0.1 crepuscolo, crepusculo, trepuscolo.
0.2 Lat. crepusculum (DELI 2 s.v. crepuscolo).
0.3 Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Metaura volg., XIV m. (fior.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Intervallo di tempo, successivo al tramonto del sole, caratterizzato da luminosità incerta. 1.1 Inizio (della notte), momento in cui fa buio. 2 Fig. [Detto della mente:] stato di non chiaro discernimento, disordine.
0.8 Sara Ravani 10.05.2004.
1 Intervallo di tempo, successivo al tramonto del sole, caratterizzato da luminosità incerta.
[1] Gl Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 22, ch., pag. 272.4: onde alquanti naturali dissero che il sole non si vede di notte com'elli si vede la mattina ne l'aurora e la sera nel trepuscolo, cioè poi ch'è tramontato...
[2] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XV, par. 13, pag. 668.4: Ci riguardava come suol da sera, cioè nel crepuscolo, che non è dì e non è notte...
1.1 Inizio (della notte), momento in cui fa buio.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 12, 58-60, pag. 226, col. 1.17: E siando quasi lo crepuscolo della notte... fo ad una delle porte della cità...
2 Fig. [Detto della mente:] stato di non chiaro discernimento, disordine.
[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 38, pag. 287.23: sì che già possiamo quasi, avvenga che non così chiaramente, vedere alcune cose de' fatti dell'altra vita quasi come in uno crepuscolo di mente, inanzi che si levi il sole dello perfetto conoscimento.
[2] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 43, pag. 270.23: sì che çà (lo) posamo (comprende'), avegna che non sì iairamenti, vei' alcune cose de li faiti de l'atra vita quasi como in um crepusculo de mente, avanti che se leve lo sol de lo perfecto conosimento.
[u.r. 30.11.2020]