DEGRADARE v.

0.1 degradare, digradato, digradò.

0.2 DELI 2 s.v. digradare (lat. tardo degradare).

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.7 1 Privare del grado o carica, deporre.

0.8 Pär Larson 20.04.2004.

1 Privare del grado o carica, deporre. || Sinon.: deporre.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 22.24, pag. 140: S'alcuno ovescovello pò chevelle pagare, / mettigli lo flagello che lo vol' degradare; / poi 'l mandi al camorlengo che se degga acordare, / e tanto porrà dare che 'l lassarai redire.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 150.12: Publio Rutilio consolo constrinse usare i meriti della sua cavalleria fra li pedoni, battutolo prima con verghe, Publio Aurelio figliuolo di Peculiano, congiunto a lui di parentado; il quale elli avea fatto capitano all'assedio Liparitano, dovendo elli passare a Messina per cercare augurii; e così il digradò perchè per sua colpa lo steccato fu acceso e poco meno che il campo non fu preso.

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 20, pag. 332.8: Fecer malie etc., cioè con imagine de cera nova e pungendola cum aco e con spine; sì como fece el vescovo da Caorsa a papa Gianne, in Avignone: de che fo digradato il dicto vescovo, e arso e ventillato in Rodano ne li anni mcccxx.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 149.5: che potessi mancare e accrescere lo ogliardino de Roma, cioène Italia; potessi dare contado più e meno, como volessi; anche potessi promovere uomini a stato de duca e de regi e deponere e degradare; anco potessi disfare citate e refare...