CRISTALLO s.m.

0.1 christallo, crestagli, cristaldu,crestallo, crisstallo, cristal, cristalli, cristallo, cristallu, cristalo.

0.2 Lat. crystallum (DELI 2 s.v. cristallo).

0.3 Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Stat. perug., 1342; Doc. assis. (?), 1354; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 [Min.] Elemento naturale minerale, costituito da un corpo solido sfaccettato che ha aspetto trasparente e lucente. Estens. Minerale dal quale è ricavato un oggetto, considerato perciò prezioso. 1.1 [Come termine di paragone o similitudine, associato ai concetti di chiarezza, trasparenza e bellezza]. 1.2 Fig. Sostanza, materiale o corpo che per la sua trasparenza, lucentezza e assenza di colore assomiglia al cristallo. 2 Forma che l'acqua assume passando allo stato solido divenendo neve o ghiaccio (anche fig.). 2.1 Metaf. L'acqua gelida dei ruscelli. 2.2 Metaf. Il ghiaccio.

0.8 Valentina Gritti 04.03.2004.

1 [Min.] Elemento naturale minerale, costituito da un corpo solido sfaccettato che ha aspetto trasparente e lucente. Estens. Minerale dal quale è ricavato un oggetto, considerato perciò prezioso.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 17, pag. 571.25: Ad Santo Stephano in piscina palatium Cromatii prefecti et templum olivitreum, tutto facto de cristallo et de auro per artem mathematicam...

[2] Doc. venez. (>pis.-lucch.), 1263, pag. 27.11: e li scachi e le marelle sono de christallo e di diaspado...

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 31, pag. 240.14: Eranvi li arnesi nobilissimi; l'acque in vasi di cristallo.

[4] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 52.19: Capitol de cristal.

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 188.13: e narra com' egli vide la forma della orribile Medusa nello scudo del cristallo, ch'egli avea nel braccio manco...

[6] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 450.6: quando la pelle sotto la valle del mento alquanto s'adoppiava, pareva che gittasse isplendore di cristallo.

[7] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 234, par. 1, vol. 2, pag. 313.2: sia licito dal dì d'oggie ennante portare overo recare alcune fregiature, corone, entrecciature overo alcuno fornemento en pangne overo vestemente o en capo overo capucio overo endosso d'auro, d'argento, perle, pietra pretiosa, cristallo, vetrio, ambra, smalto, de quegnunque spetia, forma overo materia overo de seta.

[8] Gl Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 17, pag. 152.22: Cristallo è una petra clara e bianca. Et è aqua zellata in tropo fredo logo e llà o' regna per onne tempo, in Alemagna.

[9] Doc. assis. (?), 1354, pag. 51.9: Item per .I. cristallo per lo candelieri de sacristia lb. .III., s. .X..

[10] San Brendano ven., XIV, pag. 98.16: E quando fo cantado besporo, san Brandan comenzà pensar e dir e veder o' che iera fata la gliesia e vegando ch'ela iera quara da ogna parte, e tuti li alt(a)ri, vasieli, orzuoli e li càlesi de la gliesia, tute queste cose iera de cristalo clarisimo.

[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 22, pag. 199.29: e da uno canto erano certe grade de cristallo per le quale se saglyva de sopre a quillo tabernaculo.

1.1 [Come termine di paragone o similitudine, associato ai concetti di chiarezza, trasparenza e bellezza].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 19, pag. 229.17: e anco s'elli sarà l'una parte e l'altra durissima, per la sua nobilità non sarà aspro, anti sarà forbito e politissimo più che cristallo o più che nulla altra cosa...

[2] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 70, pag. 630: Le colone e li ussi sì è d'un tal metal, / mei' è ke no è or, clar è plui de cristal...

[3] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 167.26: Ella fue di bella statura, di convenevole grandezza, lungha e schietta, convenevolemente charnuta, adatta, snella, biancha come aliso, pulita come ivorio, chiara come christallo, e cholorita per avenente modo...

[4] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 294, pag. 335: la munda Pudicitia, plu aulente che flore, / plu bella che cristallu.

[5] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4336, pag. 163: Li muri xe clari como cristallo...

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 258, pag. 56: Sessanta milia peduni più chiari che crestallo.

1.2 Fig. Sostanza, materiale o corpo che per la sua trasparenza, lucentezza e assenza di colore assomiglia al cristallo.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, docum. 5.162, vol. 2, pag. 121: / Come non late il negro nel crestallo, / così giamai nascoso / non può nel viçioso / far longiamente sua dimora il fallo.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 21.25, vol. 3, pag. 345: Dentro al cristallo che 'l vocabol porta, / cerchiando il mondo, del suo caro duce / sotto cui giacque ogne malizia morta, / di color d'oro in che raggio traluce / vid'io uno scaleo eretto in suso / tanto, che nol seguiva la mia luce.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 551.26: e dice che uno lume si chiarì tra quelle anime, tale che se il segno del Cancro avesse un tale cristallo, cioè stella, il verno avrebbe uno mese d'uno solo dì...

2 Forma che l'acqua assume passando allo stato solido divenendo neve o ghiaccio (anche fig.).

[1] Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), canz.. 41, pag. 92: poi che cristallo a[di]vene la neve, / squagliare mai non deve - per ragione.

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), son. 7.4, pag. 272: dentro da la nieve esce lo foco, / adimorando ne la sua gialura, / e vincela lo sole a poco a poco: / divien cristallo l'aigua, tant'è dura...

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 204.18: Et sappi che l'amor nascie ad modo del cristallo che si ghiaccia e si stringne e si cola e convertisi in massa...

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 1: L'amore in modo di cristallo nasce, (et) coagolasi, p(re)ndesi, (et) co(n)gielasi, et in amistà si co[n]ve(r)te...

[5] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 294, pag. 306: 139. Neve per istallo / diviene cristallo.

[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 32, 25-39, pag. 750, col. 2.12: Né Tanaí. Tanaí si è una contrada ov'è lo mare sopraditto, la quale si è molto sotto 'l polo artico, e per la elungazione di ragi ... del sole è tanto fredda contrada, sí che mezza si ghiaza e genera cristallo...

[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 6, vol. 1, pag. 117.4: L'acqua curri et aiachia, fassi cristallu...

2.1 Metaf. L'acqua gelida dei ruscelli.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 219.3, pag. 281: e 'l mormorar de' liquidi cristalli / giù per lucidi, freschi rivi et snelli.

2.2 Metaf. Ghiaccio.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 66.4, pag. 88: et già son quasi di cristallo i fiumi...

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 147, vol. 5, pag. 592.5: sparge la nebula come cenere. [17] Manda il suo cristallo come fette del pane; chi sostegnerà inanzi alla faccia del freddo suo?

[u.r. 30.11.2020]