COMMIATO s.m.

0.1 chomiato, chomiatto, chommiato, chonbiado, chonmiato, chumiado, chumiato, combiado, combiato, comïad, comiado, comiao, comiat', comiato, comïato, commiado, commiati, commiato, commiatu, conbià , conbiadho, conbiado, conmiato, conviato, cumbiado, cumiá, cumià , cumiado, cumiato, cummiato.

0.2 Lat. commeatus (DELI 2 s.v. commiato).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).

0.5 Locuz. e fras. a commiato di 3.1; dare commiato 1; donare commiato 1; mal commiato 2.5; per commiato di 3.1; pigliare commiato 1; prendere commiato 1; togliere commiato 1.

0.7 1 Licenza di partire, congedo; espressione con cui si manifesta l'intenzione o il permesso di allontanarsi. 1.1 Distacco, separazione (anche in senso psicologico). 2 Licenziamento, rimozione o allontanamento (di subalterni); espulsione (di avversari). 2.1 Benservito (con cui la dama licenzia il corteggiatore). 2.2 Ripudio (del coniuge). Dare commiato. 2.3 Ricompensa (con cui si congeda un subalterno), viatico; lascito elargito a suffragio di un defunto. 2.4 [Milit.] Congedo o licenza temporanea dal servizio concessa a militari. 2.5 Locuz. nom. Mal commiato: cacciata imposta con le armi. 3 Permesso, autorizzazione; facoltà (di andare o venire). 3.1 Locuz. prep. A, per commiato di qno: per volontà, con licenza di qno.

0.8 Linda Pagnotta 01.10.2002.

1 Licenza di partire, congedo; espressione con cui si manifesta l'intenzione o il permesso di allontanarsi.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), D[ubbie] 1.36, pag. 387: e io ne so' alegro e vivone gioioso, / de l'amoroso - rimembrar<e> ch'io faccio, / quando in braccio - io vi tenia baciando, / adomandando - l<o> comiato in sollacio.

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1857, pag. 240: Per così bel commiato / n'andò da l'altro lato / lo cavalier gioioso, / e molto confortoso / per sembianti parea / di ciò ch'udito avea...

[3] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 436.24: «O dolse acolta e amaro cumiato, non per mei degno, ma per tei mei mostrarmi, consillia lo mio isconsilliato consillio!»...

[4] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 12, pag. 128.4: «Eo vollio che debbi lo tuo oste partire e per acordo a me lasci el cor tuo e 'l mio ne porti, e siano sempre uno in tucta simillianza». E così fo el comiato sor partire.

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 20, 61-69, pag. 405, col. 2.2: Quando venne al die della partença... da Napulli, ed el foe dal dito Carlo a chederli comiato e per savere s'el lie volesse comettere alcuna cosa...

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 10, pag. 67.11: Deo licenzia lo re che Feliciano entrasse. Feliciano, auto commiato, disse allo figlio: «Sta' qui.

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 133, pag. 295.22: Rosso rispose come si convenìa, e nel commiato disse: - Ogni acconcio d'Uberto è mio, e spezialmente essendo de' miei Signori...

- Avere qno a commiato: accomiatare.

[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 56, pag. 128.19: E poi che m'ebbero così a commiato, io mi misi in mare e tanto andai ch'io trovai Nestor. || Se non è aplografia per acommiat[at]o.

- Locuz. verb. Dare commiato (a qno o qsa): congedare; allontanare, respingere (anche fig.).

[9] Jacopo Mostacci (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), 59, pag. 144: La disïanza - non si pò stutare / senza di quello che 'nd'ha lo podere / di ritener' e di darme cumiato, / como la cosa si possa compire.

[10] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 53, pag. 5: E' do cumiá a l'inverno e men la primavera...

[11] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 18.42, pag. 129: Guigliardone ademanno per Dio, / acconciando ce vo el ditto mio; / ma molto me par che sia rio / colui che mi comïato.

[12] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 24, cap. 1, par. 7, pag. 381.15: Ambruogio, in Sermone. Quando il ventre è ripieno, alle virtù commiato.

- Locuz. verb. Donare commiato (a qno).

[13] Novellino, XIII u.v. (fior.), 64, pag. 272.5: Ora avenne ch'e' ritornò per prendere gioia di lei, sì come solea. La donna li donoe commiato.

[14] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 433, pag. 455.8: Quando la reina Eccuba intese la risposta di suo figliuolo, ella l'abraccicha e bacia più di .c. fiate molto dolcemente; poi li dona comiato.

[15] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 13, pag. 412.3: Signiore, disse il Prenza, e io vi terrò il convenente, s'io potrò: ma ora mi donate commiato e scorta che io me ne possa andare come cavaliere».

- Chiedere, domandare commiato.

[16] Federico II, Dolze meo, a. 1250 (tosc.), 33, pag. 52: Dolze mia donna, commiato / domando sanza tenore...

