CAVALIERE s.m./agg.

0.1 cabalieri, calvaliere, cavagliere, cavaglieri, cavaieri, cavalaro, cavalé, cavaler, cavaler', çavaler, cavalere, cavaleri, cavalerj, cavalero, cavaleru, cavalery, cavaliari, cavaliary, cavalier, cavalier', cavaliere, cavalieri, cavalierj, cavaliero, cavalierri, cavaliery, cavalire, cavaliri, cavaller, cavallero, cavallier, cavalliere, cavallieri, cavallierj, cavalliero, cavarer, cavareri, caveleri, caveliero, ccavalieri, chavaglieri, chavaieri, chavaler, chavalere, chavaleri, chavalero, chavalier, chavaliere, chavalieri, chavaliero, chavaliery, chavalleri, chavallero, chavallier, chavalliere, chavallieri, chavalliero, chaveliere, chevalier, civaliere, civalyer, kavaler, kavalere, kavaleri, kavaliere, kavalieri, quavalieri.

0.2 Prov. cavalier, dal lat. tardo caballarius (DELI 2 s.v. cavallo).

0.3 Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.); Ritmo lucchese, 1213; Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. sang., 1269; Doc. prat., 1275; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Doc. pist., 1300-1.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.); Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Doc. orviet., 1339-68, [1348]; Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. cavaliere ad elmo 3.2; cavaliere a soldo 3.3; cavaliere a sproni d'oro 3.4; cavaliere bagnato 3.6; cavaliere banderesco 3.7.1; cavaliere banderese 3.7; cavaliere compagno 3; cavaliere d'arme3.8, 3.8.1; cavaliere della banda 3.10; cavaliere della cavallata 3.5; cavaliere della podestà 6.2; cavaliere della taglia 3.14; cavaliere del mare 3.11 ; cavaliere del tempio 4.1.1; cavaliere di cavallata 3.5; cavaliere di corredo 3.12; cavaliere di corte 6.1; cavaliere di Cristo 4; cavaliere di Dio 4; cavaliere di guerra3.9; cavaliere di popolo 3, 3.18; cavaliere di scudo 3.13; cavaliere di soldo 3.3; cavaliere di taglia 3.14; cavaliere di ventura 3.15; cavaliere errante 3.16; cavaliere pretoriano 3.17; cavaliere secolare 2; cavaliere senza paura 2; fare cavaliere 2.1.

0.6 N Cavalliere è att. come antrop. già in doc. lat. fior. del 1085: cfr. GDT, p. 170.

0.7 1 Chi va a cavallo. 2 L'armato a cavallo (in quanto appartiene ad un ordine, una classe, un gruppo con una propria identità e propri valori, la cavalleria). 2.1 Locuz. verb. Fare cavaliere: dare l'investitura. 2.2 Fig. Chi incarna le virtù (morali, militari, ecc.) della cavalleria. Chi agisce con nobiltà d'animo e di modi; chi si comporta con signorilità di modi e con raffinata cortesia. 3 [Milit.] Soldato a cavallo; chi esercita il mestiere delle armi. Appartenente ad una masnada mercenaria. 3.1 L'armato a cavallo che dipende da un signore a cui è legato da un vincolo di sudditanza. 3.2 Locuz. nom. Cavaliere ad elmo: soldato appartenente ad una milizia che si caratterizza per un elmo di foggia particolare. 3.3 Locuz. nom. Cavaliere a, di soldo: soldato mercenario. 3.4 Locuz. nom. Cavaliere a sproni d'oro: soldato insignito di un ordine cavalleresco di competenza del re o dell'imperatore. 3.5 Fras. Cavaliere di, della cavallata: soldato appartenente ad una milizia costituita grazie ad imposte che richiedevano la fornitura al comune di un cavallo e un uomo in assetto da guerra. 3.6 Fras. Cavaliere bagnato: che ha ricevuto l'investitura col bagno rituale. 3.7 Fras. Cavaliere banderese: soldato che conduce una schiera con la propria bandiera, sotto le proprie insegne. 3.8 Fras. Cavaliere d'arme: uomo di guerra, combattente. 3.9 Locuz. nom. Cavaliere di guerra: combattente. 3.10 Locuz. nom. Cavaliere della banda: soldato di una milizia che ha come insegna una lista rossa su un drappo verde. 3.11 Locuz. nom. Cavaliere del mare: marinaio. 3.12 Fras. Cavaliere di corredo: soldato che riceve l'investitura vestito di un abito verde scuro e con la ghirlanda dorata. 3.13 Fras. Cavaliere di scudo: soldato armato di uno scudo inquartato e a più colori, che riceve l'investitura provvisto delle armi. 3.14 Fras. Cavaliere di, della taglia: soldato appartenente alla milizia fornita obbligatoriamente da ciascuno dei confederati di un'alleanza militare. 3.15 Fras. [In contesti romanzeschi:] cavaliere di ventura: chi andava vagando in cerca di avventure nobili e pericolose, soprattutto in difesa dei deboli e delle donne. 3.16 Fras. Cavaliere errante: lo stesso che cavaliere di ventura. 3.17 Locuz. nom. Cavaliere pretoriano: soldato appartenente alla guardia dell'imperatore (nell'antica Roma). 3.18 [Dir.] Locuz. nom. Cavaliere di popolo: titolo attribuito da un regime popolare a chi si contraddistingueva per meriti particolari o si accingeva a ricoprire uffici rilevanti. 4 Chi difende un ideale; chi è paladino (in senso cortese) di una donna o (con sentimento relig.) di una divinità. 4.1 [Eccles.] L'appartenente ad un ordine religioso. 5 Chi nell'antica Roma apparteneva all'ordine equestre. 6 Ufficiale del Comune. 6.1 Locuz. nom. Cavaliere di corte: cancelliere. 6.2 Locuz. nom. Cavaliere della podestà : ufficiale che coadiuva il podestà. 7 [Gioco] Cavallo (nel gioco degli scacchi). 8 Agg.

0.8 Chiara Coluccia 14.01.2004.

1 Chi va a cavallo.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 51.6: Fragiella donque noi, come fellon cavallo pro' cavalero, e ccome saggio padre matto figliuolo...

[2] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 308, pag. 306: 146. Orzo fa destriere / e caval cavaliere.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. I, cap. 8, vol. 1, pag. 13.27: il secondo figliuolo ebbe nome Dardano, il quale fu il primo cavaliere che cavalcasse cavallo con sella e freno.

2 L'armato a cavallo (in quanto appartiene ad un ordine, una classe, un gruppo con una propria identità e propri valori, la cavalleria).

[1] Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.), 26, pag. 192: Lo vescovo Grimaldesco, / cento cavaler' a desco / d'in un tenpo no lli 'ncrescono, / ançi plaçono e abelliscono.

