CONFARE (1) v.

0.1 comfacie, confa, confà , confaçça, confaccendosi, confaccia, confacciamo, confacciano, confaccino, conface, confaçe, confacea, confaceano, confacesse, confaceva, confacia, confaciano, confae, confàe, confàllise, confan, confanno, confano, confàno, confanse, confar, confaranno, confare, confarebbe, confarse, confarsi, confasse, confàsse, confassi, confàssi, confatto, confé, confece, confecero, confese, konfano.

0.2 Lat. volg. *confacere (DEI s.v. confacere).

0.3 S. Francesco, Laudes, c. 1224 (assis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.); Stat. sen., c. 1331; Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: S. Francesco, Laudes, c. 1224 (assis.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.7 1 Intrans. Essere appropriato, addirsi (anche pron.). 1.1 Andare d'accordo, armonizzarsi. 1.2 Commisurare, fare proporzione; adeguarsi. 1.3 Presentare caratteristiche simili. 2 Giovare, tornare utile; piacere.

0.8 Anna Radaelli 10.02.2004.

1 Intrans. Essere appropriato, addirsi (anche pron.).

[1] S. Francesco, Laudes, c. 1224 (assis.), 3, pag. 33: Altissimu, onnipotente, bon Signore, / tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione. / Ad te solo, Altissimo, se konfano, / et nullu homo ène dignu te mentovare.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 1, pag. 152.34: ché quando ella trae l'umore de la terra e portalo sù per la planta, quello che se confà a la merolla porta e fanne la merolla, e quello che se convene a la corzia porta alla scorza.

[3] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 19, pag. 139.7: E come a grandi e gentili uomini le dette virtù si confanno, sanza le quali le quali niuno di bontà può essere lodato...

[4] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 49.133, pag. 134: Conven con castitate a donna avere / umilità, mansuetudo e pace: / figura mansueta non conface / orgoglio asprezza e odio alcun tenere.

[5] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 96.7, pag. 245: Poi che mostratata t'è la via verace, / la qual, se vuoli amar, deg[g]i tenere. / E se la segui ben, como conface...

[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 34.24, pag. 121: O amore appropriato, bastardo, spurione, / privato de rascione dal Patre onnipotente: / regno celestiale, la reale nazione, / non se confà al paltone, ché 'l suo uso è pezente.

[7] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 8, 139-148, pag. 202, col. 1.11: se vui mundani ponissi mente alla natura delle persone, e qui' cotai mettere a quilli offitii a che soa natura se confà , omne vostro intento virave a perfetione...

[8] Stat. sen., c. 1331, cap. 30, pag. 38.8: Anco, che qualunque de' detti frati e donne si volesse vestire di nuovo, sia tenuto di fare sentire e di notificare al Rettore de la detta Casa, di quale colore voglia el panno; e così di coscienzia del detto Rettore si vesta di panno onesto e che si confaccia a lo stato de' frati e de le donne de la detta Casa.

[9] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 50, pag. 240.28: La quinta beatitudine, cioè della misericordia, si confà al dono del consiglio, perocchè chi seguita il consiglio di Cristo è misericordioso, e fa misericordia al prossimo per riceverla da Dio.

[10] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 17, pag. 6: Missere Jacobo allora con multa alegra faccia, / Odendo tale novella, nulla è che più li piaccia; / Per fareli quello honore c'a lloro se confaccia, / Condusseli alla casa cortese infra le braccia.

[11] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV, par. 134, pag. 204.5: si conviene, cioè si confà o è conforme...

1.1 Andare d'accordo, armonizzarsi.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 41, pag. 139.13: perciò che tu ài ben veduto di sopra, che quella tua volontà di far vendetta non si conviene ad la ragione, e non si confà col poter tuo.

[2] Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.), 5.9, pag. 213: - Madonna, dunque bene si conface. / - Messere, sì, bellezze e bontà insembra.

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 7, pag. 11.28: E così ponon ciascheduno là o' s'afere al suo luogo; e quello che se confà a l'ochio non ponono al pè, e quello del pè non ponono a l'ochio...

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 647.32: e però in fede parlando, dico che Dio ha dato all'uomo potenzia, sapienzia e virtú e buona volontá; e ha dato al corpo, che si confaccia e conformi con l'anima e rispondale in opere...

