DECINA s.f.

0.1 decina, decine, desena, dexena, dexene, dicina, dicine, diecine, dixina.

0.2 Da dieci.

0.3 Doc. venez. (>pis.-lucch.), 1263: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. prat., 1275; Stat. sen., 1301-1303; Doc. pist., 1302-3; Microzibaldone pis., XIII/XIV; Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: Stat. venez., c. 1318; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Stat. viterb., c. 1345; Doc. assis. (?), 1354.

0.7 1 Insieme formato da dieci unità. 2 [Mat.] Cifra che occupa il posto immediatamente a sinistra rispetto a quella che indica le unità. 3 [Dir.] Commissione tributaria composta da dieci uomini. 4 [Milit.] Gruppo formato da dieci soldati. 5 Gruppo di dieci appartenenti ad una confraternita religiosa. 6 [Mis.] Misura di capacità.

0.8 Marco Berisso 27.05.2004.

1 Insieme formato da dieci unità.

[1] Doc. venez. (>pis.-lucch.), 1263, pag. 28.17: Ed ancho abeo bieveri xxj li quali sono miei propi ed ancho abeo sucharo m(i)licto chofini ij che sono dicine di mene di Toriso xij 1/2, gostòmi b. clxxxviij turisi...

[2] Stat. sen., 1301-1303, cap. 17, pag. 15.12: Et se meno fusse che soma, uno denaio per decina.

[3] Doc. pist., 1302-3, pag. 302.5: andò chol ditto tesoro p(er) * * * s. * * * d. x tor(nesi) g(r)o(ssi). .......... di sua dicina s. iiij p(r)o(venegini).

[4] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 171, par. 7, vol. 2, pag. 253.1: Salvo e reservato ke quignunque forestiere menerà en la citade overo destrecto de Peroscia alcune bestie [[...]], non possa, né degga trare esse bestie fuore del destrecto de Peroscia, se no en prima de ciascuna decina de bestie le quale avesse menato a Peroscia overo suo destrecto venda en la cità de Peroscia una bestia...

[5] Doc. assis. (?), 1354, pag. 51.24: Item per .VII. decine de bichieri fyo. .III. d'oro et s. .XLV..

2 [Mat.] Cifra che occupa il posto immediatamente a sinistra rispetto a quella che indica le unità.

[1] Paolo dell'Abbaco, Regoluzze, a. 1374 (fior.), 46, pag. 34.10: e quando la fighura di sotto è maggiore aggiungni a quella di sopra una dicina et alla fighura di sotto giugni uno.

3 [Dir.] Commissione tributaria composta da dieci uomini.

[1] Doc. prat., 1275, pag. 539.13: Schiatta Bonamichi p(er) vj quaderni, ebe li iiij ser Cione (e) ij n'ebero uno omo p(er) porta p(er) fare le decine...

4 [Milit.] Gruppo formato da dieci soldati.

[1] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 5, pag. 198.31: Seguisca dunque a ccatuno comandatore .x. vicarii, e catuno vicario .x. conductori, e a ccatuno conductore .x. decinarii, e seguiti a ccatuno capitano di decina .x. homini.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 503, vol. 2, pag. 470.20: et essi sia tenuto ordinare per decine et cinquantine o vero per altro modo, secondo che alloro parrà ...

[3] Stat. venez., c. 1318, G, pag. 92.1: Çuro a le sante eva(n)g(nel)le de Dio eo chi son cavo de desena, ch'eo ordenerè, cu(m) q(ue)lli de la mia dexena, che ogno dì de s(an)t(a) festa sole(m)pne [[...]] nui siemo ensenbre a ballestar a li bersagi de Venexia...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 21.120, vol. 1, pag. 359: «Tra'ti avante, Alichino, e Calcabrina», / cominciò elli a dire, «e tu, Cagnazzo; / e Barbariccia guidi la decina.

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 22, 1-12, pag. 530, col. 1.4: Seguendo so Poema, vole exemplificare per la lor diversa mossa l'essere diverso a tutt'i modi mundani, zoè, la mossa di Barbariça cun tutta soa dixina.

[6] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 73.25: e anco vi fu morto due altri chavalieri de' quai non metto el nome per non dar tedio alla detta cronaca; e' quali fero molta difesa inazi che morisero, e moriro bene come si deba morire, ché inazi che moriseno n'amazoro di quei traditori più di due diecine.

5 Gruppo di dieci appartenenti ad una confraternita religiosa.

[1] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 11, pag. 421.20: Questi sono divisi per decine, e per centinaja; sicchè alli nove n'è preposto uno, sicchè fa dieci; sicchè dieci decine hanno dieci preposti.

[2] Stat. viterb., c. 1345, pag. 170.12: Anque ordinamo che tutte le conpagnie del'araconmandati di (Iesu) (Cristo) crocifixo deiano fare le decine, e quelle decine che so più appresso l'uno all'atro p(er)ciò che quando adivinisse casu che la conpagnia si volesse adunare...

[3] Stat. fior., 1354, cap. 23, pag. 21.12: I capodieci, ciascuno debba sollicitare i fratelli della sua decina, che si confessino ciascuno mese almeno una volta, e che si comunichino tre volte l'anno, cioè per lo Natale, per lo Risurexo, e per santa Maria d'Agosto, o vero per la Pentecoste...

6 [Mis.] Misura di capacità.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 52.32: Ancora sì è in Napolli un olltro pexo lo qual vien apelà dexene e a questo vien vendudo lo lin in Napolli e l'oio. Dexene de Napolli torna in Tonisto cantera 4 e rotolli 50 neto de tuta tara che se dà in Tonisto rotolle 4 per canter.

[2] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 63.12: In Acre et in Limixo se vende la çafaran a dexene e lbr. XJ de Venexia sono dexena J.

[3] Libro segreto sesto, 1335-43 (fior.), [1336], pag. 341.5: e le lbr. 27 s. 17 d. 2 a fior. per cinquantaquattro decine di lino che vennono da Napoli...

[u.r. 16.12.2009]