[2] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 206, pag. 531: E de la emperatrice questo ensteso ve dico, / ke se fe' un cavalier borgoignon per amico / e poi fuçì com elo: questo vero ve dico, / q'ela plantà le corne a l'emperer Ferico.

[3] Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.), 40, pag. 586: Grand noia me fai pegro scudhero [[...]] / lassar lo ponto per temperar; / cavaler per done bagordar.

[4] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 1.73, pag. 889: [R]ug[g]ieri Apugliesi conti, / Dio!, con' vive a forte punti: / cavalieri e marchesi e conti / lo dicono igne parte, / che mali e beni a llui son giunti...

[5] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 154.18: e dice «i meriti delle persone», cioè il grado e l'ordine suo, sì come a dire: «Innocenzio papa», «Federigo Imperadore », «Acchilles cavaliere», «Oddofredi Judice», e così dell'altre gradora.

[6] Doc. sen., 1263, pag. 346.26: Madama Alàs di Baieia, deta, (e) <Girardo> Gualtieri filiolo messere Girardo il cavaliere di Bari (e) Renaldino (e) Gioto di Lignò, piagi, dieno dare xi li. (e) xvi s. di p(ro)ve.

[7] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria.473, pag. 229: d'un cavalé se leze ke stet re hom long tempo, / Lo qual devenn po monego e fé bon ovramento.

[8] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 3, pag. 78.25: E questo punitore, lo quale per forza de rascione è deventato cavalieri, noi lo chiamamo Mars...

[9] Doc. fior., 1286-90, [1289], pag. 260.9: It. a iij ribaldi per conciatura de le camere nuove, quando ci si fece il calvaliere Francesco, s. vj. p.

[10] Poes. an. bergam., 1293, 1, pag. 6: Kavaler messer Lapo, / perqué me fa' sì gran noya?

[11] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 4, cap. 3, pag. 126.20: Entrando el cavalieri nella camera la donna chiamoe el fante, ch'era doppo la cortina, (et) disse al cavalieri ke perké el donçello trovoe el destrieri empastoiato sì 'l volea ucidare, sì ch'elli recovaroe innella camora (et) a peina l'avia potuto defendare.

[12] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 56, pag. 28: Distrengese lu prevete ka sse va a lu molinu, / Lu cavaleru poveru ka sse carpe lo linu.

[13] Tristano Forteguerr., XIII sm. (pis.), pag. 11.13: Or dice lo cointo che, [da] [poi] [che] T. fue in del lecto, co[minció] [a] ffare lo magiore la[mento] che giamai fusse fac[to] [per] [que]llo chavaliere.

[14] Cronica fior., XIII ex., pag. 91.7: E di ciò dubitando molte persone, ch'ella non fusse la diricta lancia con che Cristo fu fedito, uno cavalieri saggio, ch'avea nome Bartolomeo, a cui Cristo era apparito, elli certificò della lancia, la quale era lunga XIIJ piedi.

[15] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 43.137, pag. 259: Ché, circondando la citae / e per carrogi e per contrae, / àn visto torre e casamenti / tropo beli, convenenti, / segnor e done e cavaler / e omi d'arte e de mester / sì ordenai de belli arsnexi / che tuti parem marchexi...

[16] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 72.20: E per consiglio di detti savj lo Re manda suoi ambasciadori per tutto il suo reame ciercando del più vile, e sanza alcuna bontà uno cavaliere, per dargli la figliuola per sua legittima sposa.

[17] Lett. sang., 1340, pag. 140.3: Al nobile chavalieri messer Attaviano capitano di Volterra.

[18] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 1, pag. 4.18: Or quistu gintilomu, signuri di quista Altavilla, era cavaleri et havia nomu Tranchida; lu quali prisi una donna nobili per sua mugleri, chi avia nomu Gigligaycia.

[19] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 10, pag. 102.12: Per la quar cossa quelo nober cavaler, vegando così subitamenti e bello miracolo, lo dito cavallo a lo vesco Fortunao cum reverencia apresentà.

[20] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 154, pag. 291.17: Unu cavale(r)o vide una vacca ragiata ch(e) fei(r)o unu peco co lo co(r)nu, et q(ue)lla peco fo i(n)contene(n)te arragiata.

- Cavaliere secolare. || Antitetico al paladino della divinità (il cavaliere di Dio).

[21] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 26, pag. 323.3: Spesialissimo Signor suo, Messer Iacomo d'Architano, nobilissimo Cavalier seculare, grande a verità quanto col grande e bono sonmo congiunto, Guitton, piccolo molto e vile religioso, vostra Signorìa bona en sua fidelità i permagna senpre.

- Cavaliere senza paura.

[22] Memoriali bologn., 1279-1300, (1282) 4.25, pag. 11: «Matre, de flevel natura / te ven che me val sconfortando / de quello ch'eo sun plu segura / non fo per arme Rolando / né 'l cavalier sens paura / né lo bon duso Morando.

[23] Novellino, XIII u.v. (fior.), 63, pag. 266.2: Andando un giorno questo CavaliereSanza Paura a guisa d'errante cavaliere disconosciutamente, trovò suoi sergenti, che molto l'amavano, ma non lo conosceano, e dissero a lui...

[24] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 66.26: Questa ombra, che si sta sola e che fesse el grembo a dio, fu el conte di Monforte del reame di Francia, el quale fu sì ardito e valoroso e sichuro in ogni cosa, massimamente in fatti d'arme, che era chiamato el chavaliere senza paura, e diciesi che egli non ebbe mai paura d'alchuna cosa.

2.1 Locuz. verb. Fare cavaliere: dare l'investitura.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 18 (70), pag. 243.15: e i latro(n)i avemmo p(re)si p(er) la gr(ati)a de Deo; li quai no volsemo tenere i(n) p(re)xone, ma p(er) fargli grando honore avemoli fatti cavareri e misse alle nostre fo(r)che altam(en)te, scì che tuti li malifatori che volesseno fare semblante vegano done le quae denno recevere.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 25.1: Et là dove dice «in diverse ragioni di vita» intendo che uno fece cavalieri, un altro fece cherico, e così fece d'altri mistieri.

[3] Doc. prat., 1275, pag. 530.1: Messere Fra(n)cescho p(er)ché ssi fece chavalieri lo detto die p(er) chapitolo di chostoduto, lib. xxv.

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 17, pag. 243.20: E allotta fece cavalieri servi ch'avessero forza, che vi vennero con loro volontà, o dando loro soldo, promettendo di farli liberi, e dare loro cavalleria.

[5] Tristano Forteguerr., XIII sm. (pis.), pag. 9.23: Allora si fé venire innansi lo suo siniscalco e dice: «Faite che al maitino facciamo uno chavaliere novello».

