CURETI s.m.pl.

0.1 cureti, curiti.

0.2 Lat. Curetes.

0.3 Simintendi, a. 1333 (prat.): 1.

0.4 In testi tosc.: Simintendi, a. 1333 (prat.); Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Sacerdoti della dea Rea nell'isola di Creta (ai quali venne affidata la custodia del piccolo Giove). 1.1 Estens. Antichi abitanti dell'isola di Creta.

0.8 Vinicio Pacca 11.03.2004.

1 Sacerdoti della dea Rea nell'isola di Creta (ai quali venne affidata la custodia del piccolo Giove).

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 164.11: E trapasso aguale te, o Celmo, da qui a drieto fidatissimo al piccolo Giove; e' popoli Cureti, nati della larga piova.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (i), par. 67, pag. 649.38: Avvenne che la moglie di Saturno, la quale era gravida, e il cui nome fu Opis e Rea e ancora ebbe alcuno altro nome, partorì e fece due figliuoli, un maschio e una femina, e presentò la femina a Saturno senza fargli sentire alcuna cosa del maschio, il quale essa chiamò Giove e occultamente nel mandò in Creti; e quivi fattolo racomandare ad un popolo, il quale si chiamava i Cureti, il fece occultamente allevare. E questi Cureti, avendo solenne guardia del fanciullo, acciò che alcuno non ne potesse avere alcun sentore, avean fra sé preso questo ordine, tra gli altri, che, quando il fanciullo piagneva, essi co' bastoni battevano o gli scudi loro o bacini o altra cosa che facesse romore, acciò che il pianto non fosse sentito.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 14, 94-120, pag. 390.29: Avvenne caso che la moglie di Saturno fece due figliuoli; uno maschio et una femina, et ella fece presentare a Saturno la fanciulla femina, e il maschio mandò a nutricare in Creta a certi popoli che si chiamavano Cureti, i quali quando lo fanciullo piangea, perché non fosse sentito gridavano e picchiavano li scudi e li bastoni et altre cose che sonassono, a ciò che il fanciullo non fosse sentito...

1.1 Estens. Antichi abitanti dell'isola di Creta.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 62.30: e quista cosa dedi accasuni a li Rumani di ricirkari unu iucularu qui avia nomu Ludiu et era di Tuscana, di lu quali Ludiu la bella ligerizza, secundu la antiqua custuma di li Curiti et di li Lidi, da li quali siseru li Tuscani, adelectau li Rumani per placivili et grata novitati.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 130.1: E quella cosa diede cagione di fare venire Ludio d'Etruria, la cui piccola bellezza e l'antico costume de' Cureti e de' Lidii (dai quali i Toscani uscirono) per graziosa novitade dilettòe gli orecchi e gli occhi de' Romani.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 79.2: Grido di nocchieri nasce con varia contenzione; e li compagni comfortano, dicendo: domandiamo Creta e gli antichi nostri. Vento surgendo segue noi andanti da poppa, e finalmente arriviamo alle contrade antiche de' Cureti.

[u.r. 31.08.2009]