0.1 conturba, conturbà , conturbadi, conturbado, conturbai, conturban, conturbando, conturbane, conturbano, conturbao, conturbare, conturbarono, conturbaronsi, conturbarsi, conturbasi, conturbasse, conturbassero, conturbassono, conturbasti, conturbata, conturbate, conturbatevi, conturbati, contùrbati, conturbatili, conturbato, conturbatu, conturbava, conturbavan, conturbavano, conturbe, conturberà , conturberai, conturbera'li, conturberanno, conturberassi, conturberebbe, conturberolla, conturbi, conturbiamo, conturbino, conturbiti, conturbo, conturbò, conturbolli, conturborono, conturboronsi, conturbossi, cunturba, cunturbari, cunturbati.
0.2 Lat. conturbare (DEI s.v. conturbare).
0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340.
In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.5 Le costr. del tipo fu conturbato (interpretabili anche come 'si conturbò') sono schedate sotto l'agg.
0.7 1 Provocare un'alterazione della serenità o dell'equilibrio altrui; mettere in uno stato di inquietudine, di agitazione interiore o di confusione mentale; lo stesso che turbare. 1.1 Alterarsi nella mente e nell'animo; agitarsi; lo stesso che turbarsi. [In partic.:] darsi pena, pensiero; provare dolore, dispiacere, sdegno ecc.; adirarsi, rattristarsi, preoccuparsi (frequentemente pron.; anche assol. Anche fig.). 1.2 Arrecar danno, fastidio, molestia (a uno stato di tranquillità, di ordine, di normalità); danneggiare, disturbare, infastidire; destabilizzare. 1.3 Fig. Far uscire dallo stato di quiete, indurre a un movimento (in genere disordinato o anomalo); scuotere; agitare; sconvolgere, perturbare. 1.4 Alterare l'aspetto di ciò che è luminoso, chiaro, sereno; offuscare, oscurare. Anche pron.
0.8 Milena Piermaria 16.02.2004.
1 Provocare un'alterazione della serenità o dell'equilibrio altrui; mettere in uno stato di inquietudine, di agitazione interiore o di confusione mentale; lo stesso che turbare.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 212.1: Et le regole de l'amore dicono: meno dorme e meno mangia cului che conturba l'amore...
[2] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 28, pag. 89.1: E noi ke semo qui certamente potemo dicere ke non avemo anco in qua cosa ke sì conturbasse nostri animi como fece questa...
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.42, pag. 154: En prima sì ha messo lo Temore, / che tutto 'l core sì ha conturbato: / la falsa Securtate ietta fore, / che l'omo avea preso ed engannato...
[4] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 40, cap. 7, par. 6, pag. 579.6: che sono nell'altezza della dignità, eziandio una fama d'uno leggiere messo li conturba.
[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 16, proemio, pag. 275.21: la prima si è, perchè l'ira conturba, ed offusca l'anima per tale modo, ch'elli non è sincero a potere conoscere, nè ragionevolmente speculare alcuna cosa...
[6] Dicerie volgari, XIV pm. (bologn.), cap. 11, pag. 332.2: E se 'l planto zoàse a l'anima, eo dirave che ogn'omo planzese; ma no li zoa niente, inanci la cunturba forte.
[7] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 67.2: quelli che rifiuta li profferti servigi, conturba lo profferente di troppa vergogna e se medesimo vizioso [d'avarizia] dimostra...
[8] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), II, st. 34.2, pag. 161: Altre done gi è che portane gran pena, / che conturbane li prete e li frati; / vano a la gexia per dire qualche bene...
[9] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 75, pag. 309.13: E non vi movesse parole seminate dal dimonio per mezzo delle creature, per conturbare la mente vostra o degli altri miei dolci figliuoli e figliuole in Cristo Gesù...
1.1 Alterarsi nella mente e nell'animo; agitarsi; lo stesso che turbarsi. [In partic.:] darsi pena, pensiero; provare dolore, dispiacere, sdegno ecc.; adirarsi, rattristarsi, preoccuparsi (frequentemente pron.; anche assol. Anche fig.).
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 20 (78), pag. 244.13: semo dole(n)ti scì como se (con)vene, dubitando ne p(er) cotale caxone l'amistà se (con)turbasse e recevesse i(n)dig[n]atione e p(ar)turisse malivolentia.
