0.1 conturbado, conturbao, conturbata, conturbate, conturbati, conturbato, cunturbati, conturbatu.
0.2 V. conturbare.
0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.); S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).
In testi sett.: Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 Colpito nella serenità interiore o nella chiarezza mentale; sconvolto, turbato, agitato. Anche fig. 1.1 Irritato, adirato. 1.2 [Detto del mare:] in movimento; mosso, agitato. 1.3 Corrotto moralmente. 1.4 Alterato, danneggiato nelle proprie caratteristiche o nelle proprie funzioni. [Detto della luce:] offuscato. [Detto degli occhi:] che ha perso acutezza, annebbiato. 1.5 Che si trova in uno stato di disordine; scomposto, confuso.
0.8 Milena Piermaria 16.02.2004.
1 Colpito nella serenità interiore o nella chiarezza mentale; sconvolto, turbato, agitato. Anche fig.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 156.23: In quello tempo molte signora apparsero in celo e in terra, per la quale cosa molto foro conturbati li romani.
[1] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 784, pag. 283: [L'] inperaor è confuso e molto svergonçado, / pleno de grande ira e forto conturbado, / comanda k'i filosofi adeso encontenente / ked isi fian missi entro lo fogo ardente.
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 122.9, pag. 491: Conturbao ogni cor jaxe, / quaxi tuti son eranti.
[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 170.25: Ma io desioso colà, dov'io non posso col corpo andare, con la mente vi volo, e conturbato seggio in su la pietra alla riva del mare, e riguardo alla riviera tua...
[9] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1306, pag. 390, col. 2: Massentio, vedendo / quisto remore facendo, / fo troppu conturbatu, / scì che abe commandatu / che foxe tormentata / la vergene beata.
[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 2, vol. 2, pag. 140.27: Nolite timere. - Et li dissipuli, cunturbati et cunterriti, si pensavanu vidiri spiritu.
[5] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 68, pag. 133.2: alcuna volta do diletto d'una allegrezza mentale; alcuna volta una contrizione e uno dispiacimento, che parrá che la mente sia conturbata in sé; alcuna volta sarò nell'anima e non mi sentirá...
[6] Miracolo d'una imm. di Gesù, XIV (fior.), pag. 9.15: Ed istando e mangiando in grande allegrezza ebbero veduta la detta immagine di Cristo. Inmantanente furono tutti atristati, e levaronsi da tavola molti conturbati...
[7] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), Prologo, pag. 214.2: Visiti dunque il medico il tuo infermo corpo, e Arrighetto consoli il piagnevole e conturbato animo per perdita de' mondani beni.
[14] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 86.16: Le quale resposte, poy che le appe intese, lo re Priamo forte fo conturbato, sentendo lo suo ambassatore essere stato in Grecia cossì vetoperosamente receputo...
[16] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 91.5: e disse alora: «Un de vu me tradirà in questa sera!» Alora tuti i so discipuli fono molto conturbadi.
[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 11, pag. 121.21: Sì che disse a tutti quilli signuri ry e caporali de tutta quella gente che la Dea Dyana era multo conturbata contra de lloro...
1.2 [Detto del mare:] in movimento; mosso, agitato.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 85.69, pag. 410: A lo mar sì conturbao / è questo mondo asemejao, / chi mai no è senza regajo / de guerra, breiga e travajo, / und'è la gente sì iniga / che de paxe no g'è miga.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145.219, pag. 631: D'ognuncana nave è certa cosa / che, se da le atre parte è pjosa, / de sovra dé esser averta, / manifesta e descoverta. / Cossì lo cor dé star serao / dever' lo mondo conturbao, / e dever' cel averto star...
1.4 Alterato, danneggiato nelle proprie caratteristiche o nelle proprie funzioni. [Detto della luce:] offuscato. [Detto degli occhi:] che ha perso acutezza, annebbiato.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 46, pag. 237.15: Se luce e lume grande non ci fosse, invano ai pesci sarebber dati gli occhi da vedere, ma e' v'ha luce, ma questa luce, quando il mare è turbato, è tutta tenebrosa e conturbata...
[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 47, pag. 244.30: per la qual cosa ti fai di lungi dalle visioni, ché nulla cosa puoi vedere di verità, che' tuoi occhi sono conturbati e transviati.
1.5 Che si trova in uno stato di disordine; scomposto, confuso.
[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 163.21: Onde segue che, avvegna che a noi che questo ordine considerare non possiamo, paiano tutte le cose confuse e conturbate...
[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 6, vol. 5, pag. 156.15: [3] Abbi misericordia di me, Signore, però ch'io sono infermo; sana me, Signore, però che conturbate sono l'ossa mie.
[u.r. 26.12.2017]