0.1 chonviti, chonvito, convi', convî, convidho, convidi, convido, convii, convio, convite, conviti, convito, convitti, convitto, convitu.
0.2 Da convitare 1.
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Doc. prat., 1288-90; Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. lucch., 1362.
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.).
In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Stat. assis., 1329; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 Pasto (sontuoso e solenne) a cui partecipano più persone; banchetto. Estens. Festa, festino. 1.1 Estens. [Per indicare il luogo del banchetto o la compagnia dei convitati]. 1.2 Invito (a partecipare ad un banchetto). 1.3 [In contesti fig. e in usi metaf.].
0.8 Milena Piermaria 12.03.2004.
1 Pasto (sontuoso e solenne) a cui partecipano più persone; banchetto. Estens. Festa, festino.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 205.26: et anche per li spessi conviti la ricchezza dell'uomo molto si ne menima.
[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1483, pag. 227: ma ben è gran vilezza / ingolar tanta cosa / che già fare non osa / conviti né presenti, / ma colli denti propî / mangia e divora tutto...
[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 254, pag. 186: Oi De, com quel è cego e mat e malvezoso / Ke perd per un convidho tesor meraveioso, / Ke perd per pizen fagio un grand aver zoioso...
[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 1: Come disse uno savio, lo co(n)vito è legame d'amista intra li buoni, ma intra li riei è discordia...
[5] Doc. prat., 1288-90, pag. 164.18: Ebbi, i quali Noffo paghoe per uno co(n)vito ke fece a Gira(r)do Cialciata (e)d altre genti...
[6] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 20, pag. 41.5: «Quando farai convito, non apellerai li amici o'parenti o'vicini o'ricchi...
[7] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 6.24, pag. 79: Auro ed argento ho rebannito: / fatt'ho i nimici con lor gran convito; / onne buon uso da loro è fuggito, / donne el mio pianto con granne eiulato.
[8] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 37 rubr., pag. 253.4: Come i Romani fecero trionfo a Cesare cinque volte; e come donò molti danari e molte terre alle sue legioni, e fece più volte conviti al popolo.
[9] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 4, pag. 34.6: Che ài tu delli honori, dei conviti, delli altri dilecti?
[10] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 37.54, pag. 229: guarda e', como e'sum fornio / per far spesso gram convio!
[11] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 29, pag. 39.20: E per contrario Amos propheta reprende duramente quelli li quali en delichadi convidi canta en instrumenti...
[12] Stat. assis., 1329, cap. 5, pag. 167.9: Ma così quilgle che vonno de fore se guardeno dalle cose inlicete e dagle inhoneste convite, dai giuoche, dalle cançune dessolute...
[13] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 3, pag. 661.14: fuggire solenni conviti, fuggire onori, laude umane, piacevolezze umane...
[14] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 23.4: Sikì, misi li tavuli et preparati li cosi et li vidandi, honoratamenti fu sollepnizatu lu convitu intru di loru.
[15] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 4, vol. 1, pag. 90.20: però que issu Duriunu, essendu tribunu di populu, avia distructa una ligi, la quali era stata facta per regulari et amoderari li spisi di li conviti...
[16] Stat. perug., 1342, L. 3, Rubr., vol. 2, pag. 23.28: Capitolo CCXXXI. Statuimo ... Deglie convite de le donne da sera da non fare.
[17] Stat. castell., XIV pm., pag. 210.14: Né sora né frate alcuno possa andare a conviti inonesti overo reguardamenti u corte u dançe u ridde...
[18] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 20, pag. 95.9: Foru fatti multi conviti et grandi, cum multi instrumenti et grandi spisi.
[19] Stat. lucch., 1362, cap. 39. Rubrica, pag. 104.18: Che quelli del contado, distrecto e forsa di Lucha non possano far conviti al tempo delle feste delle loro ecclesie.
[20] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 674, pag. 154: Et multe genti vesterose de devisata vesta; / Foro facti gran conviti, et multa gente rechiesta.
[21] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 167.27: Dallo principio questo omo faceva vita assai temperata. Puoi comenzao a muitiplicare vite e cene e conviti e crapule de divierzi civi e vini e de moiti confietti.
[22] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 6, pag. 91.19: Como queste Dee se stavano a manyare in uno sollempne convito, uno pummo de una maraviglyosa intaglyatura de una preciosa materia fo gittato intre loro.
[23] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 169.8: Et all'anno terzo del sou imperio fece uno grande convito, lo quale durao CLXXX dì...
- [Rif. all'ultima cena di Cristo].
[24] Off. Flagell. S. M. di Pom., a. 1329 (tosc.occ.), pag. 216.17: El giovedì sancto inançi che tu mangi o bea vattene alla sancta croce e gettati in terra a ginochia ignude colle mani giunte e pensa el magno convito che fé Gesu (Christo) a'sancti apostoli e pensa due grandi misterii.
1.1 Estens. [Per indicare il luogo del banchetto o la compagnia dei convitati].
[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Oenone, prol., pag. 41.19: E però che non vi fue invitata la Dea della discordia, ella gittoe nel convito tra loro uno pomo d'oro, ov'era scritto: Sia dato questo pomo a quella Dea che n'è più degna...
[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 5, S. Tommaso ap., vol. 1, pag. 69.13: e, lacerando li cani il corpo suo, venne uno cane nero e tolse la mano ritta e portolla nel mezzo del convito.
[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 1, pag. 76.16: E tornando lo fante davanti a tuto lo convio, mostrà questo pexio per maravegla...
1.2 Invito (a partecipare ad un banchetto).
[1] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 9, pag. 97.3: lo dito Benefacio fu conviao da un nober omo de la contrâ chi avea nome Fortunao e pregao che li piaxese che [[...]] depoi la mesa intrase in la soa casa a maniar. A le quae pregere Bonefacio condeseise e recevé lo convio.
1.3 [In contesti fig. e in usi metaf.].
[1] Poes. an. urbin., XIII, 25.17, pag. 596: molto m'ài reclamato - k'io torne al To convito / e la Tua carne rossa degnato m'ài mustrare. / Amor, per me salvare - vinisti ne la croce...
[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 499, pag. 343: A la Raione adpressase, deoli lu soy mantellu, / pace in boccha ly ày data; / un gran convitu feceli, de quil sanctu morsellu / ke se usa na contrada...
- [Nell'espressione casa di convito:] gioia, letizia.
[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 4, pag. 132.2: adunca, si bonu è maniari e biviri, parria ki meglu fora andari a casa di convito, ca a ccasa de plantu. || Il testo capovolge il senso dell'originale lat., per cui cfr. il contesto seguente.
[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 3, pag. 225.4: Meglo è andar a casa de pianto e de dolor che a casa de convio... || Cfr. Greg., Dial., IV, 4: «melius est ire ad domum luctus, quam ad "domum convivii"».
1.3.1 Convito del paradiso, gran convito: la beatitudine eterna.
[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 38, pag. 175.6: ed amandolo si veste di vestimento di nozze, cioè della carità, senza la quale niuno può entrare al convitodel paradiso.
[2] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), IX.77, pag. 403: Se d'alta sapienza / vestita, alma, ti truovi / chiamat'al gran convito, non tardare.
[u.r. 23.11.2020]