CROCCO s.m.

0.1 crocchi, croccho, crocco, croccu, croccus, crocho.

0.2 Lat. tardo croccus (DEI s.v. crocco).

0.3 Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. pis., 1330 (2); Ingiurie lucch., 1330-84, 109 [1348].

In testi sett.: Stat. venez., c. 1318.

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.6 A Doc. prat., 1296-1305: Puccio Crocchi.

N Si tiene conto di Drusi, Amor m'à cinto il crocho (in partic. p. 18).

Altra possibile att., nel senso di 'bastone vescovile' in Purg. XXIV 30: «che pasturò col rocco molte genti», se si accetta la congettura di Torraca (crocco per rocco) rilanciata da Inglese, Crocco.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Arnese di metallo ricurvo di varie dimensioni, che serve per agganciare qsa; gancio, uncino, arpione. 1.1 [Armi] Gancio per tendere la corda della balestra, che il balestriere porta allacciato alla cintura (anche in contesti metaf.).

0.8 Valentina Gritti 21.04.2004.

1 Arnese di metallo ricurvo di varie dimensioni, che serve per agganciare qsa; gancio, uncino, arpione.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 15, pag. 103.6: Quando la masnada di Cesare se n'avidde, si procacciaro di ritenere le navi, e gittavano crocchi con corde per ritenerle a forza.

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 128.6, pag. 54: Un cavalier di Cesar si n'accorse, / gittogli un crocco per gran tradigione; / ma nol poteano ismuover più ch'un monte.

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 267, pag. 183.17: Quando tutto fue aprestato, sì si mise in mare, sì ebe istaboliti XL de' più forti uomeni de la nave a XX crocchi di ferro per tenere le galee sì tosto com'elle fosero giunte a la nave.

[4] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 242, vol. 2, pag. 182.14: E poi lo detto uomo si cigneva uno crocco, e poi saliva in su questa pietra, e lo crocco ataccava alla catena, dov'era legato lo camello colla tavola, e così lo levava da terra parecchi palmi...

[5] Ingiurie lucch., 1330-84, 109 [1348], pag. 40.4: Tu se' furo, ché mi venisti di notte a rubbare a casa (e) furastimi fave, grano (e) uno croccho.

[6] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 319r, pag. 50.33: Uncus ci, idest istrumentum curvum, qui dicitur croccus.

1.1 [Armi] Gancio per tendere la corda della balestra, che il balestriere porta allacciato alla cintura (anche in contesti metaf.).

[1] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 366, pag. 506: Amor m'à cinto il croc[c]o, / Con che vuol ched i' tenda / S'i' vo' gir co· llui 'n tenda. / E dice, s'i' balestro / Se non col su' balestro...

[2] Stat. venez., c. 1318, F, pag. 90.9: eo coma(n)darò che çasscadu(n) debia aver recovrado una bona ballestra e soficie(n)te et b(e)ne adpareiada de corde e de crocho, la qual sia soa p(ro)pia...

[3] Stat. pis., 1330 (2), cap. 148, pag. 623.27: Et che quelli tutti quattro milia homini, li quali così electi et trovati saranno balestrieri, come dicto è, siano tenuti et debbiano avere uno balestro buono et sofficiente, con corda et con maestra, et con croccho et turcasso...

[4] f Ufficiali delle Castella di Firenze, XIV: Consegnò ... nove balestre bene guernite di corde e di maestre e di crocchi, cioè con nove crocchi e con secentotrentacinque verrettoni. || Crusca (5) s.v. crocco.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 64.241, pag. 61: Talor gli stocchi / dan ne gli occhi / e' crocchi tiran le balestra.

[u.r. 30.11.2020]