CONCEDIMENTO s.m.

0.1 concedemento, concedimento, concedimentu.

0.2 Da concedere.

0.3 Ranieri volg., XIII pm. (viterb.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., a. 1327.

In testi mediani e merid.: Ranieri volg., XIII pm. (viterb.).

0.7 1 Consenso o disposizione favorevole a qsa che si avrebbe l'autorità o il potere di negare. 1.1 Atto con il quale si autorizza l'uso di un bene o l'esercizio di un'attività o si conferisce un diritto. 2 [Ret.] Artificio retorico con cui si finge di concordare con l'argomentazione dell'antagonista (per poi giungere a conclusioni opposte).

0.8 Fabio Romanini 17.12.2003.

1 Consenso o disposizione favorevole a qsa che si avrebbe l'autorità o il potere di negare.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 41.32: La cura del regimento commesso a noi, et la grandeza et alteza de la dignità imperiale a la quale per concedimento del Signore soprastiamo, richegono che la spada materiale divisa dal sacerdotio, [[...]], sia exguainata adverso li inimici de la fede...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 252.17: per concedimento della Chiesa apostolica tornòe a l'ordine, nel quale finìe laudabilmente sua mortale vita.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 4, pag. 171.23: Et acciede ancora a queste ragioni, che per concedimento della fortuna voi avete acquistato longa avogaria di dare questo cotale dono...

- [A qsa che si suppone debba essere negato].

[4] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 269.15: Conseguentemente vegiamo che è detto leggiero concedimento d'adimandata cosa, quando la femmina, da troppa volontà carnale costretta, leggiermente dà se medesima a quello che la richiede...

1.1 Atto con il quale si autorizza l'uso di un bene o l'esercizio di un'attività o si conferisce un diritto.

[1] Ranieri volg., XIII pm. (viterb.), pag. 226.18: E sopra çò tu, ser Petru, p(ro)metti p(er) stipulatio(n)e al dectu co(m)paratore ke di q(ue)sta cosa, di tutta oi di pa(r)te, non ài facta nulla vendita, nullu concedim(en)tu, nullu alienam(en)tu, nè ccontracta froda d'alienam(en)tu...

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 34, pag. 53.35: Et possano dare casalini et orti et terra agresta in ogni parte votta per benificari l'argintiera, a qualunqua la dimandasse a lloro; la quali daccioni et concedemento che per loro se facesse vaglia et tegna...

2 [Ret.] Artificio retorico con cui si finge di concordare con l'argomentazione dell'antagonista (per poi giungere a conclusioni opposte).

[1] Gl Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 27, pag. 26.13: È un altro ornamento che s'appella concedimento, il quale àe luogo quando nel nostro detto mostriamo di dare noi o alcuna cosa tutto alla volontà altrui...

[u.r. 18.03.2009]