DAZIONE s.f.

0.1 daccione, daccioni, dacione, datione, dationi, dazion, dazione, dazioni.

0.2 Lat. datio (DEI s.v. dazione).

0.3 Stat. sen., Addizioni 1298-1309: 1.

0.4 In testi tosc. e corsi: Stat. sen., Addizioni 1298-1309; Stat. pis., a. 1327; Stat. pis., 1334; Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Doc. cors., XIV.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Dir.] Atto del concedere o consegnare qsa a qno.

0.8 Pär Larson 04.12.2003.

1 [Dir.] Atto del concedere o consegnare qsa a qno.

[1] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta marg. 11, pag. 344.9: E sie tenuto e debbia el detto messo fare tutte le richieste e imbasciate e dazioni di tenute e devetagioni le quali si converrano fà, sì per colo' che si richiamaranno, come per coloro che saranno convenuti ne la corte de la detta Arte. E possa e sie licito a lui di tóllare J denaro per ciascheuna richiesta, e IIIJ denari per la dazione de la tenuta...

[2] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 15, pag. 11.20: el dicto messo e balio possa e a llui sia licito tollare a ciascaduna persona de la datione de la tenuta IIII d., e de la 'ntegina II d. e de· rebandimento II denari, e de lo sbandimento II d., e più tollare non possa...

[3] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 34, pag. 54.8: Et se li sindichi o alcuno di lloro casalino desse, orto o terre in delli fini di alcuna ruga o piassa publica o chiasso, per la quale daccione alcuna ruga o via o piassa s'occupasse, quella daccione non vaglia nè tegna.

[4] Stat. pis., 1334, cap. 25, pag. 1038.19: E se io saprò o vero cognoscerò alcuno de la mia arte volliente accattare alcuno garsone, o vero disciepulo, o vero fante, et all'arte dei calsari et al suo servitio tenere; quello disciepulo, garsone, o vero fante nollo incarrerò, nè farò incarare, per alcuno conforto, o vero lusinghe, o vero per datione d'alcuna pecunia, o vero d'avere, o vero per promissione, o vero per alcuno modo...

[5] Stat. perug., 1342, II.2.7, vol. 1, pag. 351.27: E sopre quisto el devetore, contra el quale se darà la tenuta, la quale se venderà overo en pagamento se darà, a essa vendeta e datione en pagamento el giudece, encontenente che s'adomanderà, faccia consentire sommariamente, sença strepito e figura de giuditio anche mò de facto e precisamente.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 147, vol. 2, pag. 705.8: Nel detto anno, a dì XI di novembre, il Comune di Pistoia diedono in guardia il loro caro e forte castello di Serravalle al Comune di Firenze per tre anni liberamente; [[...]]. La quale dazione di Serravalle fu molto cara e gradita per gli Fiorentini...

[7] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. V, cap. 4, pag. 685.13: E se 'l no se trova sufficiente comparatore de quella cosa o no se proferirà a compararla, diasse al creditore, cum comunale extimacione per lo zudese o per quello che a ciò serà deputato per lo debito in pagamento, salvo se 'l debitore no averà recuperato, nanci la vendita o dacione in pagamento, la dicta tenuta, pagando lo debito e le spese.

[8] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 18.5: E della detta pace e dazione di mallevadori abbiamo la carta, compiuta per mano del detto ser Chello.

[9] Doc. cors., XIV, 3, pag. 196.21: Et si li vescovi volesseno dare o acordare la dicta casa ad alcuno o altre cosse, in prima demandacione chiedano [...] essi volesseno dare come li altri homini, et sì lo [...]cono lo dia a chiunqua vole et per questa dacione retene [...] de Ianoini et debeno dare le decime cum bona fede...

[u.r. 11.10.2019]