DIGIUDICARE v.

1 Giudicare moralmente.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 13, pag. 130.1: Anche, secondoché ne ammonisce l'Appostolo, digiudicate voi medesimi e mettete ragione con voi stessi la mattina e la sera, ed esaminatevi diligentemente, e se trovate in voi alcun difetto, ammendatelo e punitelo...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 28, proemio, pag. 605.12: Onde la virtù della divina agguaglianza nelle Scritture è assomigliata al trono del fuoco [per] la sottigliezza della conoscenza, con la quale Iddio, le cose significate digiudica per sè, tutte le cose esamina e giudica per lo impito della virtù, alla quale nulla puote resistere.

[3] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 2, pag. 438.18: E puossi dire, ch'elli invochi queste virtudi e potençe tutte e tre: l'una a sottilmente aprehendere ciò che lli sensi corporali o vuoli lo 'ntellecto li aministerrae, l'altra a digiudicare quello ch'è dengno di memoria, la terça a conservare quell[o].

[4] Gl Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 9, vol. 2, pag. 202.22: E questo vuol dire s. Paolo, quando dice: Si nosmetipsos dijudicaremus, non utique judicaremur. Se noi, dice, ci dijudicassimo, cioè mettessimo ragione con noi stessi, e punissimoci, Dio non ci giudicherebbe...

[5] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Gb 12, vol. 5, pag. 44.7: [11] Or non digiudica l'orecchio le parole, e le mascelle del manucatore, lo sapore? || Cfr. Iob 12, 11: «nonne auris verba diiudicat».

[6] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Sap 12, vol. 6, pag. 127.1: [18] Ma tu, signoreggiatore di virtù, digiudichi con tranquillitade, e con grande riverenza ne disponi noi; la potenza è sotto te, quando tu vuoli. || Cfr. Sap 12, 18: «cum tranquillitate iudicas».

[u.r. 11.07.2011]