DEBILITARE v.

0.1 debeletava, debeliçando, debelita, debelitato, debilita, debilità , debilitai, debilitan, debilitando, debilitannu, debilitante, debilitao, debilitarà , debilitaranno, debilitarano, debilitare, debilitari, debilitasse, debilitassi, debilitata, debilitate, debilitati, debilitato, debilitatu, debilitau, debilitava, debiliterà , debilitoe, dibilitari, dibilitarsi.

0.2 Lat. debilitare (DELI 2 s.v. debilitare).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Perdere progressivamente energia. 2 Trans. Togliere forza, indebolire. 2.1 [Detto di vegetali:] impedire la crescita. 3 Smarrire il pieno possesso delle facoltà umane fisiche o intellettuali. 4 Mutilare o ferire gravemente (un membro del corpo, in scala con mozzare). 4.1 [Come punizione]. 5 Rendere inefficace.

0.8 Marco Berisso 06.05.2004.

1 Perdere progressivamente energia.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 2, pag. 177.28: E ['n] questa tonica d'aere, la quale è enfredata da la freddura ch'è gettata circularemente da l'acqua e da la terra per rascione da la parte de sopra, lo freddo dea debilitare e venire meno, emperciò che quanto la cosa se delunga da lo 'ncomenzamento, tanto debelita...

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 17, pag. 140.12: E lo corpo non se ne sarebbe debilitato né diseccato, per ingenerare, come oggi, però che 'l calore naturale se ne menima, come altre volte v'abbo detto, come lo vino ch'è indel bicchiere, la quale materia non ci voglio scrivere.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 107.28: A lo quale, poy che le foro narrate tutti li facti commo erano stati: inprimo de la predatione de li thesauri e delle cose innumerabele che erano state tolte da lo tiemplo per li Troyani in quella isola de Citharea, la quale era subiecta a la soa signoria; apriesso de la morte crodele de li suoy vassalli cossì occisi, de la presonia de cutanta femene et huomini chi foro prisi in quillo tiemplo e portatende in Troya, et a la fine de lo rapto de quella Helena soa muglyere, la quale teneramente avea amata plu de sé, de tanta doluri fo trangussato intanto che le debeletava lo spirito...

- Fig. [In senso spirituale].

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 19, vol. 1, pag. 137.28: Lu nostru corpu naturali esti cussì debili ki, si cibu cuntinuamenti non lu pacxissi, non si po sustentari. Et lu nostru bon viviri spirituali esti plui debili; unde quandu homu non si sustenta di cibu di divina parola, l'omu si debilita in omni beni.

2 Trans. Togliere forza, indebolire.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 3, vol. 1, pag. 168.6: Pirru, solta la pagura c'aviannu li Rumani di lu impetu sou, però ca debilitati erannu l'armi di li Epyroti, vulendu mercatandiari la benivolencia di lu populu di Ruma ca lu putiri sou non avia issu puttutu debilitari, quasi tuttu lu apparatu di li reali rikizzi avia factu purtari a Ruma.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 158.11: E trassero a dietro di longa li alti capi dai colpi, e mescolano le mani alle mani, e fanno la battaglia: quelli per la mutazione de' piedi migliore e fermo per la giovanezza; questi forte per la grandezza delle membra, ma le ginocchia tarde tremano, e la lena affannata debilita le grandi menbra.

- Fig. Demoralizzare.

[3] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 2 Re 4, vol. 3, pag. 187.7: [1] E udì il figliuolo di Saul, che Abner era morto in Ebron; e furono debilitate le sue mani, e tutto Israel fu conturbato.

2.1 [Detto di vegetali:] impedire la crescita.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 12, pag. 95.20: E voglionsi tagliare dalla vite i tralci bistorti, e debili, e nati in malo luogo della vite: e la focata, cioè il tralce ch'è nato in mezzo tra le due braccia della vite, si dee tagliare. Ma se colla sua grassezza egli debilitasse alcuno di que' bracci, taglisi il braccio, e quegli succeda in suo luogo.

3 Smarrire il pieno possesso delle facoltà umane fisiche o intellettuali.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 14, pag. 217.7: E segno de questo si è che le stelle che ne so' più presso, come Saturno, e Iupiter, e Mars, e lo sole, e Mercurio e la luna non scintillano (e 'mperciò che en Venere appaia diverso è la casione che noi diremo de sotto); e 'mperciò ch'elle ne so' più presso, lo viso non debilita e è forte, comprendendo bene li raggi loro fermi.

4 Mutilare o ferire gravemente (un membro del corpo, in scala con mozzare).

[1] Stat. perug., 1342, III.75.1, vol. 2, pag. 127.13: ordenamo e reformamo ke s'alcuno ardito sirà offendere alcuno deglie priore de l'arte quando sirà en l'offitio en la iuridictione de Peroscia overo de fuore e en quegnunque luoco e parte sirà, durante l'ufitio overo po' la depositione de l'ofitio per cagione d'esso offitio, occidendo, menbro mocçando overo debilitando overo segno en la faccia fecendo, sença alcuno remedio del capo sia punito sì ke muoia e tucte glie suoie biene al comuno de Peroscia siano piubecate.

4.1 [Come punizione].

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 225.35: la qual chossa aldando l'imperador, retornando a Roma, con gran furor assedià Crescenso in lo Castello de Sant'Anzelo sì longa mente, don fina tanto che quello cholo castello siando preso, a quel Cressenzo fe' taiare la testa, e a quel pontifico fe' trar li otchi, e de tute le altre membre lo debilità .

5 Rendere inefficace.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 37, pag. 23.30: e questa novitade di bataglia debilitoe il solo aiutorio e difendimento della capovana ribellione...

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 7, pag. 115.16: Conciossiacosa dunque che la loro mala volontà contra di noi sia grande, non resterebbero mai di tentarci e tirare allo inferno, se la loro potenzia per Cristo non fosse rifrenata e debilitata...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 196.14: Adonca que cosa esti plù layda di quisti vicij, et que cosa esti qui mayur dalmayu faza, per li quali la virtuti se sfracachanu et li vittorij se debilitannu e la gloria eciandeu standu adurmentata se converti in infamia...

[u.r. 19.02.2022]