0.1 a cciò, a ciò, acciò, accioe, aciò, aço, açò, azò.
0.2 Da a e ciò.
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.
0.4 In testi tosc.: Stat. fior., 1280-98; Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.); Stat. pis., 1321; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Stat. venez., 1344.
In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).
0.5 Non è raro che la proposizione con acciò segua a breve distanza e sia coordinata a una proposizione introdotta da acciocché. Sull'alternanza di acciò e acciocché cfr. Segre, La sintassi del periodo, p. 150; Herczeg, pp. 306-307. Sul valore conclusivo cfr. ED, Appendice, s.v. congiunzioni.
Locuz. e fras. acciò a 1.1.
0.7 1 Introduce una frase finale. 1.1 Locuz. cong. Acciò a. 2 Perciò, dunque (con valore conclusivo).
0.8 Ilde Consales 08.11.2003.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 72, pag. 179: Ma t'á pur dao la zapa ke tu lavor a tempo, / Azò, quand ven da sira, tu habij 'l pagamento.
[2] Stat. fior., 1280-98, par. 40, pag. 63.23: eglino vollero elleggere a cciò, che, conciofossecosaché la tovaglia del leggio dela Compangnia sia sì stretta [[...]], che lla si debbia cresciere...
[3] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 1, pag. 56.4: quando aveva fatto il suo corso da un lato a l'altro la faceva spegnere, acciò paresse che andassi sotto a modo del vero sole.
[4] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.29, pag. 208.1: lo ponieno su' merli, acciò fusse veduto...
[5] Stat. pis., 1321, cap. 122, pag. 303.24: facendo queli ordini e le capitudine congregare acciò che vadano al dicto cotale officiale [[...]] et acciò andare ad alcuno officiale da quinci inansi sia se non per iusta et evidenti cagione...
[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 4, pag. 663.13: acciò che l'anima orando [[...]] diventi piú infiammata e accesa dell'amore di Dio, e acciò renda grazie che per ingratitudine non sia indegna...
[7] Stat. perug., 1342, II.Rubr., vol. 1, pag. 341.11: Capitolo IV. Aciò ... De le scritte degl cambiatore e degl mercatante e degl lanare.
[8] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 3, pag. 74, col. 2.9: è da cercare per alcuno luoco occulto, acciò per quella cosa [[...]] non caggia in ruina.
[9] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 796, pag. 182: Et fore de castello l'omo ad morto non gia, / Acciò delli corrupti la gente non se adìa.
[1] Stat. venez., 1344, cap. 5, pag. 368.30: E ças[c]un de li officiali che serà deputadi açò a servir a la messa, debia tegnir una candela...
2 Perciò, dunque (con valore conclusivo).
[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 56, pag. 96.15: Sengnori, lo cavaliere l'à sì bene fatta che non si puote biasimare. Ed accioe vi priego che voi dobiate mettere pacie da mee alo cavaliere...
[u.r. 26.05.2005]