[17] Novellino, XIII u.v. (fior.), 19, pag. 174.10: Rischiarossi il tempo. Li maestri chiesero commiato e chiesero guiderdone.

[18] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 155.5, pag. 64: Sextusso chiese commiato in quel tanto / da poi che seppe i suoi proponimenti.

[19] San Brendanoven., XIV, pag. 264.1: Et eli cusì fe, et abiando questo fato, eli domandà conbiado a lo procurador che iera là con eli...

- Locuz. verb. Pigliare, prendere, togliere commiato (da qno).

[20] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 57.7: Accardo Latino ch'aconciasse sue biçogne per andare con lui in Cicilia, e presero commiato dal re del mese di gennaio nel MCCLXXXI...

[21] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 179.3: ella aparecchi li suoi arnesi e prenda commiato da' arenti e da' vicini.

[22] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 7, pag. 497.19: Quando ciascuno ebbe fatta la sua preghiera, sì prese colui comiato dal santo romito, e rendelli pieno lo suo barletto...

[23] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 221.2: quella siando laldada sí esser verzene, abiando tolto combiado e lla licentia, intrà in monestiero.

[24] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 33.17: Commiato prese Enea da lo bono Anchise...

[25] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 451.15: Le quali cose così ragionate, Pari, avendo preso commiato da Elena, umilemente colla sua conpagnia uscì del tenpio...

[26] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 12, pag. 102.6: Vivante demora en corte de lo conte doie dì e puoie se parte e prende comiato da lo conte e da sua dama e da tutta l'altra gente e torna al castello de Coragino...

[27] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1096, pag. 255: Lo inperadore in Aquila venire devisione; / Prese combiato, et lo re li lo donone...

[28] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 27, pag. 214.13: Questo spirito che parla qui è lo spirito del conte Ghuido da Montefeltro e dicie contro a Virgilio, quando il vide pigliare chomiato da Ulisse e Diomede...

[29] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 133.23: Allora San Brandano chiama a sé quel frate e poi disse a tutti e' frati: «Togliete comiato da llui».

[30] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 33., pag. 295.4: E cossì, prendendo cumiato Ulixe de lo re Ydumeo, montao sopre delle nave e vennessende a lo re Altenore...

1.1 Distacco, separazione (anche in senso psicologico).

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 619, pag. 621: Poi qe dirà li falsi cristïan, / ch'unca per Deu no vols esser human? / Al departir reu comïad avrà.

[2] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 543.23: Quello che fi dado de leçier nodriga mal longo amor; lo raro cumbiado è da fir mescedado ali aliegri çuoghi.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 67, Ascensione, vol. 2, pag. 631.23: la madre mostra al figliuolo, il petto e le mammelle, il figliuolo mostra al padre il lato e le piaghe; non potrà dunque essere commiato veruno colà dove sono cotanti segnali d'amore».

2 Licenziamento, rimozione o allontanamento (di subalterni); espulsione (di avversari).

[1] Stat. sen., 1305, cap. 19, pag. 27.17: E possa el detto offiziale vendere e comprare bestie, e dare comiato a li fanti e a li familiari, e possali pónare da chi li parrà più utele per la utilità del detto Spedale.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 6a, cap. 80, vol. 2, pag. 531.31: Et li signori podestà et capitano, o vero a cui di loro così detto et denuntiato sarà, sia tenuto et debia sotto pena di V .C libre di denari senesi [[...]] dare commiato al detto cotale officiale o vero officiali, et rimuovere et cassare et esso o vero essi da l'officio irrevochevolmente cacciare...

[3] Stat. sen., c. 1318, cap. 109, pag. 103.30: et ordinare disciplina e pena e punizione, la quale degga essere data et imposta e facta al detto frate peccatore de le cose commesse e fallate, per incarceramento [[...]] o vero per discacciamento e comiato, o vero in altro modo e forma...

[4] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 19.11, pag. 735: E s'e' non sent' e vede e' monti varca, / la gente bolognese veggio scorsa / a dargli maggior graffi e maggior morsa, / che mai non fe' leone a bestia parca. / Ma s'egli avrà ben letto o 'nteso Cato, / e' sarà savio e fuggirà el romore / e non aspetterà villan commiato.

[5] Stat. sen., Addizioni c. 1320-75, [c. 1320], pag. 122.5: enfra VIIJ dì prossimi doppo la detta approbazione e cerna per lo detto rettore e vicaro a que' cotali che fussero da cacciare sia dato e debbiasi dare commiato...

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 66, terz. 82, vol. 3, pag. 240: i Reggenti, / nimici di Castruccio a tutte l'ore, / perchè del Bavero eran malcontenti, / cacciar di Pisa con aspro commiato / gli usciti di lor Terre, ed altre genti.

[7] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 186.44, pag. 202: Se non mi credi, ascolte: / de le tue terre i poveri comiato / ebbon ne l'anno caro, ove Fiorenza / a lor mantenne il fiato...

