BARBARESCO agg./s.m.

0.1 barbaresca, barbaresche, barbareschi, barbarescho, barbaresco, barberesca, barberesche, barbereschi, barberescho, barberesco.

0.2 Da barbaria.

0.3 Doc. pis., 1298 (2): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. pis., 1298 (2); Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).

0.5 Per cantaro barbaresco > cantaro 2.

0.7 1 Che proviene dalla Barberìa; che è proprio della stessa regione. 1.1 Svolto nella Barberìa. 1.2 Sost. La lingua parlata in Barberìa. 1.3 Sost. Cavallo proveniente dalla Barberìa. 2 Estens. Straniero, abitante di regioni considerate selvagge ed incivili.

0.8 Maria Clotilde Camboni 05.04.2004.

1 Che proviene dalla Barberìa; che è proprio della stessa regione.

[1] Doc. pis., 1298 (2), pag. 197.29: Torciello vettorale da Cieuli li vendei cascio barbarescho fila XIII...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 2, pag. 621.10: Gittati [furono] nel mare [acciochè] per lo peso guasti, con disusata generazione di morte saziassero la barbaresca fierezza: contaminate le navi con iscuro peccato, corruppero il mare.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 231.25: Sale si vende ad Evizia a una misura che si chiama mundino, lo quale mundino si è a misura 15 quartiere di Maiolica e pesa in Ieviza cantara 32 barberesche...

1.1 Svolto nella Barberìa.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 8, pag. 135.14: Olinborgo di Trapali, e Simonetto di Messina morirono nelle battaglie barbaresche, come apertamente per lo testo si dichiara.

1.2 Sost. La lingua parlata in Barberìa.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 2, pag. 346.8: Le quali cose venendo a orecchie a Martuccio Gomito in prigione, il quale molto bene sapeva il barbaresco, e udendo che il re di Tunisi faceva grandissimo sforzo a sua difesa...

1.3 Sost. Cavallo proveniente dalla Barberìa.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 166, pag. 413.5: sentendolo il gottoso che appena sul letto stare non potea sanza gran guai, prestamente schizzoe del letto, e dato giù per la scala dell'albergo, si fuggì buon pezzo di via verso la chiesa de' Fra' Minori; e non parve gottoso, ma più tosto barbaresco o can da giugnere...

2 Estens. Straniero, abitante di regioni considerate selvagge ed incivili.

[1] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Mortis, 43, pag. 237: E la troiana, a l'ultimo i Romani, / Con la mia spada, la qual punge e seca, / E popoli altri, barbareschi e strani...

[u.r. 26.09.2008]