CAPACITÀ s.f.

0.1 capachitati, capacità , capacitá, capacitade, capacitate, capagitade, capaxio, chapacità .

0.2 Lat. capacitas, capacitatem (DELI 2 s.v. capace).

0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 2.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>; Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.); Stat. castell., XIV sm.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. a capacità di 1.3; di capacità 1.4, 1.5.

0.7 1 L'essere in grado di ricevere e contenere qsa al proprio interno; la possibilità di ricevere e contenere qsa al proprio interno. 1.1 Fig. 1.2 La misura di ciò che qsa può ricevere e contenere al suo interno; la sua grandezza. 1.3 Locuz. prep. A capacità di: in misura tale da poter contenere qsa. 1.4 Locuz. agg. Di capacità (di): tale da poter ricevere e contenere una certa quantità di qsa al proprio interno. 1.5 Locuz. agg. Di capacità : grande, di una certa misura (più o meno det.). 2 La possibilità di fare qsa da parte di qno; l'essere in grado di fare qsa. 2.1 La possibilità di capire qsa da parte di qno; l'essere in grado di capire qsa.

0.8 Maria Clotilde Camboni 09.04.2004.

1 L'essere in grado di ricevere e contenere qsa al proprio interno; la possibilità di ricevere e contenere qsa al proprio interno.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 9, pag. 314.2: anche di costei è limitatore colui che da nulla è limitato, cioè la prima bontade, che è Dio, che solo colla infinita capacitade infinito comprende.

1.1 Fig.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 10, pag. 25, col. 18.26: Quintodecimo capacità di gloriosa gratia.

[2] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 17, pag. 138.5: Della quale insaziabilità possiamo assegnare quattro cagioni. La prima si è la capacità dell'anima, la quale è capace di Dio. Onde dice san Bernardo: Niuna cosa, che sia meno che Dio, la può empiere, nè saziare.

1.2 La misura di ciò che qsa può ricevere e contenere al suo interno; la sua grandezza.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 522.13: È la capacitade di questo fosso XI miglia di lungo, e mezzo di largo.

1.3 Locuz. prep. A capacità di: in misura tale da poter contenere qsa.

[1] Stat. castell., XIV sm., pag. 151.34: E che lla detta fratenita non possa mai aquistare posessioni fore del luogo nostro, nè hedificare churiose e alt(r)e case se non solamente a capacità e a bastança di conpanni, con ciò sia cosa che 'l nostro Singnore (Gesù) (Cristo) descendesse della gloria de Dio Padre, volse a sé despensare la pove(r)tà.

1.4 Locuz. agg. Di capacità (di): tale da poter ricevere e contenere una certa quantità di qsa al proprio interno.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 218, vol. 1, pag. 180.31: statuto et ordinato è, che si faccia et fare si debia, per lo comune di Siena, el borgo in Paganico, nel luogo ordinato, lo cui circuito sia et essere debia di capacità di CL case, o vero infino di CC case.

1.5 Locuz. agg. Di capacità : grande, di una certa misura (più o meno det.).

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 665.12: la forma tonda è di maggiore capacitade dell'altre, sì come si vede nelli corpi capaci.

[2] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 149, par. 1, vol. 2, pag. 542.26: El caldarello de l'olio sia e essere degga de quilla medesma capacitade e grandecça secondo cho' fo e essere è usato.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 11, pag. 122.19: E gettate le ancore delle nave in mare, e lle nave ben fermate et ordenate a quillo puorto, lo quale fo de tanta capacitate che tutte quelle nave nce pottero ben capere...

2 La possibilità di fare qsa da parte di qno; l'essere in grado di fare qsa.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 11 parr. 1-3, pag. 41.8: appare manifestamente che ne le sue salute abitava la mia beatitudine, la quale molte volte passava e redundava la mia capacitade.

[2] ? Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 19, pag. 96.16: De l'altre due parti lasceremo, cioè de la capacitade e de la libertade e sicurtade.

2.1 La possibilità di capire qsa da parte di qno; l'essere in grado di capire qsa.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 2, cap. 6, pag. 42.15: alcune cose magiurmente sono da lassare ke de cercare per la loro sotilità, k'è molto dura cosa a manifestare sì brevemente in vulgare de sì alte cose le quali trapassano la nostra capacità .

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 60.31, pag. 240: Queste quattro spogliature più che le prime so dure; / si le dico, par errure a chi non ha capacitate: / de lo 'nferno non temere e del ciel spem non avere, / e de nullo ben gaudere e non doler d'avversitate.

[3] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 164.18: da l'anima così clarificada e informada ven la industria dey bon costum e la honesta vita e la capacità dey sen e la nobilità de quele vertù...

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 1, 112-129, pag. 44, col. 2.5: Si è da notare ch'el è alcune cose che se possono savere e cognoscere per razone e per scienzia umana; alcune ne sono, ch'ènno sí alte e remote da l'umano intelletto, che la nostra capacità no li pò giugnere...

[5] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 23.12, pag. 30: Clio è l'amor ch'a 'mparar ci richiere, / et Euterpe scientia acquistare, / Melpomine dilecto di studiare, / Talia gran capacità empiere, / Pollimia gran memoria ritenere...

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 5, par. 1, vol. 1, pag. 81.13: item alcunu li cosi longui breviando sicundu la capachitati di lu intellectu di lu scripturi, sicundu la idoneitati di lu intellectu di lu primu audituri...

[u.r. 13.10.2020]