. il lat. differre].

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 21, par. 3, pag. 354.3: ss'elli [[il vescovo di Roma]] fosse colpevole o ccol suo collegio d'alquno crimine, perché e' sarebbe espediente il consilglo chiamare, versenbiabole sarebbe, colui tale raghunamento conbene elli potrebe dilaiare o ostare di tutto... || Cfr. Defensor pacis, II, xxi, 3: «si [[Romanus episcopus]] reus esset ipse aut cum suo collegio criminis alicuius, propter quod expediret huiusmodi concilium convocare, verisimile est, ipsum talem congregacionem quantum posset differre vel auferre totaliter»

1.1 Farsi attendere. || Sinon.: tardare.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 43.4: le quarte lagrime nascono da' mali che l'uomo vede sofferire a' buoni: le quinte per questa vita che annoia, e per l'altra che dilaia e tarda...

[u.r. 22.01.2004]