CRESPO agg./s.m.

0.1 chrespi, chrespo, crespa, crespe, crespi, crespo, crispi.

0.2 Lat. crispus (DELI 2 s.v. crespo).

0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).

In testi sett.: Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 [Detto della pelle:] che presenta rughe, grinzoso. 2 [Detto dell'aria:] con vapore condensato in movimento. 3 [Detto dei capelli:] che ha ondulazioni, mosso, ricciuto. 3.1 Sost. Meton. Chioma (costituita dall'insieme di capelli crespi). 3.2 [Detto della barba e della peluria del volto]. 3.3 Estens. [Detto di pelo di animale e lana]. 4 [Detto di un tessuto, di un indumento:] che ha la superficie non liscia, pieghettato, arricciato. 5 [Con rif. a certe spezie:] che ha aspetto ruvido. 6 [Detto di una specie vegetale:] che ha gambo o foglia non lisci. 7 [Con rif. alla superficie di una piastra d'argento:] non levigato, ruvido.

0.8 Sara Ravani 22.05.2004.

1 [Detto della pelle:] che presenta rughe, grinzoso.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 153.11, pag. 308: Perciò ch'ò troppo crespa la mia fac[c]ia. / Figliuola mia, se Dio ti benedica, / I' non so chi vendetta me ne faccia / Se non tu, ch'i' per me son troppo antica».

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 176.4: Colui ch'à la fronte largha e distesa sì è conbattitore e ama mislee; e chi ll'àe crespa, e le crespe vengnano a valle, sì ssi crucia volontieri...

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 309.3: Omè misero, come tosto i corpi si sciampiano con crespa buccia, e lo colore che fue ne lo chiaro e pulito volto perisce...

[4] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 5, pag. 264.41: e elli scontró uno h(om)o vecchio fortemente, e avea la caira crespa e avea tucto lo corpo e lo capo canuto e li denti li erano caduti e cola lingua balbecticava.

[5] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 3, pag. 369.7: La faccia per li digiuni era diventata pallida, e crespa, e nientedimeno la mente bolliva di disordinati pensieri...

[6] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 13, pag. 98.20: Vecchiezza è sopra tutti i mali, però ch'ella infrigidisce il cuore, fa languire lo spirito, fa crollare il capo, fa la faccia crespa, la bocca sozza, i denti fracidi...

[7] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 82.20, pag. 81: Omè, Biondella mia, / [Rossella, Ricciutella! - che] m'apaga, / come se fosse dolce melodia. / [Ma, quando a lei m'] [a]presso, alor s'invìa / ver me la vecchia con la crespa pelle.

2 [Detto dell'aria:] con vapore condensato in movimento.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 7, pag. 47.11: e riguarderai tutto diritto, là ove tu vederai levare l'aere crespo, quasi come una nuvola leggera in sembianza di spargere rugiada, che ciò è segno d'acqua che è riposta sotto terra...

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 9, cap. 8, pag. 226.13: e ragguarda d'intorno sottil quanto puoi, e per me' dove vedrai l'aere levar di terra più crespa, e quasi rugiada spargere, quello è segno, che ivi sotto ha acqua sotterra...

3 [Detto dei capelli:] che ha ondulazioni, mosso, ricciuto.

[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 167.27: e cholorita per avenente modo; chapelli biondi e chrespi e lunghi; gli occhi chiari, amorosi e pieni di grazia...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 180.6: e àe il buccio e la charne sottile e rilucente; e àe i chapelli nè crespi nè piani...

[3] Fisiognomia, c. 1320 (tosc.), cap.01, pag. 23.21: Quelli che hanno li capelli piani, sono paurosi e lenti: e quegli che gli hanno crespi sono arditi ed artificiosi...

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 95, pag. 301.20: e che colui, ch'hae i capegli distesi non si mescoli con coloro, che gli hanno crespi, e rigottati.

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 20, pag. 95.7: Apresso la Magdalena d'i so' bei cavili chi eran crespi e luxenti a moho de file d'oro...

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 2.8, pag. 258: Questa parea mirar con gran diletto / un suo figliuol co' capei crespi e adorno, / ch'era dinanzi al suo vago cospetto.

