DELÙCIDO agg.

0.1 delucida, deluzidi.

0.2 Da delucidare.

0.3 Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 2.

0.4 In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); San Brendano ven., XIV.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Privo di luce e di chiarezza. 2 Che luccica, lucente, splendente.

0.8 Valentina Gritti 12.02.2004.

1 Privo di luce e di chiarezza.

[1] San Brendano ven., XIV, pag. 220.14: Là iera gali belisimi, deluzi(di) de pene plu de paon e iera mazor ca oche, e fasiani e pernise e colonbi et altre cose molte in quantitade; e iera 'nde tal cose, che, chi lo disese, elo pareria una sinplitade a dirlo.

2 Che luccica, lucente, splendente.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 10, 1-6, pag. 172, col. 1.8: la qual deviacione fa parer bono in la prima vitta la via torta, çoè la via che parte l'omo dal dritto viaço e dalla dritta felicità; o ver che la ditta porta desuccida l'anima, la qual per lo peccà è fatta negra e sí delucida, che non luce né è chiara.

[u.r. 09.01.2009]