[6] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 21, pag. 150.5: Quando fo facto cavaliere, vedendo che, s'elli stava in quella contrada, ei convenia mantenere e giurare quella mala usanza, e però se ne partio d'essa contrada.

[7] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 49.33: et andaro infino a la terra, et fecervi la Festa di San Giovanni, et fecervi correre un Palio, il quale si tenne nel prato d'Arezzo, et fecervi il dì X chavalieri [[ed. Cavalieri] novelli, et anche tagliaro l'Olmo, il quale si dicea a Santa Fiore.

[8] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 23.1, pag. 382: Ora si fa un donzello cavalieri; / e' vuolsi far novellamente degno / e pon sue terre e sue castell'a pegno...

[9] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 13 rubr., pag. 410.6: Come messer Ulivo fecie cavaliere il Soldano di Banbillonia...

[10] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 157.9: Dì XVIIIJ de março, el fece el comuno de Peroscia cavaliere.

[11] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 3, pag. 10.2: Et Maniachi, videndu chi per li Normandi fu prisa la chitati di Missina, incominzau ad hunurarili et reputarili a li Normandi et parciarili danduli duni et promissioni, promittenduli farili cavaleri et grandi homini, conquistandu li altri parti di Sichilia.

[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 37, pag. 313.5: Multo amao et honorao Thelagone fratello suo, cavaliarifecelo e volcelo pyù tenere con sico, ma Thelagone, sollicitato per multe lictere de soa matre, volendola obedire, quasy sforzato, partiose da suo frate.

2.2 Fig. Chi incarna le virtù (morali, militari, ecc.) della cavalleria. Chi agisce con nobiltà d'animo e di modi; chi si comporta con signorilità di modi e con raffinata cortesia.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1367, pag. 224: E io m'andai da canto / e dimora' vi tanto / ched i' vidi Larghezza / mostrare con pianezza / ad un bel cavalero / come nel suo mistero / si dovesse portare.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio rose cum viola.109, pag. 81: Anchora dis la rosa: «Li cavalé e 'l done / Il soe bel man me portano, no miga tut persone...

[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 7, pag. 13.15: Ed anche l'onestade rende buono cavaliere, e se teme vergogna, perchè vergognandosi di fuggire diviene vincitore.

[4] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 8.15, pag. 222: corte d'onni disdutto / e zambra di riposo [carca] e d'agio, / refittoro e palagio / a privadi e a stran' d'onni savore, / d'ardir gran miradore, / forma di cortesia e di piagenza / e di gente accoglienza, / norma di cavaler', di donne assempro.

[5] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 59, pag. 166.10: L'altro, perké siti tenuto savio cavaleri, e k'è savio dé amar egualança, iusticia e raxone.

[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 22.41, pag. 77: «Compar, pòi recordare, sì como a me pare: / donzello en bel servire e ornato cavalire, / bello e costumato; or so cusì avvilato / da una mercennara, figlia de tavernara.

[7] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 1, pag. 58.18: Ed esso fo solo d'arme el più sicuro e 'l megliore cavaliere, e che i magiori e più valorosi facti de cavalaria fece, che fosse en el suo tempo alora e fose mai.

[8] Memoriali bologn., 1279-1300, (1289) 36.7, pag. 68: Come bon cavaleri / meno zoiosa vita; / ma io sto 'n desianza / de retornare a Tere / e Zoane d'Ariveri.

[9] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 32, pag. 85.3: Elli nonn àno tanta gente che uno buon cavalieri non li potesse tutti sconfiggere legiermente...

3 [Milit.] Soldato a cavallo; chi esercita il mestiere delle armi. Appartenente ad una masnada mercenaria.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 268, pag. 609: [O]gnunca hom pò Deu molto ben acatar, / [re] et emperador, s'ig lo volesse far, / dus e cont e marqesi, qe porta gris e vair, / de qual arte qe sia, cavalier o çuglar, / quili qe va al versor arar e semenar.

[2] Ritmo lucchese, 1213, 3, pag. 47: Ma come perdetero lor distrieri, / così fussero rimasi prescioni / per li nostri cavallieri.

[3] Lett. sen., 1253, pag. 200.17: Co(n)tio sia a voi che i cavaieri che vengono di Spuleto sì sono pagati p(er) uno mese.

[4] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 15.18: E como nuntiato fosse a Llaumentont rege de Troia, gessio fore con grande moltitudine de cavalieri et gioli encontra ad essi a la vactalgia.

[5] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 114.17: Il comune di Firenze elesse ambasciadori e fue loro comandato che prendessero la paga dal camarlingo per loro dispensa et immantenente andassero alla presenzia di messer lo papa per contradiare il passamento de' cavalieri che veniano di Cecilia in Toscana contra Firenze.

[6] Doc. sang., 1269, pag. 424.8: It. xviij d. a do(n)na Buona, ch'andoa a Pugibonizi p(er) ispia el die che fuorono gli cavalieri da Pugibonizi a· Rimagiore.

[7] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 47, pag. 50.1: «Nel tempo ch'avea in Roma molti cavalieri forestieri, e ogni uomo stava rinchiuso in casa per paura, venne Saturnino tutto armato a ferro, con un gran tavolaccio e uno spiedo in mano, e con cinque gran fanti dietro tutti armati com'egli...

[8] Poes. an. urbin., XIII, 10.69, pag. 559: Dicea la Vergene a li iuderi: / «Perké me site cusì crudeli, / et voi, signuri cavaleri, / tolto m'avete cusì bel fiore?

[9] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 49, pag. 28: [XIII] Non se convene a mmonacu vita de cavaleru, / Né a betranu strumulu, né a cclericu sparveru...

[10] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 1, pag. 58.2: Apresso è prova del senno e grande suo cognoscimento che, essendo capetano e signore de la gente di Troia e de bene cento milia cavalieri e più, e facendose temere più che signore mai facesse alcuno [[...]], sì savio portamento esso facea che ciascuno de lui se contentava, né alcuno invidia a lui portava, né desideravano altro signore che lui...

[11] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 626, pag. 871: Alora se mixe forte a cavalcare / pedoni e cavalieri sença tardare: / fono a la tera e començòn andare / entro a la porta...

[12] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 31.25: Et in quest'anno i Pisani con Fiorentini et loro amistà, et con Cavalieri Tedeschi cavalcaro nel Contado di Lucca ad Castiglione.

[13] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 2, pag. 184.19: Non erano più generazioni di genti allora. Pilato, che diede la sentenzia, e li cavalieri, che 'l crocifisseno, erano romani.

[14] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 92, vol. 1, pag. 103.10: Et acciò che le genti, durante la detta fiera, più securamente stare possano et a magiore securità, stare debiano col cavaliere de la podestà, el quale allora avarà la rettoria del detto castello, XXV cavalieri de le masnade et soldati del comune di Siena.

