DEBOLETTO agg.

0.1 debeleto, debeletta, debeletto, deboletta, deboletti, deboletto.

0.2 Da debole.

0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.).

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).

0.6 D debole.

0.7 1 Privo di forza o di energia vitale. 1.1 Presente in piccola quantità. 2 Che non è del tutto efficiente o adeguato allo scopo. 3 [Detto del sonno:] che si interrompe facilmente. 4 Che non richiede un grosso impegno o dispendio di forza e energie; facile.

0.8 Marco Berisso 06.05.2004.

1 Privo di forza o di energia vitale.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 11 parr. 1-3, pag. 40.12: [par. 2] E quando ella fosse alquanto propinqua al salutare, uno spirito d'amore distruggendo tutti li altri spiriti sensitivi, pingea fuori li deboletti spiriti del viso, e dicea loro: «Andate a onorare la donna vostra»...

[2] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 67.3, pag. 612: Se pietà non ve mòve a confortarme / più che voi non mostrate nel parvente, / la debeletta mia vita nïente / saver devete che pò più durarme.

1.1 Presente in piccola quantità.

[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 24.5, pag. 569: che 'l debeletto aver e 'l voler manto / non te cela 'l pensèr, qual non oblio...

2 Che non è del tutto efficiente o adeguato allo scopo.

[1] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 35.37, pag. 542: Tu, voce sbigottita e deboletta / ch'esci piangendo de lo cor dolente, / coll'anima e con questa ballatetta / va' ragionando della strutta mente.

[2] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 44.21, pag. 129: Ell' è colei, ch'alluminò il mio petto / Collo 'nvocato ajuto, e femmi forte / Lo 'ngegno, che prim' era deboletto.

[3] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 29.16, pag. 285: Ohmè, lo bel desio, oh gioveneza, / oh debeletto schermo a sì gran strale, / oh picciol gusto a sì mortal veneno!

[4] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), V.6, pag. 387: aprirò 'l petto mio con quel valore / che deboletta chiave lo diserra...

3 [Detto del sonno:] che si interrompe facilmente.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 3 parr. 1-9, pag. 14.8: onde io sostenea sì grande angoscia, che lo mio deboletto sonno non poteo sostenere, anzi si ruppe e fui disvegliato.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 7, ott. 24.8, pag. 193: il che a lui sì forte era in dispetto, / che questo ruppe il sonno deboletto.

4 Che non richiede un grosso impegno o dispendio di forza e energie; facile.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 10, pag. 135.14: e infino a questo giorno, così come la tua età è stata per la gioventudine deboletta a sostenere, così con picciole scienze t'ho fatto nutricare.