0.1 desfamada, desfamado, diffamata, diffamate, diffamati, diffamato, disfamate, disfamati.
0.2 V. diffamare.
0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.
0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Paolino Minorita, 1313/15 (venez.).
In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.
0.7 1 Che ha una certa fama o nomea, generalmente negativa; pubblicamente noto come vizioso; tacciato.
0.8 Maria Clotilde Camboni 29.03.2004.
1 Che ha una certa fama o nomea, generalmente negativa; pubblicamente noto come vizioso; tacciato.
[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 28, pag. 35.10: Li Thebani, çente desfamada de homicidii e de luxuria e de dislieltade...
[2] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), pag. 83: s'egli avverae, ch'egli meni di Grecia alcuna nobile donna, agevolmente potrae avvenire, che noi per lo suo scambio potremo racquistare Exiona, per la quale cosa la diffamata schiatta di tutta la nostra generazione per manifestamento del parlante vituperio è adontata.
[3] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 32.27: date remedio a questa çittade, ch'ella non perischa per uno desfamado roffian.
[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 27, 34-48, pag. 646.31: l'autore nostro, volendo che questo suo libro sia repertorio di tutte le persone diffamate e di tutte le persone virtuose note a lui infine al suo tempo, àe nominato ne la prima cantica le persone diffamate, e ne la seconda e tersa le persone degne di loda...
[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 160.5: In questo tiempo orribile paura entrao l'animi delli latroni, micidiari, malefattori, adulteratori e de onne perzona de mala fama. Ciasche diffamata perzona iessiva fòra della citate nascostamente, secretamente fuiva.
1.1 Sost. Chi è pubblicamente accusato (più o meno giustamente) di qsa.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 20, vol. 2, pag. 242.9: se conpetente et proba[bi]le fama sarà contra l'accusato et denuntiato o vero diffamato, o vero colui contra el quale si facesse la inquisitione...
[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 91, pag. 271.29: Gran pazzia è temere d'essere disfamato da' disfamati.
[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 24, pag. 620.17: quello officio faciano e contra li suspecti e diffamati d'eresia...
[u.r. 29.11.2019]