2.1 Benservito (con cui la dama licenzia il corteggiatore).

[1] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 34.8, pag. 752: ché stato i' son servente, e son, d'Amore / senza me dipartir né sceverare, / ed or mi veggio, senza colpa, dare / villan commiato a mi' gran disinore.

[2] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 162, pag. 710.14: Cioè: perché ti dà comiato la femina, da che l'animo suo desidera altro che il marito?

[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 63.14: quelle che ti danno e quelle che te lo negano sono allegre d'esser pregate e, se pur t'è ditto no, cutal cumiato è siguro. || Cfr. Ov., Met., I, 346: «repulsa».

2.2 Ripudio (del coniuge). Dare commiato.

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 34, pag. 45.16: Sì co nu leçemo en Valerio Maximo ke Sulpicio sapiando ke la mojer era andada co lo cavo deschoverto per la terra, sì li dè commiado.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 105, S. Pietro in Vincoli, vol. 2, pag. 881.10: Antonio, ch'era lascivo e carnale, abbiendo per moglie la serocchia d'Ottaviano, sì le diede commiato e tolse per moglie Cleopatra, reina d'Egitto.

2.3 Ricompensa (con cui si congeda un subalterno), viatico; lascito elargito a suffragio di un defunto.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 190, vol. 2, pag. 313.15: Et neuno giollaro o vero huomo di corte o buffone, volgarmente intendendo, possa avere commiato in pecunia o vero dono alcuno...

[2] Stat. fior., XIV pm. (3), pag. 162.22: Et che per cagione d'alcuno morto overo mistiere non si possa dare alcuno conmiato né a la chieza né a casa né altro per la dicta cagione, a la pena di lr. XXV chi tale commiato desse o facesse dare per ciaschuna volta.

2.4 [Milit.] Congedo o licenza temporanea dal servizio concessa a militari.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 20, pag. 63.16: ne' brievi si scrivono le nomora di coloro che fanno i servigj per quelle persone a cui è data la licenza, e scrivevansi ancora a cui è dato commiato, e quanto tempo...

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 32, vol. 1, pag. 171.14: I Padri si dubitarono, s'egli dessero commiato alle genti dell'arme, che il popolo non tornasse a fare suoi concilii privati...

2.5 Locuz. nom. Mal commiato: cacciata imposta con le armi.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 56, terz. 20, vol. 3, pag. 124: Nel predetto anno li Guelfi da Fano / cacciaro i Ghibellin con mal commiato / fuor della Terra, colla spada in mano.

[2] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), V, ott. 41.8, pag. 242: appresso poi di Febbraio vegnente / Pecciole riforniron bene, e bello, / ed uscì loro addosso alcuno aguato / delli nimici, a' qua' dier mal commiato.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 231, pag. 597.10: - Non ci dare più briga, vattene con esse; ché, se elli ti ci giugne, te n'anderai con mal commiato; ti consiglio per lo migliore.

3 Permesso, autorizzazione; facoltà (di andare o venire).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 28.49, pag. 105: Se m'avesse commiato / di partire donato, / non blasmerëi, poï che fallasse...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 6, pag. 139.18: Li abeverati Romani ebbero commiato d'andare ove volessero.

[3] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 22, pag. 29.3: et però io vo dò cumiato che ve ne andiate voi e vostra donzella in qual parte voi volete: ché io vo chetto oramai tutte bataglie.

[4] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 91, pag. 22: «Lu nume meo no te dico, no te pese, / perciò che commiatu no ne prisi.

[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 140, pag. 200.7: A voi comando io che none assembrate con nostri nemici senza mio chomiato».

[6] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 49, pag. 182.20: E dimorato che Lancialotto vi fue da trenta giorni, sì prende commiato a tornarsi alla città del Camellotto...

[7] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 42, pag. 160.21: Assai parlarono dell'aventura del Santo Gradale in tra li due cavalieri et lo produomo, et di quella notte pregò tanto Galeotto Melianse ch'elli li diè cumiato ch'elli andasse quando li piacesse...

3.1 Locuz. prep. A, per commiato di qno: per volontà, con licenza di qno.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 11.35: Elli è nostro ch'elli il ci lasciò a suo comiato prendere il tracortese Iesù Cristo, e il tralargo, e al suo diretano testamento fue il più gran tesoro ch'elli ci potesse lasciare...

[2] Dante, Rime, a. 1321, 49.21, pag. 185: Dico che bel disdegno / sarebbe in donna, di ragion laudato, / partir beltà da sé per suo commiato.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 143, pag. 201.28: Sì li dice in tal maniera: «Bel padre, io me n'andarò a vostro comiato e voi, sire, fate vostra schiera, sì come valente e savio die fare...

[4] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 15, pag. 125.7: Allora disse messer Lancialotto: «Io me n'anderò a vostro cumiato quando voi piacerà di darlomi, ché voi non lassere' io mai per mia volontà».

[u.r. 10.11.2020]