SIMONÌA s.f.

0.1 semonia, simonia, simonìa, simonie, simoníe, ssimonia, symonia, symonía, symonya.

0.2 Lat. med. simonia (da Simon Mago).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lett. pist., 1320-22.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.7 1 Compravendita di cariche ecclesiastiche, sacramenti, beni spirituali. 1.1 [Più in gen.:] corruzione (in partic. nell'elezione di cariche pubbliche).

0.8 Pietro G. Beltrami 06.12.2003.

1 Compravendita di cariche ecclesiastiche, sacramenti, beni spirituali.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 90.16: Verbigrazia: Fue accusato il vescovo di simonia davanti al re di Navarra.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 514, pag. 20: Per grand rason possedho la mïa segnoria, / No l'ev unca per forza ni anc per symonia...

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 29, pag. 52.22: Simonia è una studiosa cupidità di rivendere le cose spirituali, ed è detta Simonia da Simone incantatore, il qual volle comperare dalli Apostoli lo Spirito Santo ad intendimento di guadagnare.

[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 229.11: In lo tempo de questo, Yldebrando cardenal, el qual poi Grigolo papa fato è, conzò fosse chossa che 'l fosse legato in Franza, e in lo concilio lu avesse procedù contra molti veschovi per symonia, e conzò fosse che contra un veschovo molto infamado el volesse prociedere, e quelli per peccunia avesse corruti li testimonii che l'aveva accusado, disse lo legato in lo concilio...

[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 52, pag. 269.25: Prima quanto al peccato de la simonia, e questo si è in vendere o comperare cose spirituali, però che non si possono vendere, non caggiono sotto prezzo.

[6] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 8, pag. 93.32: Però che non si duole del peccato, però che, s'elli se ne dolesse, sì s'andrebbe allora ad confessare. Quel medesmo si potrebbe dire del vescovado acquistato per symonia. Ché, poi ch'elli l'àe, vede che àe mal facto.

[7] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 509, vol. 2, pag. 474.4: acciò che possano corrompere et tentare et non solamente li rei, ma ancora li buoni in macule et simonie...

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.109, pag. 442: De lo peccao de simonia / tuti è tacâ la jerexia; / che ni prevenda vego dar / ni prender, senza dinar...

[9] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.35, pag. 213.3: I Fiorentini non vi mandorono anbasciadori, per non esser in concordia i cittadini. Una volta gli elessono per mandarli, e poi non li mandorono, fidandosi più nella simonìa e in corrompere la corte di Roma che patteggiarsi con lui.

[10] Lett. pist., 1320-22, 8, pag. 44.13: Queste lectere dicono che piaccia loro di provedere me di questo vescovado noe obstante alcuna postulatione facta dello Arciprete; per simonia è indegno, per le cascioni che sai, e che fece avel[en]are lo Vescovo...

[11] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 24.15: Da lo destro et da lo senestro de questa via stano iniostri infra sé partiti; in primo sono li malvasi avary li qualy simonia àne facta con usura.

[12] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 19, 67-87, pag. 482, col. 1.4: Cúpido sí, cioè ... pieno de cupidixia; per la quale el cadde in symonía e in vendere e in stribuire le spirituai cose solo per acquistar moneda...

[13] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 2, pag. 17.1: Ma quanto alla simonia, cioè di domandare o ricevere alcuno prezzo per ministrare li santi Sacramenti, o per dare o per ricevere alcuno beneficio ecclesiastico, dico che è troppo iniquo peccato...

1.1 [Più in gen.:] corruzione (in partic. nell'elezione di cariche pubbliche).

[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 20, par. 39, vol. 1, pag. 99.11: Ancora siano scendecate e çaminate secondo la forma del presente capitolo tucte gl'electore de quegnunche ofitiale el quale se dicesse avere electo per semonia overo pecunia overo altra cosa recevuta overo promessa.

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 1, pag. 537.9: e conservarà le sue mane pure da ogni venalità de justicia e da ogni symonia e da le extorsione inlicite...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XV, par. 53, pag. 676.15: Appresso, ne' publici offici si fa prima la ragion del guadagno, che seguir ne dee a chi il prende, che della onorevole e leale essecuzion di quello. Lascio stare le rivenderie, le baratterie, le simonie e l'altre disonestà moventi da quella; e, perché troppo sarebbe lungo il ragionamento, dell'usure, delle falsità, de' tradimenti e di simili cose mi piace lasciare stare.

[u.r. 19.03.2007]