DECURIONE s.m.

0.1 decurione, decurioni, decurïoni, decuriuni.

0.2 DELI 2 s.v. decuria (lat. decurionem).

0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 [Milit.] Ufficiale dell'esercito dell'antica Roma, posto a capo di dieci fanti. 1.1 [Milit.] Capitano di una schiera (inizialmente di dieci, più tardi di trentadue). 1.2 Estens. Persona dotata di autorità sopra altre dieci. 2 Funzionario romano con il compito di amministrare e governare una colonia o un municipium.

0.8 Giulio Vaccaro 12.01.2010 [prec. red.: Maria Carosella].

1 [Milit.] Ufficiale dell'esercito dell'antica Roma, posto a capo di dieci fanti.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 2, pag. 3.15: Patrici guardavano lo popolo; censori giudicavano de' patrimonii; ciliarce erano conestabili di mille, centurioni di cento, decurioni di diece.

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 81.3, pag. 35: E cirïarche con centurïoni / vi sono in quelle pinture formati; / e ssonv' i nomi de' decurïoni / ch'ieran signor' di .x. nominati.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 207.34: quasi dubitandu la munita qui era stata prumisa da li decuriuni per refari lu Capitoliu...

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 2.21, pag. 92: Fun ciliarche e fun centurioni, / maestri e reggitor dei cavalieri / e, diretro da lor, decurioni.

1.1 [Milit.] Capitano di una schiera (inizialmente di dieci, più tardi di trentadue).

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 15, pag. 56.7: trentadue cavalieri sotto uno gonfalone, ed uno decurione si reggeano.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 38, vol. 1, pag. 414.13: tutti avrebbero volte le reni, se non fosse il buon conforto e il soccorso di Sesto Tempanio, il quale era decurione de' cavalieri.

1.2 Estens. Persona dotata di autorità sopra altre dieci.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 383.20: Qui connumera dieci demoni sotto uno decurione a scorta dello Autore, e impone loro quelo ch'abbiano a ffare.

2 Funzionario romano con il compito di amministrare e governare una colonia o un municipium.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 3, pag. 631.16: Acceso per disdegno verso la terra di Pozzuolo, perchè Cajo principe di quella colonia più tardi dava la pecunia promessa da' decurioni per rifare lo Campidoglio...

[2] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), pag. 157.8: Vegnuda la sera, vene uno richo homo nobele decurione de la zitade che avea nome Arimatia de Iudea, lo quale avea nome Iosep...

[3] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Mc 15, vol. 9, pag. 276.16: [42] Ed essendo già fatto sera; era pasqua il sabbato; [43] venne Iosef d' Arimatea, il quale era nobile e decurione, il quale aspettava il regno di Dio...

[u.r. 11.04.2010]