CREPATO agg./s.m.

0.1 crepata, crepato, crevada, crevato.

0.2 V. crepare.

0.3 Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.): 3.

0.4 In testi tosc.: Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.); San Brendano ven., XIV.

In testi mediani e merid.: Castra, XIII (march.).

0.7 1 [Detto della terra, della pietra:] che presenta fenditure, screpolato, venato. 1.1 [Detto di un albero:] che ha un'apertura. 2 Fig. [Detto del cuore:] scoppiato. 3 Colpito da ernia. 3.1 Sost.

0.8 Sara Ravani 26.04.2004.

1 [Detto della terra, della pietra:] che presenta fenditure, screpolato, venato.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 282, vol. 2, pag. 130.17: lo muro de la chiesa di Sancto Giovanni presso al vescovado di Siena, in molti luoghi sia crepato et fesso, sì che [[...]] minaccia ruina...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.99, vol. 2, pag. 149: Era il secondo tinto più che perso, / d'una petrina ruvida e arsiccia, / crepata per lo lungo e per traverso.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 141.8: e dice ch'era d'una petrina ruvida, però ch'era della materia de' peccati conglutinata; e dice, ch'era arsiccia e crepata d'ogni parte...

[4] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 9, 94-105, pag. 209.31: Crepata per dilungo e per traverso; cioè ch'avea crepature in ogni modo.

[5] San Brendano ven., XIV, pag. 248.6: e là da pruovo s'iera 'nde grii beli e molti grandi entro per quela tera crevada e intra l'erba...

1.1 [Detto di albero:] che ha un'apertura.

[1] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 34, pag. 25.1: La natura del picchio sì è tale che quando truova albero crepato con piccola intrata, quivi fa il suo nidio.

2 Fig. [Detto del cuore:] scoppiato.

[1] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), III, st. 50.4, pag. 174: Lo vivo se guarda le man in tale partito / che lo core ge pare essere crevato...

3 Colpito da ernia.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 49, pag. 53.13: se a colui ch'è gran bevitore dica: «Va' dormi di forza e forbiti gli occhi, da che gli t'ài messi a rivescio», o a colui ch'è crepato dica: «Va' racconciati il braghiere del ferro».

[2] Castra, XIII (march.), 25, pag. 917: O tu cret[t]o, dogl[i]uto, crepato, / per lo volto di Dio, mal lo fai, / che di me non puoi aver pur una cica, / se [già] non mi prend[ess]i a noscella.

3.1 Sost.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 147, pag. 339.2: Gnaffe! - dice costui - non so io; - e mettevasi le man sotto, e andava largo com'uno crepato.

[u.r. 11.08.2009]