0.1 comducto, condotta, condotte, condotti, condotto, conducta, conducto, conduto, condutto, connducta.
0.2 V. condurre.
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Stat. pis., 1302; <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Stat. sen., 1309-10; Stat. fior., 1335; Stat. lucch., 1362.
In testi sett.: Stat. bologn., 1294; Tristano Veneto, XIV.
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342.
0.6 T Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.): Condotto di Londra. || Resta in dubbio che possa trattarsi di un'occ. di condotto s.m. ('giurisdizione'?).
N 2 è un possibile esito del lat. mediev. conductus 'mercenario': cfr. DEI s.v. condotto 3.
0.7 1 Direzione di un'azione; conduzione. 1.1 L'indirizzare; chi o ciò che indirizza e indica la strada da seguire. 1.2 Accordo, patto. 2 [Milit.] Soldato alle dipendenze di un condottiero. 2.1 Agg. [Detto di una milizia:] ben, mal condotto: che ha buona o cattiva guida. 3 [Dir.] Agg. [Detto di un bene immobile:] preso a pigione, affittato. 4 [Mar.] Salario dovuto ai marinai per il periodo di navigazione. 5 Fig. [Detto delle lacrime:] flusso.
0.8 Anna Radaelli 10.02.2004.
1 Direzione di un'azione; conduzione.
[1] Arrigo da Castiglia, 1267/68 (tosc.), 42, pag. 208: Alto giardin di loco siciliano, / tal giardinero t'à preso in condutto / che ci drà gioi' di ciò c'avei gran lutto / e gran corona chiede da romano.
[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 11.71, pag. 76: E chi lor guerra mena, / quant'a lor terra, son siguri in tutto, / e riprendon condutto / di ciò che volno, in lor cità, e 'l quale.
1.1 L'indirizzare; chi o ciò che indirizza e indica la strada da seguire.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 19, pag. 340.6: la paura di Dio sia procacciamento tuo, e verratti guadagnio sanza fatica; però che la paura di Dio è chiave ad ognie bene, et è condotto ad aver parte de la gloria.
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 39.60, pag. 140: Non posso esser renato, s'eo en me non so morto, / annichilato en tutto, a l'esser conservare: / del nichil glorioso null'om ne gusta 'l frutto, / si Deo no i fa 'l condutto, ca om non ci ha che fare.
[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 60.36: Così farà elli al die del giudicio alli cupidi e alli avari, che non avranno il condotto di misericordia, che conduce l'anime in paradiso, e fa lor via a venire dinanzi a Dio...
[4] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 64, pag. 69.7: né unque al venire non ebero né condotto né aviamento se no d'una istella ch'aparve tantosto com'egli fue nato...
[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 32, 139-151, pag. 727, col. 2.18: çoè eo serò to conduxidore, ma dispunti síe, che 'l mio condutto sia per ti seguido in tal modo, che t'acor[d]i col mio parlare.
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. II, cap. 7, vol. 1, pag. 73.16: infino al tempo di Tarquino Prisco re de' Romani, che la gente de' Galli, detti oggi Franceschi, e quella de' Germani, detti oggi Tedeschi, di prima passaro in Italia per guida e condotto d'uno Italiano della città di Chiusi...
1.1.1 Tutela, protezione contro nemici o pericoli; scorta.
[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 237, pag. 206.38: «Torné-ve indriedo, et varda de non meter man Tristan, inperciò che io lo defendo da vui sì charamentre chomo vui avé de mi e dela vostra vita, et sì l'ò presso in mio conduto incontra tuti li homini».
[2] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 77.12: «Or sapiadi» ciò dixe lo re «che se vuj no me diti com'ella à non, io la prenderò alla mainera et alla guixa, che cavallier erante diè prendere dona over donçella en conduto d'altro cavalero erant».
- [Dir.] Locuz. nom. Sicuro condotto: salvacondotto, passaporto.
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 36, vol. 1, pag. 657.1: parendo al patriarca essere in vergognoso e non sicuro partito tra lle mani dello scondito popolazzo cui elli mattamente avea asaltato, domandò di potersene andare allo 'mperadore con sicuro condotto...
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 79, terz. 22, vol. 4, pag. 47: Che tutti que' del Valdarno di sotto, / ch'eran raccomandati a' Fiorentini, / si sottomiser senz'altro condotto.
