0.1 contea, contee, conteie.
0.2 Fr. ant. conté (DELI 2 s.v. conte).
0.3 Cronica fior., XIII ex.: 1.
0.4 In testi tosc.: Cronica fior., XIII ex.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Territorio o unità politica o amministrativa dipendente da un conte. 1.1 Comunità organizzata.
0.8 Ilaria Zamuner 26.09.2003.
1 Territorio o unità politica o amministrativa dipendente da un conte.
[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 150.15: M di pedoni, e privossi della corona reale e rivistinne il suo filgluolo maggiore; e prese e vinse Guanto, Bruggia e Lilla e tutta la contea di Fiandra. In questo meçço tenpo il maliss[cal]cho di Belcaro per lo re di Francia dal conte di Fiandra fue sconfitto e preso, e feceli talglare la tessta.
[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 324.19: per quegli a cui lo Re voleva pacificare, levandosi in consiglio diciendo al Re che non gli pareva che si intramettesse in quelle cose, e di ciò mostrandone sue ragione, le quali al Re non piacciano, ma per contrario gli parla diciendo il Re al Conte: «Tu non se' buono uomo, né se' degnio di tenere la contea di Patricco, perocchè tu se' più crudele che giusto.»
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 10, vol. 1, pag. 426.1: Lo re veggendo la magnanimità di messere Beltram, incontanente gli diede la contea d'Avellino, e fecenelo conte.
[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 277.25: Qui appresso e inanzi sarà scritto ordinatamente tutte l'alle di panni come si vendono ove si fanno nel reame di Francia e nella contea di Fiandra e nelle duchee di Brabante.
[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 60 rubr., vol. 1, pag. 114.1: la Chiesa mandò il conte per raquistare la contea di Romagna.
[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 3, pag. 91.36: Quindi andarono i due cavalieri in Inghilterra e tanto col re adoperarono, che egli le rendé la grazia sua e con grandissima festa lei e 'l suo genero ricevette; il quale egli poco appresso con grandissimo onore fé cavaliere e donogli la contea di Cornovaglia.
[7] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 24, terz. 52, vol. 2, pag. 6: E Carlo poi, con dispensazione / del Papa, diede al detto Re novello / la figlia del suo figlio per ragione. / Poichè sposata l'ebbe per anello, / gli diè per dota la Contea d'Angiò, / acciocchè contro a Pier fusse più fello.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 2, par. 2, pag. 16.22: Secondamente questa parola reame singnificha una spezia o maniera di polezia, cioè a ddire di ghovernamento tenperato, la quale polecia Aristotole chiama monarcia * attenperata; secondo la quale singnifichazione inn una città può essere reame siccome in più, siccome giaddì e' fu intorno il tempo che lle conteie furono ordinate, che in molti luoghi inn una sola città avea un re. || Rende (attraverso un fr. communités > comtés?) «circa ortum communitatum civilium», Defensor pacis, 1, 2, 2.
[u.r. 19.11.2020]