DECENTE agg.

0.1 decences, decente, deçente, decenti, decentissimo, deciente, desente, diciente, dicienti.

0.2 Lat. decens, decentem (DELI 2 s.v. decente).

0.3 Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.); Reg. milizie, 1337 (fior.>lucch.); Stat. pis., 1322-51.

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Che è conforme al decoro e alla dignità. 1.1 Che è appropriato alla dignità della carica ricoperta da qno o al suo ruolo sociale. 2 Che è adeguato allo scopo che si vuole raggiungere. 2.1 Che è adatto ad una situazione. 2.2 Che rimane entro misure accettabili. 3 Che rispetta le proporzioni. 4 Che appartiene al mondo terreno.

0.8 Marco Berisso 13.04.2004.

1 Che è conforme al decoro e alla dignità.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 27.194, pag. 181: L'altra: che non sia tarda né piatosa, / Se sente forse d'alchun tradimento, / Che inmantanente non si mova a ddirlo / A llui per modo che deciente sia: / Ché piccol tradimento à gran perilglio. / In questo caso non è da taciere.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 31, par. 9.21, pag. 196: Per me mi guardo, e an' per lui mi servo; / Ma non per lui mi moveria a cosa / Ch'io credessi non diciente né onesta.

1.1 Che è appropriato alla dignità della carica ricoperta da qno o al suo ruolo sociale.

[1] Stat. pis., 1322-51, cap. 117, pag. 562.7: Anco, che li comsuli predicti, nome del loro offitio, siano tenuti et debbiano, una volta almeno in del tempo del loro offitio, far venir dinanti da loro tutti li nichieri et magiori delli legni navichevili, et per parole decenti exporre la comditione et stato delli navicanti del dicto Spidale et utilità, et a loro dicano che lo dicto Spidale abbiano racomandato.

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 36, pag. 605.27: E se le arme d'alcuna potestà, comunità on università o d'altri nobile fisseno sculpite o depincte in alcuno logho ove fosse sculpite on depincte li arme della Ghiesia e de misere lo Papa, quell'altre non presumptuosamente, ma reverentemente fiano allocate, sì che l'insegne e lle arme della Romana Ghiesia e de miser lo Papa abianno sopra le altre decente preminentia, e li fedeli la fedeltà chi diseno mostreno in gli portamenti, el grado de sotto cognosca el merito del superiore.

2 Che è adeguato allo scopo che si vuole raggiungere.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 26, par. 4.5, pag. 174: Or fa qui punto, e pilglia ciò ch'è scritto / Da quelle dodici cose di sovra, / Insino a questo loco: / Ché 'n ogni donna e d'ongni grado e stato, / Traendo quelle ad ordine deciente, / Son belle e buone e utili a savere; / A ttali per inparalle, / A ta' per insengnialle, / A ttutte per contalle, / Dove ciaschuna cade, e como, e quando.

[2] Reg. milizie, 1337 (fior.>lucch.), pag. 508.23: Et etiam catuno capitano et conostabile di cavalieri sia tenuto et debbia avere in della sua masnada et socto la sua bandiera uno trombetta, o vero alcuno altro istrumento decente alle decte chose, alla predecta pena.

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 7, vol. 2, pag. 172.18: Ancora in lu beatu la digestiva mi pari ki opera li sei operacioni predicti, et per rusata subtilissima et per subtilissimu vapuri et fumu insensibili la virtuti diiestiva di lu beatu tramanda fora tuctu cibu grossu et subtili; causa ka la digestiva non avi intenciuni di nutricari nè di crixiri nè di restaurari, et avi intenciuni di omni extraneu tramandari et expurgari decentissimo modo.

2.1 Che è adatto ad una situazione.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 548.31: Per certo aspetti tu ch'io te conduca en li convivii e demandi li mie' amaiestramenti etiandio in questa parte. Vien tarda e ti, desente, va', siando messa la lucerna. Tu vignirai grata per demorança; la demorança è grande ruffiana, e se tu èi soça, parerai bella a tutti, e la notte enstessa darà asconsion ali toi vitii.

2.2 Che rimane entro misure accettabili; non eccessivo.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 109.5, pag. 85: Una donna bella perfetamente / è dilicata cosa da vedere, / e se de si stessa è continente, / fra chi conosce, pyù si fa valere. / Ma s'el'è vaga ultra che decente, / bene non pò en ela comparere, / ché, poy ch'a l'ochio se mostri pyacente, / la rasone di ço vinçe 'l volere.

3 Che rispetta le proporzioni.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 1.48, pag. 5: Monta la bëatitudine en çelo / a salto a salto - ne l'alto - profondo / mero e tondo - per linea ascendente. / Radïando come stelato celo, / çusta sua força - scorça - çascun pondo / secondo - ch'al dilecto è deçente.

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 747.2: 22 E per quella andanti, pervenimmo in uno bellissimo prato di grandezza decente a quel giardino, sopra il quale, quadro, tre altre ne rispondieno, ciascuna dal mezzo mossa della sua faccia, e qui, nel mezzo di quella del prato rispondente, finiva, fatte sì come l'altre...

- [Detto delle singole parti di una persona].

[3] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 10 [Fazio?].16, pag. 25: Grande era più che l'altre donne alquanto, / ma non però che fosse for misura, / e le suoi membra a tal busto decente.

4 Che appartiene al mondo terreno; mondano.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 5, par. 2, pag. 160.18: Dicie san Grigorio: «cioè a ssapere acciò che quelli che lle chause terrene isaminano, che delle cose che ssono di fuori», questo è di chause sequlari e ffatti civili, «ànno la sapienza aquistata. E cchi de doni spirituali sono arrichiti, non debbono punto delle cose terrene essere inpieghati, acciò che quando ellino non sono punto costretti i beni dicienti ordinare volglano e possano a' beni sovrani diservire».

[u.r. 19.02.2022]