[3] Andrea da Grosseto (ed. Segre-Marti), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 1, pag. 205.4: Imperciò che molti son che si conturbano e affligonsi tanto '[n]de l'aversità e ne la tribulazione...
[4] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 395, pag. 40: Ora ben et ora mal, ora pro et ora dagnio; / Un dí no sta alegro ked el no se conturba...
[5] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 49.10: E Salamone: «Non già giusto conturba in cheché divegni' a lui».
[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 29, pag. 90.4: ké 'l nostro signor Deo Jhesu Cristo multo se conturbao de Laçaro so amico e lacrimò.
[7] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 62, pag. 185.6: Simia è una bestia che di molte cose somiglia l'uomo, e volentieri contraffà quello che la vede fare all'uomo, e molto s'allegra della luna nuova, e della tonda si conturba maravigliosamente.
[8] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 14, pag. 121.14: E Dio li libera di questa cotale pena, però che ogna cosa sostiene poi pacificamente e non si conturba delle cose del mondo.
[10] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 13, pag. 638.19: per ciò che queste cose fanno spesse volte perdere la pace e la quiete dell'anima, e conturbasi molte volte non volendo.
[11] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 18, vol. 1, pag. 735.16: e quasi tutto il peso rimase a' baroni e a' paesani, della quale gravezza si conturbarono in verso il loro signore, e disideravano il suo male...
[12] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 9, vol. 2, pag. 186.2: non si divi cunturbari si kista pocu opera cessi, cumplitu lu numeru di li beati.
[13] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 73, pag. 300.28: Vedendo questo, l'anima non si può dolere né conturbare di neuna cosa che venga...
[14] Novella d'un barone, XIV (fior.), pag. 14.29: E 'l padre, vegiendo così piangiere questa sua figliuola, e così contristare, sì disse a lei: Taci, figliuola, e non ti conturbare, ch'io voglio anzi lo pecato che lo disinore del mondo...
[15] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 2, pag. 80.12: Ché l'abao, chi seguità depoi Honorao, un iorno se conturbà cum tanto furor che non solamenti de parole, ma eciamdé cum le main lo dito Libertim ferì.
1.2 Arrecar danno, fastidio, molestia (a uno stato di tranquillità, di ordine, di normalità); danneggiare, disturbare, infastidire; destabilizzare.
[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 84.8: In questo medesimo tempo, le chiese di Francia fortemente furono conturbate per Berlinghieri del Torso, il quale falsamente affermava che 'l sacramento della Chiesa, cioè dell'altare, che noi prendiamo, non è verace corpo di Cristo...
[2] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 20, pag. 118.22: questi uomini conturbano la città nostra, essendo Giudei, e predicano a noi una setta, e un modo di vivere, lo quale non c'è licito di ricevere nè di tenere, perchè siamo Romani.
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 47, vol. 1, pag. 276.12: i loro principi e li altri gentilotti cominciarono a ricettare i malandrini nelle loro tenute, che facevano assai di male, rubando, e uccidendo, e conturbando tutto il paese.
[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 60, vol. 1, pag. 397.16: Ma gli autori del fatto, co· metter paura di conturbare la pace, ogni lingua acchetavano, e lle borse s'empievano.
1.2.1 [In partic.:] dar fastidio all'olfatto, nauseare.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 12.20, pag. 40: Questa morte sì fa el corpo putredissimo, fetente; / è la puza estermenata, che conturba molta gente...
1.2.2 Influenzare malignamente (detto anche della possessione diabolica).
[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 93, pag. 178.16: Ma illi possedeno le aneme de li peccadori e alcuna fiada conturbano lo corpo.
[2] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 93, pag. 272.11: E venendo lui, ed egli vedendo Gesù, incontanente lo spirito conturbò il fanciullo, e caduto in terra voltolavasi e spumava.
1.2.3 Agitare socialmente, indurre alla sollevazione; sobillare.
[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 2, vol. 1, pag. 365.11: quelli che smuovono e conturbano la plebe, s'apparecchiano già d'essere consoli.
1.2.4 Provocare scompiglio, disorientare, disperdere, sgominare (eserciti, forze militari).
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 37, pag. 498.20: con repentina rabbia uscìo contra i Goti, e spartamente conturbatili e vinti, delle antiche loro sedie li trassero e cacciaro.
