DAINO s.m.

0.1 daini, daino, dani, danii, danio, daynu; x: dajno.

0.2 Fr. ant. dain (Cella, I gallicismi, p. 381).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Stat. pis., 1322-51, [1322]; Simintendi, a. 1333 (prat.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: x Gramm. lat.-it., XIII ex. (ver.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Doc. palerm., 1380.

0.6 N Cfr. GAVI s.v. daino.

0.7 1 [Zool.] Ruminante appartenente alla famiglia dei cervidi (Dama dama).

0.8 Vinicio Pacca 01.05.2004.

1 [Zool.] Ruminante appartenente alla famiglia dei cervidi (Dama dama).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 12, pag. 214.9: Adonqua lo capricorno, a lo quale fo posto nome secondo la sua significazione, lo quale è en quella parte, non li potarà adoparare li animali, li quali significa simili a sé, come so' le capre e stambecchi e cavrioli e daini, e altri animali simili a sé...

[2] Gl xGramm. lat.-it., XIII ex. (ver.), pag. 512: Hic vel hec dalma, huis dalme, lo dajno.

[3] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 83, pag. 127.26: Tra l'uno muro e l'altro dentro a questo ch'io v'ò contato di sopra, àe begli prati e àlbori, e àvi molte maniere di bestie salvatiche, cioè cervi bianchi, cavriuoli, dani, le bestie che fanno lo moscado, vai e ermellini, e altre belle bestie.

[4] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 145.14: Charne di cierbio e di daino sono di natura freda e secha, salvo che quella del daino sì è un poco più chalda; ma inpertanto ciasquna di queste si quocie malagievolemente ala forciella e ingienera sanghue grosso e malinconoso.

[5] Stat. pis., 1322-51, [1322] Agg., cap. 1, pag. 593.29: Daini sardeschi, pagi per sensaria chi vende, per centonaio sol. uno.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 27.2: Lo dio che tiene l'arco uccise costui con mille saette, e presso ch'egli non votoe lo turcasso, e mai non usoe di così fatte armi, se non contra dani e cerbi; e sparse il sangue per le nere fedite.

[7] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 73, pag. 331.5: Carne di cervio et di daino sono due carni frede et secche. Ma io vi dico che quella delo daino ène uno poco più calda, ma tuttavia malvagiamente si cuocono amendue alo stomaco et ala forcella.

[8] Doc. palerm., 1380, 4, pag. 242.22: la carni di lu daynu, rotulu J: dinari XXXIIIJ.

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 106.18: Così currevano. Parevano daini alesantrini.

[u.r. 07.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]