[15] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 4.12, pag. 105: Glorioso apostolo san Pé / chi le ihave tenei de cel, / chi poei axorver e ligar, / e cascaun guierdonar / e, per lo segnor De' seguir, / voresti morte soferir, / da Eroi fosti encarzerao / e duramenti inferrao / en guardie e streiture forte / per devei recever morte, / circondao da tuti lai / de monti cavaler armai.

[16] Lett. pist., 1320-22, 1, pag. 36.12: Lo Re èe a san Romeggio, et dicesi che procura di mandare messer Ianni in Piemonte et in Lombardia, et udii ieri che messer Ianni di Nocera avea da lui una masnada di L chavalieri.

[17] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 95.3: Se challende de çener vien de venere, [[...]] lo gran serà vill enfermitade de oglli e fantollini morirà assè e serà movimento de chavallieri et oio serà assè per li luogi.

[18] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 8.11: non erano istormenti di rame da fare muovere i cavalieri a combattere...

[19] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 155.32: MCCLXXXJ In quisto millessimo, dì ultimo d'agosto, mandammo in Romangna al tenpo de papa Martino quarto en servitio de la Chiesa de Roma al conte Tadeo, el quale c'era per vicario de la Chiesia contra Guido da Monte Feltro rivello de la Chiesia cento cavaliere de Peroscia.

[20] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 111.23: tu sulu non muvenduti retinisti lu scolyu, vinendu da ogni parti dardi et lanci et, cun grandi studiu sfurzanduse li barbari di invadiriti, gittasti cu la tua sula manu dritta tutti li dardi qui devianu abastari a V cavaleri...

[21] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 22, pag. 110.7: Oy me, quel monte de iustixia, que' logo de Cavalaria, lo vin amarissimo chi abeverò Cristo, quî quatro cavaler pagan e crudel chi destexan le brace del me' bon maistro chomo drapo in chiovera!

[22] Doc. orviet., 1339-68, [1348], pag. 125.22: Anq(ue) i· nela festa di s(an)c(t)a Maria d'agostu abbe la famegla dela podestade (et) chavaliere che stetero la nocte a guardare la ecresia, e chiloro chi guardaro l'altare, p(er) vinu, XX s.

- Cavaliere compagno: commilitone.

[23] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 4, pag. 42.18: Ed ancora i cavaliericompagni, che aveano il loro tempo compiuto con soldo, partitisene con commiato, altri non erano in loro luogo riposti. || Cfr. Veg., Mil., II, 3, 2: «contubernalibus [[...]] dimissis non sunt alii substituti».

- Cavaliere di popolo: soldato plebeo.

[24] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 58, pag. 93.21: - O misera gente, non vi vergognate voi, con cosí cattivi cavalieri di popolo, e con cosí misero popolazzo e uomini tutti poveri e brolli, di richiedere di battaglia i re e' baroni e tutta la gentilezza del mondo, a' quali, per li gran fatti di loro antecessori, è dato tutto 'l mondo a segnoreggiare e a godere?

3.1 L'armato a cavallo che dipende da un signore a cui è legato da un vincolo di sudditanza.

[1] Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.), 28, pag. 18: et avea con seco .iij.M. batzileri, / ket tutti eranu soi fideli cavaleri.

[2] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 169, pag. 423: De Davit profeta ve voy dire; / la moyer tolse ad un so cavalere, / e po ordenoe e ficello morire.

[3] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 242.15: E morta la molge e le filie esso non potendo sì tosto morire, commandao ad Gallum suo cavaleri ke lo debessi decollare et Gallum lo decollao.

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 1, pag. 63.22: E s'elli manda en prima li cavalieri sarea inconveniente, ché non li trovaréno case né vivanda da poterli stare...

[5] Gatto lupesco, XIII sm. (fior.), 10, pag. 288: Allora uscìo fuor del cammino / ed intrai in uno sentieri / ed incontrai duo cavalieri / de la corte de lo re Artù, / ke mi dissero...

[6] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 6, pag. 84.14: E sì bello e savio portamento e largo fece ver' li suoi cavaliere, e ver' de ciascuno cavaliere e genti, che ciascuno più teneramente amava Cesar.

[7] Cronica fior., XIII ex., pag. 99.29: Et nel primo anno di costui il nobile cavalieri messer Giovanni cavaliere del Tempio morì, ch'era vissuto anni CCCLXJ; e fu cavalieri della masnada di Carlo Magnio.

[8] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 514, pag. 344: Pan de orgio e fava dura / poco se trovaria. / Perçò na corte mia / stay pochy cavaleri...

[9] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 161, pag. 9: Ma semo dui kavaleri, / Anbaxaor e mesaçeri / De Olinbrio l'enperaor...

[10] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 233.4: Questo, in lo primo anno del so imperio, contra li Boemi andando, per tradimento de alguni suoi cavalieri, o principi, gran batalgia deli suoi cavalieri à sostegnudo.

[11] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 6.3: Et in quest'an[n]o si morì Giovanni Guidotti, che fu un Cavaliere della Masnada di Carlo il Magno, il quale era de' Cavalieri del Tempio, che si truvò ch'era vivuto CCCLXI anno.

[12] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 4, pag. 55.13: Et questi aiuti ci dà Dio et fa sì come giusto signore ai chavalieri suoi, li quali elli manda ad combattere.

[13] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 24, pag. 29.8: e respose a Dario, lo qual lo reprendè de furto, ch'elo era cotal usança en corte de Alexandro, che adeso che li chavaleri avea bevudo fora, la coppa era soa.

[14] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 998, pag. 387, col. 1: Et tostu se nne giero / con grande lume pienero / et con soy cavaleri / ch'erano fideli et veri.

[15] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 205.17: ma Antonoco era uno cavaliere di Perseo...

[16] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 178.12: Foce con lloro el marchese de la Marcha con grande quantità de cavaliere, e fuoronce cavaliere de Spolete e cavaliere de Tèrrane e cavaliere de Nargne e d'Amelio con gente a cavallo e a piede.

[17] Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.), 35, pag. 410: «Eo tenïa sparvere, bracchi et livreri, / cavaleri con vallecte iostrante e gintile distrere...

3.2 Locuz. nom. Cavaliere ad elmo: soldato appartenente ad una milizia che si caratterizza per un elmo di foggia particolare.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 135, vol. 2, pag. 335.5: Nel detto anno MCCCXXI i Fiorentini mandarono in Frioli per cavalieri a soldo, e vennono in Firenze del mese d'agosto CLX cavalieri a elmo, con altrettanti balestrieri a cavallo tra Friolani e Tedeschi, molto buona gente d'arme...