[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 24, pag. 138.7: il quarto sta alla percossa ricevere. Gli leofanti nella battaglia per la grandezza del corpo, e per lo spaventamento della boce, e per la novità della forma gli uomini, e cavalli conturbano.
[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 39, vol. 2, pag. 349.29: Quella schiera quasi come tutta fresca conturbò l'insegne degli Etrurii.
1.2.5 Tormentare, danneggiare (fisicamente); alterare nelle normali funzioni (un organo). Anche pron.
[1] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 24.26: l'ochi loro conturbati sonno da cotanto focho arsy et poy in frigya acqua adtufati sono li quali cusì stando et plu frigese che pesse in palida.
[2] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 2, pag. 610.16: Oh, quante generazioni d'infermitadi noi conturbano e molestano e tolgonci la vita! Or di questa miseria e fragilitá non si puote scrivere tanto che basti.
[3] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 330.18: E tra l'altre cose che fanno rei sogni e oscuri, si è lo 'ntemperato e disordinato uso della lussuria; imperò che si conturba e indebolisce il cielabro, e la virtù visiva e immaginativa si offusca.
[4] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 47.18: Onde Aristotile in libro di morte et vita, dice, che usarlo troppo, molto avaccia la vecchieçça, conturba gli occhi e 'l celebro, spesse volte fa cadere in febre etica.
1.3 Fig. Far uscire dallo stato di quiete, indurre a un movimento (in genere disordinato o anomalo); scuotere; agitare; sconvolgere, perturbare.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 85.12, pag. 408: e de gram venti, / bacaneixi e unde brave, / chi conturban nostra nave.
[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 15.1684, pag. 230: Distrugge il senno, corrompe la legge, / Fa nella mente di desìo la brama, / Conturba sopra il ciel che tutto regge.
[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 81.14: Immantenente li venti conturbano e rivollono il mare, e fassi molto grande; noi, sparsi, siamo gittati per lo grande pelago.
[4] Petrarca, T.Ae. (Vat.Lat. 3196), 1374, 56, pag. 274: Quei che 'l mondo governa pur col ciglio, / Che conturba et acqueta gl'elementi, / Al cui saver non pur io non m'appiglio...
[5] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 17, vol. 5, pag. 183.13: [8] Commossa è la terra, e tremò; conturboronsi i fondamenti de' monti, e si movettero, perchè il Signore è adirato contro di loro.
[6] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 51, vol. 6, pag. 578.14: [15] [E io sono lo tuo Signore Iddio,] il quale conturbo il mare, e foe enfiare le sue onde; e lo mio nome sì è lo Signore delli esèrciti.
- [In contesto metaf.].
[7] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 33, vol. 1, pag. 252.14: Lasceremo ora finita questa materia, e torneremo all'altre tempeste italiane, che non bastando in terra conturbano l'altrui mare.
1.4 Alterare l'aspetto di ciò che è luminoso, chiaro, sereno; offuscare, oscurare. Anche pron.
[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 82, pag. 102.27: Ancora, è meglio i detti luoghi fare in luogo diserto che troppo palese, imperciò che lo spesso andare delli uomini conturba e disfàe le notate immagini...
[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 10, pag. 45.21: e la ragione si è che lo 'ntendimento de l'omo è come 'l sole lucente, chiaro. Allora è egli bene puro e bene chiaro e più lucente, la state, quando è il secco, e i vapori non vanno su e non si conturba l'aria...
[3] Legg. S. Caterina, XIV in. (tosc.), str. 14.6, pag. 490: Dico che 'l sole non è Idio fattore [[...]] quando ischura ne lo suo splendore, / sì è da la luna conturbato, / poi che l'uno pianeto e l'altro è giunto...
1.4.1 Fig. [Con rif. al volto, all'aspetto].
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 15, pag. 138.13: e ben si mostrava vera in lui quella Scrittura, che dice, che il cuore allegro fa la faccia chiara, e nel dolore dell'animo si conturba il volto.
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 58.2, pag. 585: Queste parole gli angelici aspetti / di quelle donne conturbavan molto / e con dolore offendevano i petti / dilicati in maniera che nel volto / si parea loro; e ben sentieno i detti / quali erano e che fosse in lor raccolto...
[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 39.103, pag. 98: Ella conturba la benigna faccia / Del nostro Redentore, e ogni legge / Corrompe e snerva, dilanïa e straccia.
[u.r. 28.11.2019]