CONVITARE (1) v.

0.1 convia, conviao, conviar, conviati, covïar, convidà , convidado, convidar, convidare, convit', convita, convitalo, convitando, convitandoli, convitano, convitao, convitare, convitari, convitaro, convitasse, convitaste, convitata, convitate, convitati, convitato, convitatu, convitava, convitavano, conviterêvi, conviti, convitiamo, convito, convitò, convitoe, convitòe, convitogli, convitògli, convitolli.

0.2 Lat. volg. *convitare (DELI 2 s.v. convitare).

0.3 Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Cronica fior., XIII ex.

In testi sett.: Insegnamenti a Guglielmo, XIII (ver.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Tristano Zib. da Canal, 1310/30 (venez.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Chiamare a un banchetto, ad una festa; offrire ospitalità alla propria mensa (o nella propria dimora); invitare (anche fig.). 1.1 Pron. Offrirsi come invitato; invitarsi. 1.2 Fig. Indurre, esortare persuadendo. 1.3 Invitare a riunirsi, chiamare ad una riunione; convocare. 2 Far convito, banchettare.

0.8 Milena Piermaria 04.03.2004.

1 Chiamare a un banchetto, ad una festa; offrire ospitalità alla propria mensa (o nella propria dimora); invitare (anche fig.).

[1] Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.), 148, pag. 24: sanctu A[lessiu] l'à sponsata, / em palatiu ne foe portata. / Lu patritiu abbe adunata, / tutta Roma convitata, / e lu conventu grande factu era...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 15: u tu rende vicenda u tu no(n) volere ess(er)e (con)vitato, che disnore è volere sempre prender[e] e no(n) dare.

[4] Insegnamenti a Guglielmo, XIII (ver.), 62, pag. 518: Se tu fi'convitato a [la] mensa, / de poco favelare te sia a m[ente]...

[5] Cronica fior., XIII ex., pag. 122.17: Or avenne un giorno che llo re d'Ungaria suo padre fece una grande festa, dove convitò molti baroni e chavalieri, per maritare Ysabetta sua filia...

[6] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 1, pag. 7.7: sì che l'una ragione e l'altra darà sapore a coloro che a questa cena sono convitati.

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 134.316, pag. 532: No è bon prende tuta via / zoe de che a otri 'lo convia. / Contra segnor chi te dà pasto / guarda ben no ne fai guasto.

[8] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 55, gl. e, pag. 34.34: Vesta era una dea a la cui festa furono convitati li tibicini etc.

[9] Tristano Zib. da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 75.24: Et un çiorno convidà Tristan a dixinar e vollselli dar un chapon atossegado a mançiar.

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 164.24: Ma Democritu, con zò sia cosa que issu putissi habundari di rikizi, li quali foru tanti que so patri pocti convitari a manyari a lu exercitu di Xerses...

[11] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 76, pag. 277.6: Signori, io so che voi non avete ancora per lo dì d'oggi desinato: imperò, se a voi piace, io sì vi convito a quella mia torre, e quivi vi potrete riposare e rinfrescare...

[12] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 176, pag. 577.24: Euchion fu convitato a le noze di Yperidon e Ypocaria...

[13] Lett. palerm. (?), 1370, pag. 127.11: issu la prisi et allegramenti la lessi, poy issu ni fichi convitari et maniammu cum misseri Nicola de Auximo...

[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 189.12: Uno dìe convitao a pranzo missore Stefano della Colonna lo vegliardo, della cui bontate ditto ène de sopre.

[15] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 31, pag. 263.39: et uno iuorno convitao a lo suo hostieri li mayuri caporali de li Grieci, e fece a lloro grande honore e cortesia de manyare...

[16] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 9, pag. 96.31: A un atro tempo, aproximandose le festa de lo biao santo Proculo martiro, lo dito Benefacio fu conviao da un nober omo de la contrâ...

- Sost. L'offrire un banchetto.

[17] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 78, pag. 427.9: come ancora veggiamo nel convitare, nel quale, senza considerare a cui o quando o dove il convito s'aparecchi, quella spesa si fa per privati uomini e di bassa condizione o di vile che se per alcun prencipe o venerabile uomo si facesse...

1.1 Pron. Offrirsi come invitato; invitarsi.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 3.19: Ma tuctavia despregio ènmi menore ricievere voi ala poveretta mensetta mia, da poi convitato vi siete ad essa, che rifiutarvi non credendovi pascier bene.

1.1.1 Fig. Offrirsi, offrire i propri servigi.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 612, pag. 260: Lo fals nimig se fé in forma d'un servente / E fo venudho a casa del cavalé valente; / Conseg per soe losenghe s'acuinta incontinente, / El se convia de stá conseg per so servente.

1.2 Fig. Indurre, esortare persuadendo.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), son. 7.13, pag. 273: La dolce cera, vede, pur clamando / li augelli vi convitano d'amare: / amar conven, la dolce crïatura.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 229.1, pag. 262: Vogli'e ragion mi convit'e rechere / in voi laudar, valente e car valore...

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 216.2, pag. 255: De prusor parte, prior de Fiorenza, / amar voi e laudar son convitato...

1.3 Invitare a riunirsi, chiamare ad una riunione; convocare.

[1] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 43.16: Dico a ciò che nel MCCLXXVIIII il detto re Carlo avea impresa una guerra col re di Grecia, el quale è appellato Pallialoco, ed avea convitata tutta la baronia di Francia e d'Italia per vincere e segnoregiare Grecia.

[2] Stat. venez., 1344, cap. 47, pag. 377.26: Ancora volemo che in questa nostra mariegola no se possa çonçer nì menuire, nì alcuna mutacion fare d'alcun ponto per modo o per inçegno, salvo con questa condicion, ch'el gastoldo e li compagni debia far convidar XXX o XL boni homeni dela scuola, e quello che se piarà per la maçor parte, sia fermo.

2 Far convito, banchettare.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 43.159, pag. 260: No miga pur li gran segnor / àn vosuo festar con lor, / far pietanza e conviar...

[2] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 16.211, pag. 758: De ben far festa e covïar / e tener corte e bagordar, / nobilitae e tuto honor, / mai no ne visti par de lor.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 56, vol. 1, pag. 392.8: E così festeggiava, e vestia e convitava il minuto popolo, come fossono in somma dovizia e abondanza d'ogni bene.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 143, S. Leodegario, vol. 3, pag. 1251.11: E quegli non temendone nulla, ma convitando in quel dì col re a la mensa...

[u.r. 23.11.2020]