0.1 cane, cani, canni.
0.2 V. cane 1.
0.3 Boccaccio, Decameron, c. 1370: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Decameron, c. 1370.
In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
0.5 Locuz. e fras. denti cani 2.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Qualificativo di disprezzo:] spregevole o rabbioso come un cane. 2 Locuz. nom. Denti cani: i canini (del cavallo)?
0.8 Pietro G. Beltrami 01.04.2004.
1 [Qualificativo di disprezzo:] spregevole o rabbioso come un cane.
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 1, pag. 29.28: E se questo avviene, il popolo di questa terra, il quale sì per lo mestier nostro, il quale loro pare iniquissimo e tutto il giorno ne dicon male, e sì per la volontà che hanno di rubarci, veggendo ciò si leverà a romore e griderà: 'Questi lombardi cani, li quali a chiesa non sono voluti ricevere, non ci si voglion più sostenere'...
[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 214.170, pag. 279: Se 'l ricco diven povero / Ciascun uomo 'l rampogna, / E con maggior vergogna / Procaccia 'l figlio 'l pane. / Ma questo mondo cane - così ne tratta.
2 Locuz. nom. Denti cani: i canini (del cavallo)?
[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 39, pag. 164.14: La considerat(io)ne i(n) delli cavalli è cutale; dapoi ch(e) lu cavallo ène d(e) dui a(n)ni et sei misi et começali ad cade(re) li denti d(e) sopra meçani et mutaliese, così como se muta li de(n)ti canni.
[u.r. 22.06.2015]