CONTUMELIOSO agg./s.m.

0.1 contumeliosa, contumeliose, contumelioso, contumelyusiu, contumiliosi.

0.2 Da contumelia.

0.3 Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.).

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Che mira ad offendere (per lo più con parole); che reca offesa, ingiuria. 2 Sost. Colui che mira ad offendere (con parole).

0.8 Milena Piermaria 04.01.2004.

1 Che mira ad offendere (per lo più con parole); che reca offesa, ingiuria.

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 7, pag. 115.21: dalla quale [[scil. arroganza]] due dispetti iracundi finalmente nascono, d'i quali l'uno è semplice e l'altro contumelio[so]: [[...]] il contumelio[so] è essere ingiuriato d'alcuno in sua presenza personalmente, ovvero per parole raportate di lui...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 129.11: ira semplice, o vero dispetta; ch'è quando l'arogante vede uno da cui elli non fu mai offeso, e reputalo nulla, e di neuno valore: l'altro è ira contumeliosa, la qual'è contra costoro ch'hanno alcuna volta offeso; e questa ira ha appetito di vendetta...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 5, vol. 2, pag. 129.31: Ca tucti li tribu di li furitani judicandu que la puvirtati lur era rimpruzata se curruzaru fortimenti contra quillu contumelyusiu mottu di Scipio.

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 26, pag. 102.12: Lo quale avendo sostenuto grande tempo questa molestia, e non potendo più sostenere le contumeliose parole e villanie che gli diceano...

[5] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 4, pag. 31.14: Avendo in fin qui detto della vanagloria, cioè quello, che ella sia, ch'ella è contumeliosa a Dio, e quanti danni ella faccia all'anima...

[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 38, vol. 2, pag. 21.19: chiaramente ci si dimostra, che lo appetito del signoreggiare e di essere potente, è a Dio ingiurioso, e contumelioso, perciocchè gli toglie il suo uffizio, lo quale è solo, e vero signore.

[7] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 10, pag. 245.6: Offende altressì i nostri sensi molto vedere le cose paurose e spiacevoli, udire le contumeliose e villane...

[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 26, pag. 140.17: Lo qua abiando sostenuo gram tempo questa molestia e non posando pu sustenì' le contumeliose parole e vilanne che li dixeam, andàsene a lamentà' a san Beneto...

2 Sost. Chi mira ad offendere (con parole).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, proemio, pag. 404.7: «Bugiarda è la correzione nella bocca del contumelioso».

[u.r. 28.05.2009]