CANTERELLA s.f.

0.1 cantarella, cantarelle, canterella, canterelle.

0.2 Lat. cantharis (DEI s.v. cantaride).

0.3 Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.): 1.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).

In testi sett.: Ricette bologn., XIV pm.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 [Zool.] Insetto dei Coleotteri, cantaride (con rif. alla sua puntura letale). 2 Monile a forma di cantaride.

0.8 Roberto Leporatti 15.12.2003.

1 [Zool.] Insetto dei Coleotteri, cantaride (con rif. alla sua puntura letale).

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 2, vol. 2, pag. 70.3: Quistu Thodaru dissi a lu rigi Lisimacu qui lu aminazava di aucidirilu: «Gran cosa - diss'issu - ti acadiu, ca tu ay consecutata et avuta virtuti di cantarella».

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 2, pag. 421.18: Però che costui disse a Lisimaco re, il quale li promettea di farlo morire: «Magnifica cosa t'è avvenuta, che hai acquistato forza di canterella». E Lisimaco re per questo detto acceso d'ira, comandòe che fosse fitto in croce.

- [Usato per le sue virtù terapeutiche].

[3] Ricette bologn., XIV pm., pag. 268.27: Empiastro che [...] facto per misere Biancho da Bollogna che ne le postema in lo cerebro e çovolli perfectamente. Toi stercho de collunbo, senape polveriçato sotilamente de çascaduna unça meça, cantarelle bene polveriçate drama j, mele che basti. Le cantarelle sì se desolvano cun l'aceto e sì se incorporino cun le altre cose e façase l'inpiastro.

[4] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 61, col. 2.12: Avicenna pone a fistola lagrimale questo colorio isperto: R(ecipe) arsenico rosso, vetriuolo romano, canterelle, calcina viva, gusci d'uova, sale armoniacho, allume yameno an. d. I...

- [Usato per le sue virtù antiparassitarie].

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 37, pag. 42.24: Alcuni le canne de' fiumi pongono in croce in più luoghi nell'orto. Contra gli animali che nocciono alle viti, le canterelle, che tra le foglie si sogliono trovare, pesta e mischia coll'olio, e ugnine le falci con che si pota.

2 Monile a forma di cantaride.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 153.14, pag. 144: E farò 'l mio principio da la cima, / qual'è di tante forme / che ciascuna, per fare usanza prima, / non posa e non dorme, / con coccole con giunchi e canterelle / trovando ognora nuove ghirlandelle. / E son già alte tanto, / che poco è alta più tal che le porta...

[u.r. 03.11.2020]