CURÀBILE agg.

0.1 curabel, curabil, curabile.

0.2 Da curare.

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

0.6 N Cfr. GAVI s.v. curabile.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Che può essere curato, sanato (anche fig.).

0.8 Vinicio Pacca 22.05.2004.

1 Che può essere curato, sanato (anche fig.).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 8: et sì come lo buono medico sana uvaccio le infermità che sono da curare, così lo mal medico le curabile infermità fa incurabile p(er) lo suo pogo sapere, (et) dipo molte fatiche li ucide...

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 166.11: La colara negra è inimiga de la natura et ha pessime e mortifere qualità, e indus infermità no curabel, sì com'è lo cancr e la levra.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 77, pag. 198.10: Tullio Marcellino, giovane pacifico, e savio, essendo assalito d'una infermità lunga, e nojosa, e dandogli molta pena, con tutto ch'ella fosse curabile, cominciò ad aver consiglio della sua morte, e ragunò molti suoi amici.

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 23, pag. 130.18: per che dimostrando il mio palido viso, li sospiri continui e il cibo parimente col sonno perduti allo ingannato marito e alli medici la mia infermità non curabile, quasi della mia vita disperandosi, alla città lasciata ne tornavamo...

[5] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 144.9: E però, poi che tu sarai veduto curabile da la nostra arte, fa' primamente per li mie' amonimenti che fugghi li riposi.

[6] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 24, col. 2.9: Alle cateratte curabile, isperimento provato se ella fossi di XX anni vecchia...

[7] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 26.21, pag. 58: Avea questa nimica d'allegressa / testa di lupa rigida e dolente, / e di crudel serpente / avea poi tucta la sua forma magra / socto a un manto bruno di vil bassessa; / e se medesmo col lupigno dente / si mordea sì sovente / che non parea curabil di pena agra...

[8] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 91, pag. 430.2: Laonde, se alcuna cosa di questo vizio pare che diminuisca l'essere curabile, questa bestialità della stoltizia pare che il supplisca; e, oltre a ciò, quantunque curabile paia questo vizio, egli non si cura né per volontà né per opera laudevole del vizioso, e così per questo il vizioso non merita...

[u.r. 08.06.2009]