[2] Gesta Florentin. (ed. Santini), XIV pm. (fior.), pag. 144.2: A dì XXV d'agosto giunse in Padova il chonte di Gholitia e lo conte di Valze con mille chavalieri ad elmo.

[3] A. Pucci, Reina, a. 1388 (fior.), I, ott. 21.6, pag. 236: E ordinaron che avesse in sua compagna / ad elmo diecimilia cavalieri, / che la metá di lor fosson gioganti / dell'Oriente, neri tutti quanti.

3.3 Locuz. nom. Cavaliere a, di soldo: soldato mercenario.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 131.14: E pocho stante, Prizzivalli vicario dello 'nperio della Mangna tornò inn Arezzo, e quivi aunò gran quantitade di chavalieria soldo, e facea guerra in Firenze ed algli altri Toscani ke Parte guelfa reggea.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 135, vol. 2, pag. 335.4: Nel detto anno MCCCXXI i Fiorentini mandarono in Frioli per cavalieri a soldo, e vennono in Firenze del mese d'agosto CLX cavalieri a elmo, con altrettanti balestrieri a cavallo tra Friolani e Tedeschi...

[3] Gesta Florentin. (ed. Hartwig), XIV pm. (fior.), pag. 286.31: In questo tempo Perzivalle vicario dello imperio tornò della Magna e venne in Arezzo e ivi raunò chavalieri a soldo e faceano guerra a' Fiorentini e a' Senesi e a' Guelfi d'Arezzo.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 8, vol. 1, pag. 482.7: Essendo cominciata la guerra tra ll'arcivescovo e la lega de' Lombardi, messer Giovanni da Uleggio vicario dell'arcivescovo nella città di Bologna, a dì XI di maggio del detto anno, mandò sopra la città di Modona DCCC cavalieri di soldo, e due quartieri di Bologna, i quali v'andarono sforzati e di mala voglia...

3.4 Locuz. nom. Cavaliere a sproni d'oro: soldato insignito di un ordine cavalleresco di competenza del re o dell'imperatore.

[1] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 45.19: et di Firenze v'andaro per lo comune CCC Cavalieri, che furo L chavalieri [[ed. Cavalieri]] a Spron d'oro, et L donzelli, et catuno con due compagni per lo meno, ed ebbevi di tali che ne menò sei, et chi quattro.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 13, vol. 2, pag. 31.26: sì passò per la città di Firenze, ne la quale era già venuto da Napoli per farglisi incontro Carlo Martello re d'Ungheria suo figliuolo, e con sua compagnia CC cavalieria sproni d'oro, Franceschi, e Provenzali, e del Regno...

[3] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 150.23: Lo 'nperadore poi tornò a Siena e fecie bene sesanta chavalieri a sproni d'oro, tutti cittadini di Siena...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 19, vol. 2, pag. 39.7: e furono morti in sul campo oltre a costoro più di milledugento altri cavalieri a sproni d'oro, e banderesi, e cavalieri di scudo e borgesi, tutta nobile cavalleria, però che no· v'erano quasi soldati...

[5] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 4.12: La quale fu terra molta grossa, ed ebbevi di grande famiglie e schiatte e orrevoli, e di molti cavalieri a sproni d'oro, e la quale fece grande guerra a la città di Firenze...

[6] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 141, pag. 53.28: Armati molti Gentili e Popolani di Firenze lo seguirono, e fece certi cavalieri a sproni d'oro in Firenze e d'altri collegati, ed ultimamente stette tanto all'assedio che a mezzo dicembre Poggibonizi si rendè negli anni del Signore 1267.

[7] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 24, terz. 65, vol. 2, pag. 8: Firenze avie trecento Cavalieri, / tutti a spron d'oro, ed erano onorati / da' Fiorentini a gara i forestieri...

[8] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 108.8: Et menò secho da mille huomeni, tra lloro baroni et chavalieria spron d'oro, [e] 16 damigelle; cho' llei è lla nipote dello inperadore.

3.5 Fras. Cavaliere di, della cavallata: soldato appartenente ad una milizia costituita grazie ad imposte che richiedevano la fornitura al comune di un cavallo e un uomo in assetto da guerra.

[1] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 184.18: In quisto millessimo, dì V de luglo, el capitanio de la guerra con gle cavaliere de la cavalata cavalcò a Marsciano e a Cerqueto...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 137, vol. 1, pag. 612.8: Nel detto anno MCCLXXXVIIII, del mese d'agosto, i Lucchesi feciono oste sopra la città di Pisa colla forza de' Fiorentini, che v'andarono IIIIc cavalieri di cavallate, e IIm pedoni di Firenze, e la taglia di loro e dell'altre terre di parte guelfa di Toscana...

3.6 Fras. Cavaliere bagnato: che ha ricevuto l'investitura col bagno rituale.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 9, pag. 569.18: Vedrete pure come l'opera andrà quando io vi sarò stato, da che, non avendomi ancora quella contessa veduto, ella s'è sì innamorata di me che ella mi vuol fare cavalier bagnato: e forse che la cavalleria mi starà così male?

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 2, pag. 12.10: Anche li sopraditti cavalieri bagnati ne iero allo re Ruberto a Napoli, lo quale li cenze la spada...

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 153, pag. 361.2: Li cavalieri bagnati si fanno con grandissime cerimonie e conviene che siano bagnati e lavati d'ogni vizio.

3.7 Fras. Cavaliere banderese: soldato che conduce una schiera con la propria bandiera, sotto le proprie insegne.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 336, vol. 2, pag. 505.21: Nel detto anno MCCCXXV, in calen di gennaio, i Fiorentini feciono loro capitano di guerra messer Piero di Narsi cavaliere banderese della contea di Bari de Loreno...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 24, vol. 1, pag. 741.12: e seguendo i· rre co'suoi cavalieri armati entrò nel palagio ov'era i· rre di Navarra, e il Dalfino, e il conte di Ricorti con quattro cavalieri banderesi di Normandia, e avieno a desinare co· lloro altri baroni e cavalieri del paese.

3.7.1 Fras. Cavaliere banderesco: lo stesso che cavaliere banderese.

[1] Gesta Florentin. (ed. Santini), XIV pm. (fior.), pag. 133.25: e perderono tre bandiere ferrate, l'una dello 'nperadore, l'altra del chonte di Savoia, l'altra del ducha di Baviera: tra' quali v'ebbe XXVIII baroni tra presi e morti, C chavalieri bandereschi e molti altri.

3.8 Fras. Cavaliere d'arme: uomo di guerra, combattente.

[1] Fiore di rett., red. delta1, a. 1292 (tosc.), cap. 1, pag. 149.20: e fue d'arme maraviglioso cavaliere, franco del coraggio, armato di grande senno, fornito di scienzia e di discrezione, ritrovatore di tutte cose.