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 231.12: e ch'erano vestiti di manti di vile e vitiperoso colore, cioè livido simile alla petraia. E bene si confa[c]e loro, che lli invidiosi divegnano lividi d'ogni bene altrui...

[6] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 7, pag. 398.4 Dicono, che questa è una santa, e discreta, che si sa confare colle genti: questa si è vera ancilla di Cristo, semplice, e umile...

- Rifl. Corrispondere reciprocamente, conformarsi l'un l'altro.

[7] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Elena, pag. 160.32: Imperciocchè 'l mio marito non c'è, e tu sanza donna dormi, ed insieme nella mia forma tu abbracci me ed io nella tua forma piglio te, e le notti sono lunghe, e già per parole ci confacciamo insieme...

[8] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 4, pag. 18.12: Luchano tocchò de le battaglie romane, e somigliante fecie Vergilio; unde tutti si confanno insieme, perchè tucti parlano di una medesima cosa.

[9] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 23, pag. 84.12: E allora, tantosto andòe alla sua camera, e aperse uno suo coffanetto, e trassene la punta la quale ella avea riposta, e puose questa punta in contro alla spada mozza, e vidde che veramente questa punta era di questa spada e che bene si confaceva insieme...

[10] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 27, pag. 469.24: Ed essendo costoro d'un tempo e d'uno amore, e non vedeano per maritaggio confarsi insieme, perché l'uno era povero e l'altro riccho.

1.2 Commisurare, fare proporzione; adeguarsi.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 34.33, vol. 1, pag. 586: e più con un gigante io mi convegno, / che i giganti non fan con le sue braccia: / vedi oggimai quant'esser dee quel tutto / ch'a così fatta parte si confaccia.

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 55, pag. 129.9: E perciò deve prima lo consolatore ammollire ed intenerire l'animo suo, acciocchè si confaccia con l'afflitto e così confatto s'accosti con l'animo suo e così accostato lo tiri a sé.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 1, pag. 640.14: Messer Ruggieri, presolo e quelle grazie rendute al re che a tanto dono si confaceano, con esso lieto se ne ritornò in Toscana.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (ii), par. 11, pag. 162.21: sì che assai bene dimostrano confarsi in questo la pena con la colpa.

- Fare il paragone, confrontare.

[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 87, pag. 415.12: E però avemo proposta una auttoritade del Vecchio Testamento, la quale fue al principio, quando Idio fece il mondo: dice che ssi riposò il settimo dì, e confassi questo al dì d'oggi.

[6] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 14.38, pag. 93: Propore un'altra simigliança parse: / «Con cui più se conface il sancto regno / et a che quello puote asimigliarse?

1.3 Presentare caratteristiche simili.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 4, pag. 86.6: E empiaremo questa parte del cielo de figure, e comporremole de stelle che se confaciano a ciò al modo musaico, en quello modo che stano en questo cielo che noi avemo per essemplo.

[2] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 16.9, pag. 27: Similemente i ladri vanno attenti / ciascun per sè a la casa non desta, / quivi si fige et di furar s'appresta / sempre dubioso et co' pensier mordenti. / Dunque le serpi si confan fra quelli / per lo costume in che si simigliaro...

[3] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 261-70, pag. 83.24: perché, bene riguardando chi quelle furono e chi queste sono che nel numero di quelle si vogliono mescolare e in quello essere onorate e reverite, assai bene si vedrà mal confarsi l'una con l'altra, anzi essere del tutto l'une all'altre contrarie.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 45, S. Mattia, vol. 1, pag. 363.13: E imperò che le cose simiglianti s'accostono volentieri insieme, veggendo Pilato che Giuda si confacea a' costumi suoi...

2 Giovare, tornare utile; piacere.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 30.34, pag. 112: Così nonn è con gab[b]o, / s'io doglio e 'l mal, dico, ab[b]o: / ch'amore amar mi face / tal che non mi conface, / tal che n'ag[g]io dottanza / pur di farle sembianza.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 144, S. Francesco, vol. 3, pag. 1267.7: e, dicendoli quello frate, avvegna che non volontaroso, che Francesco era un villano marcenaio, inatto e disutile, e 'l santo rispondea: «Benedicati Iddio ché tu parli il vero, e cotali cose mi si confà d'udire».

[u.r. 16.11.2020]