CRIVELLO s.m.

0.1 crevello, crieli, criello, crivegli, crivel, crivelli, crivello, criviello.

0.2 Lat. tardo cribellum (DELI 2 s.v. crivello).

0.3 Doc. savon., 1178-82: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1301-1303; Doc. prat., 1296-1305; Stat. pis., 1321; Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.).

In testi sett.: Doc. savon., 1178-82; Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Passione genovese, c. 1353; Stat. venez., 1366 (2).

In testi mediani e merid.: Doc. castell., 1361-87; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.6 A Doc. prat., 1296-1305: cas. di Crevello.

N L'antrop. Crevellu de Linare è in un doc. lat. del luglio 1179; altre occorrenze dell'antrop. Crivello in docc. del XII sec.: cfr. GDT, p. 227-28.

0.7 1 Attrezzo composto da un telaio piatto, gen. di forma rotonda o rettangolare e con bordi alti nella parte superiore, sul quale è tesa una pelle perforata; serve a dividere elementi di grana diversa, in modo che quelli più fini passino attraverso i fori; setaccio, vaglio. 2 [Mus.] Strumento musicale di cuoio e di struttura piatta e rotonda simile al crivello; tamburello.

0.8 Valentina Gritti 04.04.2004.

1 Attrezzo composto da un telaio piatto, gen. di forma rotonda o rettangolare e con bordi alti nella parte superiore, sul quale è tesa una pelle perforata; serve a dividere elementi di grana diversa, in modo che quelli più fini passino attraverso i fori; setaccio, vaglio.

[1] Doc. savon., 1178-82, pag. 173.23: (et) una vidola (et) bolenti(n) .jj., unu(m) bla(n)cho (et) unu(m) negro, (et) una boda rota (et) unu(m) crivel (et) pairol .j. (et) laveço .j. (et) scudelle .ij. (et) una seia...

[2] Stat. sen., 1301-1303, cap. 21, pag. 18.9: La soma de' barigli e de' bigonzi e capistei e crivegli e somelianti, VJ denari kabella; et passagio VJ denari.

[3] Stat. pis., 1321, cap. 131, pag. 334.14: E che tucte et ciascune cose et merce le quale gherbellerò, gherbellerò bene et dirictamente, a salvità pertinente, coi crivelli de la corte li quali sono et stanno al carmarlingo de la corte; cioè ciascheduno di quelle mercie e cose con quello crivello col quale dovesse gherbellare. E che per gherbellatura tolerò et riceverò dal conperatore tantum segondo lo infrascripto modo, et non altramente nè altro modo.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 333.22: Togli mattone, pestalo, e sia bene vecchio e bene cotto, e fallo bene pestare, ma guarda che lo detto mattone sia bene netto di terra o di rena, però che se tenesse o terra o rena farebbe danno all'oro; e poi ch'è bene pestato e tu lo fa crivellare con uno crivello sottile.

[5] Passione genovese, c. 1353, pag. 31.16: ché lo demonio sì è monto sollicito de mesihar l'animo delle persone, cossì como se mesihia lo gram inter lo crivello.

[6] Stat. venez., 1366 (2), cap. 105, pag. 48.26: et in sovra de ço questo no fia inteso quelli o quelle ke portasse alguna cosa in man per lo Riolto, ma pur quelli li quali o quelle le quale sedesse cum criello, cesto o altro hedificio, o quelli che tenisse le cose soe in terra in uno logo a vendere.

[7] Doc. castell., 1361-87, pag. 248.19: v st. de grano cast(elane), netto (e) buo(no) grano, co(n)cio a crevello...

[8] Esopo tosc., p. 1388, cap. 57, pag. 233.6: scorticiò il bestiuolo e conciò il cuoio: e dell'una parte fecie uno crivello pertugiato da conciare calcina e terra e rena, e dell'altra parte uno paio di nacchere.

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 264.32: Tante ferute aveva, pareva criviello.

[10] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 115.16: Hec vannus, ni id est lo crevello.

2 [Mus.] Strumento musicale di cuoio e di struttura piatta e rotonda simile al crivello; tamburello.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 535.21: né non sappia aver tegnudo lo criello in la man destra e la cetera in la sinistra la femena dotta per lo çudisio mio. || Cfr. Ov., Ars am., III, 319: «Nec plectrum dextra, citharam tenuisse sinistra».

[u.r. 30.11.2020]