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 11, pag. 120.3: E tucto che Tebaldo fusse un dei mellior cavalier d'arme, e 'l più sciguro e 'l men temoroso, esso fu troppo magiurmente più cortese e largo e debonaire...

[3] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 2, pag. 57.17: E queste paraule dicea lo 'nperadore inverso lui, dandoli questo termine perciò che ll'amava molto per la sua bellessa del corpo, e perch'elli era valentissimo e prode cavalieredell'arme e grande soferitore di faticha ne le battalglie.

[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 113, pag. 179.20: Questi due erano molto trapossenti chavalieri d'arme...

[5] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 68.5: la siconda cagione fu perchè Ector era migliore chavaliere d'arme di lui e in ogni altra virtue: e più volte si provaro insieme, e ogni volta Acchille ne rimase col peggiore.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 26, vol. 1, pag. 452.18: il quale ordinò della gente del re tre schiere, e dell'una fece capitano messer Arrigo di Cosance, grande di persona e buono cavaliere d'arme...

[7] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 50, pag. 91.7: Allora lo prencipe Asila, aspro cavaliered'arme, con la schiera delli Pisani e delli altri Toscani pinse addosso alli Latini e incalciolli fino alle mura...

[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 9, vol. 1, pag. 337.18: Ed essendo cresciuto messer Luigi d'età di XV anni, volendo i· rre Ruberto mandare gente d'arme in Calavra, e dilettandosi della industria del giovane barone, fatta eletta di cinquecento cavalierid'arme, e datili all'ubidienza di messer Luigi, lui acomandò a messer Niccola Acciaiuoli, comandandoli ch'ubidisse in tutto al suo maestro.

3.8.1 Fras. Cavaliere d'arme: soldato che riceve l'investitura all'inizio o nel corso delle battaglie.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 153, pag. 361.8: Cavalieri d'arme son quelli che nel principio delle battaglie o nelle battaglie si fanno cavalieri.

3.9 Locuz. nom. Cavaliere di guerra: combattente.

[1] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 132, vol. 6, pag. 241.32: Ch'assai si vide chiaro, e si disse dinanzi per li savi e intendenti cavalieri di guerra, che a levare l'assedio da Lucca e disertare i Pisani l'oste de' Fiorentini si dovea porre al fosso Armonico...

3.10 Locuz. nom. Cavaliere della banda: soldato di una milizia che ha come insegna una lista rossa su un drappo verde.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 48, vol. 2, pag. 252.2: se non ch'a una avisaglia a Cerbaia di Valdipesa furono i nostri rotti da' Tedeschi, e morì uno degli Spini, e uno de' Bostichi, e uno de' Guadagni per loro franchezza in questa stanza, ch'erano d'una compagnia di volontà a una insegna campo verde e banda rossa con capitano, e chiamavansi i cavalieri della Banda, de' più pregiati donzelli di Firenze, e assai feciono d'arme.

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 290, pag. 108.35: I Fiorentini, cavallate ch'erano due, nobili, si chiamaro i cavalieri della Banda, v'andaro, i quali portavano una arme, un campo verde e una banda rossa, e furono nobili e gentili uomini tutti, e feciono di belle prodezze e assai, e il dì di S. Giovanni di giugno feciono i Fiorentini correre un palio di sciamito all'usanza di Firenze.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 49, terz. 7, vol. 3, pag. 45: il campo verde, e la banda vermiglia, / e Cavalier si chiamar della Banda, / che co' nimici facien maraviglia / sì, che ancor par, che lor fama si spanda...

3.11 Locuz. nom. Cavaliere del mare: marinaio.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 1, pag. 130.7: I cavalieri del mare, insieme co' loro capitani, con grandissimo furore catuna parte vennero alle mani. || Cfr. Orosio, Hist., III, 1, 14: «milites remiges».

3.12 Fras. Cavaliere di corredo: soldato che riceve l'investitura vestito di un abito verde scuro e con la ghirlanda dorata.

[1] Reg. milizie, 1337 (fior.>lucch.), pag. 507.19: se non fosse quello caporale cavalieridi corredo, il quale possa et ad lui sia licito in cotale bandiera et nomero di bandiera di cavalieri avere due poste senza la sua persona.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 64, vol. 1, pag. 514.4: Il Comune di Firenze mandò in aiuto del re Carlo cinquanta cavalieri di corredo, e cinquanta donzelli gentili uomini di tutte le case di Firenze per farli cavalieri...

[3] Stat. fior., 1356 (Lancia, Ordinamenti), pag. 435.29: Excettati dalle predette cose cavalieridi corredo, judici legisti e medici di fisica e conventati in cirugía, per li quali morti si possa tenere bara honorevolmente fornita, sì come la qualitade del fatto richiederáe.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 153, pag. 361.4: Cavalieri di corredo son quelli che con la veste verdebruna e con la dorata ghirlanda pigliano la cavallerìa.

3.13 Fras. Cavaliere di scudo: soldato armato di uno scudo inquartato e a più colori, che riceve l'investitura provvisto delle armi.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 27, pag. 193.5: Lancialotto fue un cavaliere di scudo, e mutò e rivolse sì grande costuma nel reame di Francia, ch'era reame altrui...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 206, vol. 2, pag. 390.5: Per la qual cosa Ruberto di Bristo cavaliere di scudo fattosi re de li Scotti, però ch'era nato d'una delle figliuole d'Alepandro re di Scozia, co la sua gente a piè più ch'a cavallo lo sconfisse...

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 19, vol. 2, pag. 39.8: e furono morti in sul campo oltre a costoro più di milledugento altri cavalieri a sproni d'oro, e banderesi, e cavalieri di scudo e borgesi, tutta nobile cavalleria, però che no· v'erano quasi soldati...

[4] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 39, pag. 244.2: È il Cavalieredi scudo minore che 'l Conte; è 'l Conte minore che 'l Marchese...

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 153, pag. 361.5: Cavalieri di scudo sono quelli che son fatti cavalieri o da' popoli o da' signori, e vanno a pigliare la cavallerìa armati e con la barbuta in testa.

3.14 Fras. Cavaliere di, della taglia: soldato appartenente alla milizia fornita obbligatoriamente da ciascuno dei confederati di un'alleanza militare.

[1] Doc. prat., 1275, pag. 512.9: (e) p(er) u[n]'altra charta di trece(n)to livre che ss'achattaro da Pratini Bo(n)singnori p(er) li chavalieri della tagla (e) p(er) lo passagio: s. xxiij (e) d. vj.

[2] Libro Guelfo, 1276-79 (fior.), pag. 172.35: disse k'erano p(er) pagare i cavalieridela talglia (e) 'castellani; avéne carta p(er) lo detto notaio di sop(r)a.

