0.1 considerança, consideransa, consideranza, considransa.
0.2 Da considerare.
0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.).
In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.).
0.7 1 Riflessione, meditazione, osservazione; pensiero concentrato su qsa. 1.1 [Nel lessico relig.:] meditazione, raccoglimento. Fras. Fare consideranza: concentrare la mente (in partic. su Dio o sulle cose celesti). 2 Capacità di esaminare ragionando. 2.1 Fras. Avere consideranza in qsa: fare attenzione, badare, ritenere importante. 3 Pregio, valore, merito; prestigio, autorità.
0.8 Ilaria Zamuner 16.01.2004.
1 Riflessione, meditazione, osservazione; pensiero concentrato su qsa.
[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), canz. 2.1, pag. 263: Fina consideransa / m'ha fatto risentir (c'avea dormuto) / de lo gioioso meo innamoramento.
[2] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 199.15: [41] Poi dice: non à dilecto ma consideranza. E qui pone il terzo effetto dell'amore lo quale è contemplatione, ov'è da sapere che l'amore è un trahimento di disiderio inverso de la cosa amata, onde quando questo movimento del disiderio non può pervenire a la cosa a la quale tende, allora, non potendo l'amore avere dilecto, muove a contemplatione, ché interviene spesse volte che 'l desiderio tende con grande honore nella cosa la quale non si può avere.
1.1 [Nel lessico relig.:] meditazione, raccoglimento. Fras. Fare consideranza: concentrare la mente (in partic. su Dio o sulle cose celesti).
[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 10.111, pag. 522: Co lo to core fa' considerança, / nanti ke mangni, como lL'ài servuto / a lo Signore ke fa la prestança / de tucto quanto bene ài receputo...
2 Capacità di esaminare ragionando.
[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 5.56, pag. 467: Radobla canoscenza / che 'n voi tuttora mira, / ché chïunqua vo mira / non ha consideranza...
2.1 Fras. Avere consideranza in qsa: fare attenzione, badare, ritenere importante.
[1] Mazzeo di Ricco (ed. Catenazzi), XIII sm. (tosc.), 37, pag. 210: Ben è malvagio chi bon fatto ubria, / ma quelli è stramalvagio e scanoscente / che gran rispetto mette in obrïanza; / ed io avendo in ciò consideranza, / non son più vostro e voi non tegno mia, / così m'avete punto duramente.
[2] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 34.7, pag. 101: Saver dovete ben ch'è la mispresa, / onde colpate me, senza fallanza, / ché mai in ciò non èi consideranza / né già per me non fu, bella, commisa; / ch'eo posso propiamente invero dire / che mai non fu né fia alcun gradaggio / più m'aggradasse che di voi servire.
3 Pregio, valore, merito; prestigio, autorità.
[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 5.60, pag. 467: m'avete ben saccenza / che chi voi serve e smira / non pò fallir, se mira / vostra consideranza...
[u.r. 28.05.2009]