DIFFALLARE v.

0.1 ddifalliante, difaglia, difalerà , difalla, difallano, difallianti.

0.2 Da diffallire (cfr. Cella, Gallicismi, pp. 386-387).

0.3 Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.); Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.).

0.5 Costr.:

a) assol.: «qui difalla la nostra compagnia», Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.).

b) difallare a qsa: «difaglia al quale che sia di questi tre», Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.).

c) con l'oggetto diretto: «cciò che difallano», Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).

0.6 D diffallanza, diffallire.

N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Non compiere o smettere di compiere una determinata azione; non mantenere fede a un impegno preso. 1.1 Estens. Incorrere in un'omissione o in un errore. 1.2 Non essere più presente; venir meno, mancare.

0.8 Maria Clotilde Camboni 22.03.2004.

1 Non compiere o smettere di compiere una determinata azione; non mantenere fede a un impegno preso.

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 116, pag. 114.4: l'uno de' membri si è di sé tenere e guardare di peccare; l'altro membro si è di menare a fine la penitenzia che gli fia comandata; né già neuno no sarà veracemente confesso perch'egli difaglia al quale che sia di questi tre.

1.1 Estens. Incorrere in un'omissione o in un errore.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 29, par. 7, pag. 503.25: Per chagione di ciò, io ò llassciato te in Creti, affine che cciò che difallano tu correghi...

1.2 Non essere più presente; venir meno, mancare.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), App., pag. 393.10: Ai Dinadam, mio bello dolce amico, qui difalla la nostra compagnia.