[3] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 49.11: et puosersi co' Fiorentini, et con altri Toscani Guelfi, et ebbero da la compagnia di Toscana Guelfa D chavalieri [[ed. Cavalieri]] di taglia per fare ad Arezzo guerra.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 65, vol. 3, pag. 147.18: E meser Albertino da Carrara fatto signore di Padova, e messo alla lega con CCCC cavalieridi taglia.

[5] Gesta Florentin. (ed. Hartwig), XIV pm. (fior.), pag. 286.29: e lla compagna diede loro li chavalieri della tagla, che erano V cento.

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 16, vol. 1, pag. 494.6: e richiesti ancora i Perugini e' Sanesi di cavalieri della taglia, o almeno d'alcuna parte d'aiuto, catuno Comune rispuose ch'erano d'acordo colla compagna, e non manderebbono gente d'arme contro a quella...

3.15 Fras. [In contesti romanzeschi:] cavaliere di ventura: chi andava vagando in cerca di avventure nobili e pericolose, soprattutto in difesa dei deboli e delle donne.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 163, pag. 152.12: E lo custumo era questo, che algun homo non dreçarave mai alo pavion schudo se in quello non fosse cavalierde la ventura che cussì lo fasesse far per lui provar-sse incontra tuti quelli li quali sovra lui vignisse.

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 358, pag. 320.22: Quando Tristan vete lo chavalier davanti la fontana, subitamente cognossé qu'elo sè cavalier dela ventura, et sì lo mostrà a Quedin.

3.16 Fras. Cavaliere errante: lo stesso che cavaliere di ventura.

[1] Orlanduccio, Oi tu, che se', c. 1267 (fior.), 1, pag. 473: Oi tu, che se' er[r]ante cavaliero, / de l'arme fero - e de la mente sag[g]io, / cavalca piano, e diceròtti il vero / di ciò ch'io spero, - e la certezza ind'ag[g]io ...

[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 63, pag. 266.3: Andando un giorno questo Cavaliere Sanza Paura a guisa d'errante cavaliere disconosciutamente, trovò suoi sergenti, che molto l'amavano, ma non lo conosceano, e dissero a lui: « Dinne, cavaliere errante, in fede di cavalleria...

[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 46, pag. 76.17: E ddappoi che funo messi a tavola e mangiavano con grande allegrezza, ed e' vene uno cavaliereerante, armato di tutte arme, e cavalcò per mezzo deli padiglioni.

[4] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 5, pag. 9.27: et quand'io v'ò contato tutto lo mio affare, signore cavalieri, pregovo per Dio e per vostra gentilessa che voi abbiate pietà di me e che mi consigliate e mettiate in me vostro podere, come cavalierierranti sono usati di fare di consigliare tutte le donzelle sconsigliate e mal menate.

[5] Tristano Veneto, XIV, cap. 440, pag. 399.22: et inperciò qu'elo se sentiva et sì se saveva a bon zustrador, elo mantigniva uno tal custumo, çoè qu'elo faseva pichar lo so scudo in lo dito pin, et se algun de tuti li chavalieri aranti li qual passava de là abatesse lo so scudo, elo vigniva tuto incontenente et zustrava con essi.

[6] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 17.5: Mestier fa nasser cavalieri aranti, / ch'èn d'amor stati sempre in alti avisi, / per cui tal detti in tenebre decisi / fien allumati con venerei canti.

3.17 Locuz. nom. Cavaliere pretoriano: soldato appartenente alla guardia dell'imperatore (nell'antica Roma).

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 187.33: Questo Elyo siando pregado del senado, che la moier Augusta e 'l fyo lo feze Cesaro, e ello non volgiando fare, disse che 'l bastava che 'l dovesse regnare; ale perfine per tradimento dali cavalieripretoriani fo talgiado a peze.

3.18 [Dir.] Locuz. nom. Cavaliere di popolo: titolo attribuito da un regime popolare a chi si contraddistingueva per meriti particolari o si accingeva a ricoprire uffici rilevanti.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 19, vol. 3, pag. 346.20: Onde il popolo si commosse contro a' grandi, e collo aiuto e favore di meser Giovanni della Tosa, e di mesere Antonio degli Adimari, e di meser Geri de' Pazzi cavalieridel popolo, a' quali dispiacea i modi di tali di loro consorti e degli altri grandi contro al popolo, e non parea loro stato fermo.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 47, vol. 2, pag. 351.17: e per confermare la memoria delle fedeli operazioni di messer Biordo, domenica mattina a dì XXV d'agosto fé cavaliere di popolo Azzo suo fratello...

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 801, pag. 329.31: Di che essendo in sulla piazza, pregò essere fatto di popolo per le loro riformagioni: e così fu fatto, e poi si fece disfare cavaliere e tagliare gli sproni, li quali avea in piede, ch'era cavaliere del popolo di Firenze.

[4] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 259.12: E llo sabato mattina furono richiesti assai cittadini al consiglio, et quivi egli cho' singniori anziani si levò suso e disse che a molti cittadini, chonsiderato l'uficio d'essere chapitano, pareva loro si dovessi fare chavalieri del popolo di Pisa, et che llo faciesse chavalieri missere Filippo di Sciara de' Chattani, et che gli sproni gli mettesse missere Jachopo de' Ghualandi et missere Rinieri [Z]accio...

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 145, pag. 328.6: A Firenze venne, non è gran tempo, uno podestà, il quale, prima che entrasse nell' oficio, si fece cavaliere di populo...}

4 Chi difende un ideale; chi è paladino (in senso cortese) di una donna o (con sentimento relig.) di una divinità.

[1] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 192.16: Ora fai lo comandamento de madona Venus, daqé tu ei so cavalero, çoè soa donçela, açoqé la toa faiga e la toa tençone sea a ti sença dano.

[2] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 118, pag. 631: Lasù è sempro virdi li broli e li verçer / en li quali se deporta li sancti cavaler, / li quali no à mai cura né lagno né penser / se no de benedir lo Creator del cel...

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 162.21: Unde vien lui ciò che, da mattissima orbata sciensia, bono sciernendo a male e male a bono, e a parvissimo vile animo suo, che so' visio giaciere e conculcato da essi esser sostene, come venduto e pregion lor, e vole prima d'essi esser servo che cavaleri de Madonna Madre de Dio.

[4] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 10.12, pag. 41: E questo dico, e vo' che sia sentenza, / credendo il me' di voi dicer, per vero: / messer Bertuccio il guardi per Fiorenza, / che de lo 'ngegno suo sta cavaliero... || Diversamente Mengaldo, p. 40: «che è ben padrone delle sue facoltà».

[5] Giov. dell'Orto, Amore, XIII sm. (tosc.), 65, pag. 97: Non ò sì l'alma intera / che suo saver non sia cangiato e volto / pensando come 'nvolto / malgrado m'ài ne'tuoi falsi mestieri, / ch'i' son tu' cavalieri.