2 [Milit.] Soldato alle dipendenze di un condottiero.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 1, terz. 100, vol. 1, pag. 11: Non dico più degli sconfitti, e rotti; / ma dirò dell'asprissima vendetta, / che Totile ne fe, co' suo' condotti, / contro a Firenze, e contro a sua setta.
2.1 Agg. [Detto di una milizia:] ben, mal condotto: che ha buona o cattiva guida.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 58, vol. 2, pag. 106.18: I Fiaminghi come franca gente, e bene guidati e condotti, non attesero l'oste a Doai, ma uscirono di Doai, e s'afrontarono incontro a l'oste del re...
[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 89, pag. 624.2: e, avendo fornito il servigio e tornandosene a Siena assai male ordinati e mal condotti, come pervennero alla Pieve al Toppo, furono assaliti dagli Aretini e rotti e sconfitti...
3 [Dir.] Agg. [Detto di un bene immobile:] preso a pigione, affittato.
[1] Stat. bologn., 1294, pag. 1.8: El Podestà e Capitano del popolo e Comune de Bologna fa comandare che non sia alcuna persona [[...]] che da mo enanze osi, o vero presuma fare nè far fare alcune nozze o vero correde en alcuna sua casa albergo proprio o condutto en la città de Bologna...
[2] Stat. pis., 1302, cap. 47, pag. 973.4: Anche catuno de la dicta arte, tenente bottega propria u conducta in carraia de la Spina dei Coiari, sia tenuto et debbia nectare et spassare...
[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 309, vol. 2, pag. 363.12: et che neuno debia essi ritenere o vero ricettare o vero stare o vero dimorare lassare ne le case propie o vero condotte...
[4] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 54, pag. 212.7: Ordiniamo, che chiunqua ave alcuna fossa presa o conducta a lavorare a parte francha...
[5] Stat. pis., 1330 (2), cap. 166, pag. 635.13: Spossa u debbia, per alcuna cagione u vero cauza, tenere in casa sua propria, u vero conducta, in della quale elli habita...
[6] Stat. fior., 1335, cap. 14, pag. 22.22: Et salvo che ciascuno pigionale et fittaiuolo possa et a lui sia licito, per acconciare la casa condotta, spendere ciascun anno infino la quantità et somma di lb. X pic....
[7] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 34, par. 2, vol. 2, pag. 69.22: contra quillo overo quilla el quale overo la quale avesse percosso alcuna overo alcuno enn alcuna cosa de l'ofeso overo en la casa propria overo connducta en la quale avetasse...
[8] Stat. lucch., 1362, cap. 30, pag. 101.23: E che nessuna persona della città di Lucha, borghi o sobborghi, possa o debbia presentare o far presentare lo spozo o altra persona per lui, o alla sua casa propria o conducta, al tempo che mena la moglie...
4 [Mar.] Salario dovuto ai marinai per il periodo di navigazione.
[1] Stat. pis., 1322-51, cap. 34, pag. 505.26: Nave veramente et legni tutti, et li loro et di ciascuno di loro corredi et apparati, et intrate et proventi et naulo, expressamente s'intendano et siano obligati per lo conducto et marinaticho delli marinari et delli fanti pagare...
[2] Stat. pis., 1322-51, cap. 49, pag. 515.36: non sia pagati alli dicti marinari lo lor conducto per quello tempo lo quale la dicta nave non navicherà, u vero il viaggio non arà seguitato...
- [Mar.] Estens. [Nell'espressione viaggio a condotto:] il contratto che lega il marinaio al padrone della nave.
[3] Stat. pis., 1322-51, cap. 82, pag. 536.13: Et che tutto et ciò che si trovasse u pescasse u guadagnasse in mare da alcuni marinari, et da alcuna nave u ver legno andanti u vero stanti sani et salvi in alcuno viagio a comducto, dividasi in questo modo...
5 Fig. [Detto delle lacrime:] flusso.
[1] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.26, pag. 97: Stringe lo core e gronda / lo viso di condutto / dell'aigua, che tale fonte risurge; / non ho coverta a gronda / che lo mal che m'è adutto / covrir potesse, s'el non risurge.
[u.r. 29.06.2021]