0.1 decocendo, decocta, decotto; a: dicotte.
0.2 Da cuocere.
0.3 Metaura volg., XIV m. (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Metaura volg., XIV m. (fior.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).
0.6 N Doc. esaustiva. || Si completa con decotto.
0.8 Maria Carosella 10.03.2004.
[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 6, ch., pag. 225.3: E imperciò che 'l mèle non decotto è laxativo, imperciò le pecore che pascono molto di quell'erbe sopra la quale è caduta questa cotale rugiada hanno grande fluxo di ventre...
[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 51, col. 1.12: ma sì ssi faccia fi. di tuçia volutivo con çucchero e aqua rosato decotto...
[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 71, col. 1.3: facciasi sileofon volotivo di tuçia con çuccaro e aqua rosata, decotto di terço in terço die...
[4] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 6, cap. 7, vol. 2, pag. 246.12: L'Appioriso, in vino o in acqua decotto, dissolve la stranguria, e la dissuria.
[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 25, 61-79, pag. 603.39: e decocendo col calore del Sole per li meati le la vite, diventa vino...
[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 18, pag. 386.11: [6] Altrimenti l'uve al sole dicotte poni in mosto fervente al fuoco poco lasciando, e poni al sole ancora, e sono ottime.
[u.r. 08.04.2011]