[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 62.18, pag. 252: Non vol nullo cavalire che non serva a tre destrire: / povertate ed obedire, en castetà sia enfrenato.

[7] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 681, pag. 874: dai soi nimixi se va defendando / tutavia, / cridando :«Cavalier sam Piero, aida!»

[8] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 169.4: - Madonna, se vi piacesse, io mi prometto al vostro piaciere chome vostro chavaliere e leale amante.

[9] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 390, pag. 339: Da omne cantu circundala gente tucta capata / de franchy cavaleri, / çoè la Patïentia, Humilitate innata, / circumspectu Savere / et duy fin bactalieri, / Temperança discreta / e Prudentia ke veta / omne reu tractamentu.

[10] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 7, pag. 666.3: Il re Piero, sentito il fervente amore portatogli dalla Lisa inferma, lei conforta e appresso a un gentil giovane la marita; e lei nella fronte basciata, sempre poi si dice suo cavaliere.

- Cavaliere di Dio / di Cristo.

[11] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 24: Et lo apostulo disse: neuno cavalieri di Dio si meschia in deli facti seculari...

[12] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 70.20: «O cavalieri di Christo, confermatevi indela fede diricta et indell'arme spirituale, che noi siamo indele confine delo 'nferno. Per ciò veghiate et portatevi valentemente».

[13] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 60, pag. 299.29: Interpretatio: quegli che sono eletti a cavalieri di Dio, de le cose del mondo e de' diletti deono prendere gentilmente, quanto e come si conviene...

[14] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 22, pag. 300.8: Tali paraule e tali laidesse dicea quella donzella per consillio del diaule per dicedere lo cavalieridi (Cristo).

4.1 [Eccles.] L'appartenente ad un ordine religioso.

[1] Dotto Reali, Lett. a Meo, a. 1294 (lucch.>pis.), pag. 391.3: A te, Meo Abracciavaccha, Dotto Reali, menimo frate dell'Ordine dei Cavalieri di Beata Maria, manda salute.

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 136.7: Sconfitti, morti e presi gli Aretini, frate Guittone, chavaliere dell'Ordine di Bengodenti, al Comune di Firenze iscrisse una lettera, la quale disse in questo modo.

[3] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 81.7, pag. 199: e quegli è 'l cavalier ch'è senza vaio, / ciò è 'l gaudente, cu' febbre non tocca!

4.1.1 Locuz. nom. Cavaliere del tempio: templare.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 99.28: Et nel primo anno di costui il nobile cavalieri messer Giovanni cavaliere del Tempio morì, ch'era vissuto anni CCCLXJ; e fu cavalieri della masnada di Carlo Magnio.

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 232.17: e eciamdio in questo tempo, l'ordene deli Templieri, congregado de cavalieri, in Yerusalem scomenza, e fo diti Cavalieridel Templo, imperzò che in lo portegho del templo li ordenà la siedia del so ordene...

[3] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 5.14: Nel MCXII anni incominciò in Gerusalem l'ordine de' Tempieri, li quali furon detti cavalieri del Tempio, perciò che nel portico del Tempio fecero la prima Sedia del loro Ordine.

5 Chi nell'antica Roma apparteneva all'ordine equestre.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 12, pag. 568.21: Et uno cavalieri de Roma, pro liberare Roma, abbe responso da li soi dii et iectaosence vivo, ad cavallo, armato...

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 272.17: donne tucti li senatori e li pretori e li cavaleri de Roma pensavano de non lassare entrare in Roma Attaviano.

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 5, pag. 76.1: Seguitasi il partimento del popolo da' cavalieri.

[4] Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.), pag. 183.4: vedi Lucio Varo, vedi Gaio Cesorio, Lucio Cornificio; vedi tutti i cavalieri di Roma, che sono qui con vestimenti mutati...

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 6, pag. 10.3: Questi furo cavalieri. Et ebbevi senatori et uomini di città e di castella di fuore di Roma, e popolari, tutti uomini per montare in altezza...

[6] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 327.5: Mario Mellio fu uno cavaliere di Roma molto valoroso sì d'animo e sì d'arme, e seguito aveva Ciesare per dieci anni con armate mani in tutte sue avventure...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 35.13: Ma per pluy propri linei, a cussì parlari, lu sonniu di un cavaleri rumanu qui appi nomu Atteriu Ruffu fu amunistatu.

6 Ufficiale del Comune.

[1] Doc. venez., 1321 (4), pag. 179.7: Laso me' comesari miser Marin Badoaro cavaler del meo tesstamento e li procoratori.

6.1 Locuz. nom. Cavaliere di corte: cancelliere.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 58, pag. 250.1: Uno cavaliere di corte, ch'ebbe nome messere Beriuolo, era in Genova. || Sembra di poter escludere, nel contesto descritto dal prosieguo del racconto, la seconda delle soluzioni che propone, pur con cautela, Conte, Novellino, p. 91, n. 2: «difficile dire se valga 'cancelliere' (come farebbe pensare il titolo di messere) o semplicemente 'giullare'».

6.2 Locuz. nom. Cavaliere della podestà : ufficiale che coadiuva il podestà.

[1] Doc. prat., 1275, pag. 502.29: Richovero maestro p(er) j die che llavoroa a' sedi ove siede lo chavalieridella podestade (e)' notari de' chamarli(n)chi a rrichoglere le ch[ond]a(n)nagioni nel palagio, d. xl.

[2] Doc. pist., 1300-1, pag. 269.25: Ebi da mess(er) Piero chavalieri della podestade, ma(n)dolli p(er) lo Pecciola, dì s(oprascric)to, lb. j s. x.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 92, vol. 1, pag. 103.9: Et acciò che le genti, durante la detta fiera, più securamente stare possano et a magiore securità, stare debiano col cavalierede la podestà , el quale allora avarà la rettoria del detto castello, XXV cavalieri de le masnade et soldati del comune di Siena.

7 [Gioco] Cavallo (nel gioco degli scacchi).

[1] Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.), 35, pag. 586: qi a pedon me tol lo cavalero; / e l'osberga qe s'adopla en sela...

[2] Memoriali bologn., 1279-1300, (1293) [Nicolò Salimbeni detto il Muscia] 42.8, pag. 80: e sí voria ch'a scachi on'omo vincisse / dando li rochi e cavaller inanzi.

8 Agg.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 36, pag. 407.9: savete, con quanto pò, pugnare dea catuno ordinato, e, retto e degno, el misteri suo propio operare, segondo richere el debito fine d'esso, come el lav[o]ro suo lavoratore, artefice artificio, e homo cavaleri cavallarìa, e ssì catuno el suo, se bono è...

[u.r. 12.04.2023; doc. parzialm. aggiorn.]