0.1 delucida, dilucida, dilucidano, dilucidare, dilucidarla, dilucidasti, dilucideranno, dilucidi, dilucidò.
0.2 DEI s.v. delucidare (lat. dilucidare).
0.3 Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 1.
0.4 In testi tosc.: Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Privare di luce e di chiarezza. 2 Fig. rendere chiaro e pulito, abbellire, purificare. 2.1 [Ret.] Rendere lucido e chiaro (un discorso, un'idea); spiegare nel suo significato (altrimenti oscuro).
0.8 Valentina Gritti 12.02.2004.
1 Privare di luce e di chiarezza.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 15, 139-145, pag. 303, col. 2.6: Qui comença a tocare la exposizion del logo, o' se purgano li iracondiusi. E ponlo nebioso, fumoso e scuro, a demostrare come l'ira è fosca e delucida l'intelletto dell'omo in tal modo, ch'el no vede né decerne veritade.
2 Fig. Rendere chiaro e pulito, abbellire, purificare.
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 139.8: e ch'elli sieno cauti sì nel venire, che loro audacia non riceva pena. E però che dinanzi a tutte le cose si vuole dilucidare la coscienzia, la quale conviene che sia illuminata dalla grazia preveniente, la quale guida e scorge l'uomo, come in questo capitolo appare; altra guisa indarno s'afaticherebbono coloro che la guardano, indarno veghiano.
[2] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 337.32: Ma poi ch'io fui ecc.. Qui l'auctore vuole che tacitamente si sottointenda, ch'elli andò errando qua e là per questa selva, la quale discendea tanto, ch'elli fue giunto a' piei di un colle, vestito della chiareça della luce, ciò è a dire, ch'egli cominciò a dilucidare e congnoscere l'essere suo, figurando la valle pella vita viciosa e 'l monte pella virtù.
[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 52.21: Questo amore è ferma credenza di tutti che fosse movitore del suo ingegno a dovere, prima imitando, divenire dicitore in volgare; poi, per vaghezza di più solennemente mostrare le sue passioni e di gloria, sollecitamente esercitandosi in quella, non solamente passò ciascuno suo contemporaneo, ma intanto la dilucidò e fece bella, che molti allora e poi di dietro a sé n'ha fatti e farà vaghi d'essere esperti.
2.1 [Ret.] Rendere lucido e chiaro (un discorso, un'idea); spiegare nel suo significato (altrimenti oscuro).
[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 159.24: Ma con ciò sia che da' tuo' don discenda di dilucidare le cagioni delle cose nascose, e le ragioni velate da caligine spiegare; priego che qui di questa difficultade iudichi e disputi, perciò che massimamente questo miracolo mi perturba».
[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 208.5: 91. O Sol, che sani ec. Questa IIIJ parte p[rocede] commendando l'Autore della d[ata] [soluzione], e persuadendo in ciò che dice, che altrettanto li agrata il dubitare, quanto il sapere; però che n[e] dilucida inquirendo, e raziocinando lo intelletto.
[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 212.9: Ora procede, e dice: Ètti questo assai chiaro, o vuogli ch'io il dilucidi più? L'Autore risponde: non voglio che tu più l'apra, però ch'io veggio manifestamente, ch'egli è impossibile che lla natura stanchi in quello ch'è bisogno.
[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 369, pag. 261.16: Ed è intra lo «scritto» e 'l «comento», che sopra l'opera d'alcuni autori si fanno, questa differenza: che lo scritto procede per divisioni e particularmente ogni cosa del testo dichiara, il comento prende solo le conclusioni e, senza alcuna divisione, quelle apre e dilucida.
[5] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 47, vol. 6, pag. 359.3: [17] O Salomone, tu dilucidasti per la similitudine li scuri intendimenti; il nome tuo è divulgato alle isole di lungi, e fosti amato nella tua pace.
[u.r. 29.05.2008]