0.1 curiosamente, curiusa, curiusamenti.
0.2 Da curioso.
0.3 <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>: 1.1.
0.4 In testi tosc.: <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Con cura, con attenzione. 1.1 [Rif. a una soverchia ricerca di raffinatezza nel vestire o nell'apparire]. 1.2 Con dovizia di dettagli, accuratamente. 2 Con desiderio di acquistare conoscenza.
0.8 Pär Larson 11.02.2004.
[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 61, pag. 135.14: Isforzati curiosamente di non far giammai neuna cosa per forza. Tutto quel che ha venire è cosa necessaria a colui, che mal su' grado la riceve.
[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 108, pag. 359.35: metterò in altra Pistola per se, tutto quello, di che tu m'avevi richiesto, perocch'i' non volli, che essendo lasso d'ascoltare, tu ti metti incontanente a udire cosa grave, e impacciata, la quale si conviene ascoltare curiosamente.
1.1 [Rif. a una soverchia ricerca di raffinatezza nel vestire o nell'apparire].
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 53.1: Di questo peccato non sono chete le grandi donne, e le donzelle che tanto curiosamente parano lor capi di preziosi ornamenti per pura vanità e per piacere, e per trarre a peccato...
[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 124, pag. 418.10: Perché pettini tu così curiosamente i tuoi capelli?
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 193.22: Ma per ki parlu eu pluy di li fimini, li quali et la debilitati di la lur menti e lu desyderiu di plù gravusi operi qui l'esti diffisu, lur conforta que issu metta tuttu lu lur studiu ad ornarsi plù curiusamenti...
[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 15, vol. 1, pag. 109.23: Non è da considerare vanamente e curiosamente la bellezza e l'ordine e l'utilità delle creature visibili, ma è da farne grado e scala a salire e considerare il Fattore, e li beni eterni...
1.2 Con dovizia di dettagli, accuratamente.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 51.8: Li quali cosi venenti supra nostra rasuni cun chò sia cosa que nuy li ayamu tucati, fazzasi eciandeu menciuni di lu serpenti ripurtata da Tituliviu curiusa e plenariamenti. || Cfr. Val. Max. I, 8, ext. 18: «curiose pariter ac facunde».
2 Con desiderio di acquistare conoscenza.
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Malco, cap. 1, pag. 187.7: In una villa di Siria presso ad Antioccia a trenta miglia, la quale si chiama Maronia, trovai un antico e santissimo uomo, che avea nome Malco con una compagna anche molto antica e santa. La fama e la santità de' quali udendo, dimandai curiosamente da' vicini se questa lor compagna era per copula di matrimonio o d'altra parentezza o spirituale amistade. Della qual cosa non sapendomi eglino bene dichiarare, ma rispondendo tutti che eglino erano molto santi e congiunti insieme con mirabile amore di carità, anda'mene a costui e curiosamente lo incominciai a dimandare del suo istato e della sua condizione e di questa sua compagna che avea.
- [Con valenza neg.].
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 11, vol. 2, pag. 233.2: Lo quarto grado si è obbedire semplicemente, cioè non volere curiosamente investigare perchè tale o tale ubbidienza imposta gli sia, ma a buona fede, dicendo col Salmista: Come giumento son fatto appresso di Te, portar la soma, che imposta gli è.
[3] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 31, pag. 379.7: ho udito che legermente se' caduto in queste cose e se' fatto singulare al mondo, presumendo d'avere il vero lume, perché curiosamente se' ito cercando lo inestrigabile laberinto de' vizi e peccati della Chiesa militante...
[u.r. 31.08.2009]