0.1 defectuosa, defectuosi, defectuoso, defetosa, defettuosa, defettuosi, defettuoso, defetuosa, defetuoso, difectuosa, difectuose, difectuoso, difettosa, difettosi, difettoso, difettuosa, difettüosa, difettuose, difettuosi, difettuoso, difetüosissima, difetuoso, diffettuosa, difictusi.
0.2 Da difetto.
0.3 F Giordano da Pisa, Prediche sulla Genesi, 1305 (pis.>fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Stat. volt., 1348.
In testi sett.: Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. castell., XIV sm.
In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.6 N Spesso non è possibile distinguere esattamente fra i vari signif.
0.7 1 Che manca di qsa per essere completo, sufficiente, capace di avere certi effetti o svolgere determinati compiti; incompleto, insufficiente. 1.1 Che non ha qsa. 1.2 Che non ha qsa che sente come necessario; che avverte il bisogno o la necessità di qsa che non ha; bisognoso, desideroso. 1.3 Assente (?). 2 Che presenta delle imperfezioni, che non è perfetto o in qualche modo adeguato; imperfetto, inadeguato. 3 Che presenta o si macchia di errori o colpe; erroneo; vizioso; colpevole, peccatore.
0.8 Maria Clotilde Camboni 18.03.2004.
1 Che manca di qsa per essere completo, sufficiente, capace di avere certi effetti o svolgere determinati compiti; incompleto, insufficiente.
[1] F Giordano da Pisa, Prediche sulla Genesi, 1305 (pis.>fior.): se pur uno Angiolo fusse meno, dicono i Santi, sarebbe difettuoso il mondo; come se fusse meno la luna, o il mare... || Moreni, Genesi, p. 36.
[2] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 49, pag. 69.12: la femena [[...]] è molto defectuosa en l'anema, com'è dicto k'ela manca en raxon et eciamdio en lo corpo per respecto all'omo.
[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 21, pag. 578.5: Ciascun'altra stagione, da questa [[=il plenilunio]] infuori, [[la luna]] difettuosa e laida ci appare...
[4] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 20, pag. 94.9: chista istoria esti difettuosa in multi cosi et killu chi la compossi non scripsi si non li cosi notabili ki foru fatti in killu tempu...
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 66, pag. 326.14: Non si può meritare dai fanciulli nel principio, come fecero gli angeli, però che gli angeli, incontanente che fuoro creati, conobbero tutto in uno punto [[...]]; ma i fanciulli sono difettuosi di ragione e d'intendimento.
1.2 Che non ha qsa che sente come necessario; che avverte il bisogno o la necessità di qsa che non ha; bisognoso, desideroso.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 44, pag. 231.29: la sete de' beni mondani [[...]] è difettuosa. Dimmi, quale è la cagione che ttu hai sete o fame? Questo è per difetto di vacuità di quella cosa che disideri, onde quando l'uomo hae bevuto, e la sete è spenta, ma quando n'era vòto, allora n'avea sete. Questa è la prima mala condizione di questa sete, cioè ch'è difettuosa di bene.
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 40, vol. 2, pag. 37.5: Se miriamo anco, come bisogno abbiamo delle creature, abbiamo materia di molta umiltà, perciocchè troviamo, che nulla creatura è tanto difettuosa, nè ha bisogno di tante cose a poter vivere.
[3] Dom. Scolari (ed. Follini), 1355 (perug.), par. 109.5, pag. 8: Per dì cinquanta ogniun difetuoso / Con fame e con dieta son pasati, / Tanto ch'egli arivonno a un gran fiume...
[4] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 16, pag. 165.6: l'avarizia nasce da difetto, e, nascendo da difetto, quanto più truova defettuosa la persona, più ringiovenisce in lei. L'uomo, quanto più invecchia, più è difettuoso; e l'avarizia, trovando il difetto, col difetto radoppia.
[1] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 248.8: feciono ragunare i Collegi sanza mettere su niuna altra persona, e faccendovi venire di que' che buona pezza erano stati difettuosi e non vi veniano...
