0.1 creditoia, creditojo, creditoria.
0.2 Lat. creditorius (DEI s.v. credito).
0.3 Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Che può essere accettato come vero, credibile.
0.8 Sara Ravani 15.03.2004.
1 Che può essere accettato come vero, credibile.
[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 4, pag. 173.21: Appena è creditojo, intra quello medesimo giardino che dieci pesi d'argento censo fosse stato odioso, e la povertade essere stata dispregiatissima.
[2] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 5, pag. 96.7: Narra Valerio nel nono libro, che appena pare cosa verisimile e creditoria, che in tôrre la vita dal corpo una medesima cosa possa fare il gaudio e l'amore, che ha potuto fare la saetta folgore...
[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 29, S. Paola, vol. 1, pag. 274.11: Dirò un'altra cosa, la quale forse non parrà creditoia a li 'nvidiosi.
[u.r. 30.11.2020]