CORDIALE agg.

0.1 cordiale, cordïale, cordiali, cordialissima.

0.2 Lat. mediev. cordialis (DEI s.v. cordiale 1).

0.3 Frate Ubertino, XIII sm. (tosc.): 1.2.1.

0.4 In testi tosc.: Frate Ubertino, XIII sm. (tosc.); Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).

In testi sett.: Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.).

0.7 1 Che viene dal cuore, sentito in modo profondo (detto di un sentimento, un moto dell'animo); intenso, sincero. 1.1 Che manifesta dolore, accorato. 1.2 Che sente intensamente il sentimento che manifesta. [Detto di un nemico:] acceso da profondo odio. [Detto di un amico, di un servitore:] legato da un sincero e profondo sentimento di affetto; affezionato, devoto. 2 [Med.] Che ha effetti benefici, ristoratori; corroborante, tonico. Anche fig.

0.8 Milena Piermaria 15.04.2004.

1 Che viene dal cuore, sentito in modo profondo (detto di un sentimento, un moto dell'animo); intenso, sincero.

[1] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, prol., pag. 2.11: Quando la biada virgene passa e sovramonta, li angeli [son] in contenplation altissima [[...]], e li martiri in constantia aserbissima e li confessori in pietade cordialissima...

[2] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 4, pag. 54.25: imperò ch'io mi ricorderò delle piaghe del Signore mio, e vedrò per la ferita del lato il cordiale amore, per lo quale mi ricomperò.

[3] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 89, pag. 171.3: levansi con uno cordiale dolore per la pena che lo' séguita doppo el peccato commesso...

[4] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 160, pag. 385.19: E perché da me hanno ricevuto questo cento, stanno in ammirabile allegrezza cordiale.

1.1 Che manifesta dolore, accorato.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 4, pag. 80, col. 22.12: Et però è da considerare la pietosa cordiale lamentatione che facea la Donna e Iosep quando ismarrirono nel tempio el nostro salvatore.

[2] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 89, pag. 170.21: Se egli ha dolore, l'occhio el manifesta; e se egli è dolore sensitivo, gitta lagrime cordiali che generano morte, perché procedevano dal cuore...

1.2 Che sente intensamente il sentimento che manifesta. [Detto di un nemico:] acceso da profondo odio. [Detto di un amico, di un servitore:] legato da un sincero e profondo sentimento di affetto; affezionato, devoto.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.35, pag. 182.4: Della sua morte molti ne furono contenti e allegri [[....]] e spezialmente se ne rallegrorono i Bianchi e Ghibellini, perchè era loro cordiale nimico...

[2] <Doc. ven., 1361 (04)>, pag. 96.21: fattali la reverencia che li chonviene, li debi recomandare intimamente la cetade de Ragusa et tuti li Ragusini soi cordiali servitori.

[3] <Doc. ven., 1374 (2)>, pag. 145.7: «Messer lo amirallo, li gentilhomini et lo comun de Ragusa, vestri cordiali amici...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 128, pag. 283.6: il quale avea uno suo cordiale amico e servidore, della famiglia de' Pazzi di Firenze...

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 5, pag. 15.9: Questo Castruccio fu de' così savi, astuti e coraggiosi signori, come fosse nel mondo già è gran tempo; e guerreggiando, e dando assai che pensare a' Fiorentini, però che era loro cordiale nimico...

1.2.1 Che mostra affetto, amore; benevolo.

[1] Frate Ubertino, XIII sm. (tosc.), 2a.30, pag. 11: quel che di sovra al cielo / co l'oc[c]hio cordïale / lo [...] celestïale / [...] possa vedere: / non mischiam que[ll]o co le cose umane.

2 [Med.] Che ha effetti benefici, ristoratori; corroborante, tonico. Anche fig.

[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 69, col. 1.9: Lattovare cordiale da occhi. Ad idem il Cardinale Bianco usava questa polvere su ongni suo cibo per conservare lo vedere e per aumentarlo...

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 89, pag. 215.5: Carissime e dilettissime nostre in Cristo madri, e ogni bene, e ad noi vero conforto e cordiale ristorativo in ogni nostra necessità.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 261.8, pag. 313: Ma poi, lavate le mani e 'l cannale / gustando tra la rosa e 'l susinato, / quella che più conforta l'odorato / col gusto insieme par più cordiale.

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 2.105: che del Can de la Scala - è nato un fructo / sì dolce e cordïale, / c'ogni veneno o male / dove costui s'apressa star non ponno...

[u.r. 24.11.2020]