2 Che presenta delle imperfezioni, che non è perfetto o in qualche modo adeguato; imperfetto, inadeguato.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 3, pag. 10.23: matti che mmai non ebbero senno né conoscimento per loro diffettuosa natura.
[2] Giunte a Restoro, XIV in. (it.sett./fior./eugub.), [7], pag. 257.10: Anche per queste cose difettuose si mostra ch'è una cosa che no ha difetto, ché sse tutte fussero difettuose, or da cui averebbero principio?
[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 18, 106-129, pag. 367, col. 2.9: indegno de tale prelatura: imprima, perché era çoppo del corpo; secondo, ch'ell'era cussí defettuoso de l'anima come del corpo; terzo, ch'ell'era figliol naturale, sí che avea quisti tri grandi defetti.
[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 2, pag. 655.23: ami e tema suo signore e riguardilo; e non mormori di lui né fuori di casa né dentro [[...]], ma se fosse defettuoso sí lo scusi e ricuopra suoi difetti quanto puote...
- Sost.
[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 118.23: Justiniano [[...]] delle leggi trasse il soperchio e il difettuoso... || Cfr. però Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.12, vol. 3, pag. 84: «d'entro le leggi trassi il troppo e 'l vano».
2.1 Che presenta delle deformità fisiche o delle malattie; deforme, malformato; malato, infermo.
[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 9, pag. 74.11: sono li nostri corpi più infermi et più defectuosi che li corpi delli animali, ché li animali non ànno tante infermitadi come noi.
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 208.31: Igneo vigore è a quelli semi e celeste origine, quanto non so tardi i languidi corpi, quanto le terrene parti e le membra mortali non so difettuose. || Cfr. Aen. VI, 732: «moribundaque membra».
[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 45, vol. 2, pag. 80.15: In qualunque dunque modo l'uomo sia fatto difettoso, e mostruoso del corpo, non se ne dee curare, purchè l'anima stia bene.
[4] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 96.3: comperando di grandi cavalli e destrieri, ed altri di taglia, difettuosi e magagnati, vi spese assai del suo in volerli guarire...
3 Che presenta o si macchia di errori o colpe; erroneo; vizioso; colpevole, peccatore.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 60, pag. 297.17: Idio fece l'uomo sopra tutte le criature: dunque come è difettuoso più che l'altre creature, e perché ha meno virtù?
[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 57.1: conciò sia cosa che noi siamo tutti difettuosi non possiamo fare bene niuno, che noi possiamo dire a ragione che sia nostro movimento, ma solamente si muove da Dio.
[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 440.3: il giudicio nostro è defettuoso e falso...
[4] Stat. volt., 1348, cap. 25, pag. 45.2: Quando alcuno de' frategli de la detta compagnia non fusse bene ubbidiente e commettesse difetto, per lo quale la compagnia potesse avere o ricevere schandalo, che 'l priore incontanente [[...]] lo chassi [[...]]; e se 'l priore quello cotale così difettuoso incontanente nol cassasse...
[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 31.10: tucti li figli di lu peccaturi Adam et di la peccatrichi Eva nacxinu difictusi et viciusi et irregulari...
[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 14, pag. 177.23: una cosa parea che avese de reprende' e defetuosa, ço che alcuna volta era sì alegro e mostrava tanta leticia che chi no l'avese conosuo no averea posuo creder ch'elo fuse omo vertuoso.
[7] Stat. castell., XIV sm., pag. 147.25: el detto p(ri)ore debbia avere amedo' le parti e vedere quale è defetuoso e chomandare a lui, a certo te(r)mine, che 'l debbia avere satesfatto ed essare en concordia amendo' le parte.
[1] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 16, pag. 260.22: Guarda ch'ogni animale cerca riposo, e fugge fatica e ogni cosa che conosce li sia difettuosa e nociva, quanto puote...
[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 449, pag. 409.31: respoxe: «questa non hè çià bona paxie, quando ella sè per forza vignuda, et ala fin aparà la felonia, perché questa sì è la paxe defetosa».
[u.r. 06.07.2007]