[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 270.57, pag. 343: e i tuoi lacci nascondi / fra i capei crespi et biondi, / ché 'l mio volere altrove non s'invesca...

[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 111.5: Achilles fo homo de grande belleze, appe li capilli yundi ma crispi, appe li ochy gruossi e cynnatusi e l'aspiecto forte paguroso...

3.1 Sost. Meton. Chioma (costituita dall'insieme di capelli crespi).

[1] Dante, Rime, a. 1321, 44.15, pag. 158: Quand'ella ha in testa una ghirlanda d'erba, / trae de la mente nostra ogn'altra donna: / perché si mischia il crespo giallo e 'l verde...

3.2 [Detto della barba e della peluria del volto].

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, ott. 30.5, pag. 428: Di Pilos venne il giovane Nestore, / di Neleo figliuol, la cui etate / nelle vermiglie guancie il primo fiore / mostrava, poco ancora seminate / di crespo pel che d'oro avea colore...

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 6, pag. 22.17: egli era di forma bellissimo, negli atti piacevolissimo, e onestissimo nell'abito suo, e della sua giovinezza dava manifesto segnale crespa lanugine, che pur mo' occupava le guance sue...

[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 51.1: In verità tu dèi dir vero: non vedi tu come egli ha la barba crespa e il color bruno per lo caldo e per lo fummo che è là giù?

3.3 Estens. [Detto di pelo di animale e lana].

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 41, pag. 146.8: E sappiate che' leoni sono di tre maniere. L'una maniera son corti, e li velli crespi, e quelli non sono molto fieri.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 8, cap. 4, pag. 218.8: Di questo mese si mettono i montoni alle pecore. E voglionsi sceglier di lana grande, e morbida, e di grande corpo, lata fronte, lunga coda, crespa lana, e grandi granelli...

4 [Detto di un tessuto, di un indumento:] che ha la superficie non liscia, pieghettato, arricciato.

[1] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 107.3: Che paghamo per due fodare bianche crespe a sorcotto e per due paia di botte che llo mandamo a Pitiers e le portò messer Inofrio...

5 [Con rif. a certe spezie:] che ha aspetto ruvido.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 76.20: le noxie muschate [[...]] vuol essere grosse e sallde e vuol tegnir lo quarto de crespe che vien domandade aserbe e cossì sé 'lle bone e tante quanto da men d'aserbe ell'è meio e le fine se vol ponçere cum un ago e s'elle geta aqua l'è bone et inn alltra magnera non val.

[2] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 76.12: Item la chognosença del çençevro sì è a vederllo s'ello è destesso e qu'ello non sia crespo e sia solldo e grosso e sì se vuol çerchar a cortello s'ello è salldo e blancho e lo pllu blancho è mior cha 'l negro.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 360.36: Or nondimeno tutte ragione di gengiovi a volerli avere buoni, e quanto più sono grosse e grandi barbe tanto è più bello, e oltre a ciò vogliono essere netti di terra e con bella scorza piana piana e non crespa, e vogliono essere saldi e none intarlati...

6 [Detto di una specie vegetale:] che ha gambo o foglia non lisci.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 746.2: Quivi ancora abonda il serpillo, occupante la terra con sottilissime braccia, e il crespo bassilico, ne' suoi tempi imitante i garofani col suo odore...

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 5, cap. 4, pag. 180.9: Crespi diventano, se 'l seme in prima un poco si pesti: o se, nascendo l'appio, certi pesi si voltino sopr'esso...

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 23.69, pag. 155: Qui puoi vedere che così s'incespa / qua giù la gente, come in pianta fronda: / surge la nova e cade la più crespa.

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 481, pag. 482.4: Anche è un'erba lunga d'uno braccio o di meno, con foglie crespe e fiori violetti, con liste verdi, seme ritondo vermiglio, grande radice e grosse.

7 [Con rif. alla superficie di una piastra d'argento:] non levigato, ruvido.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 359.19: che quanto la piastra o pane o pezzo d'ariento à più piana la sua faccia di sopra e non crespa e più chiara e più bianca specchiata in colore d'ariento e non bianca nè torbida in colore di piombo o di rame...

[u.r. 30.11.2020]